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giovedì 31 maggio 2012

RUMORS – LE PRIME CONFERME

Purtroppo nessuna bella notizia per il Petrarca.
La trattativa tra Costa Repetto e il Mogliano si è conclusa e, purtroppo per noi, il giocatore argentino per la prossima stagione vestirà i colori biancocelesti della formazione trevigiana. Non si conoscono i dettagli dell’accordo, ma è facile intendere che a Costa Repetto sia stato offerto un ingaggio più consistente.
E’ sorprendente un fatto del genere, più che altro perché sembrava che il forte tallonatore argentino fosse legato quasi indissolubilmente al Petrarca. Infatti aveva sempre dichiarato di trovarsi bene a Padova (come città e come società) e già l’anno scorso le proposte per lui erano state molte, ma scelse di rimanere in bianconero. A far pendere l’ago della bilancia verso la provincia trevigiana potrebbe essere stata anche l’incertezza del Petrarca sulla scelta del nuovo staff tecnico (a più di un mese dalla fine del campionato e a poco più di uno alla ripresa degli allenamenti ancora non è stato ufficializzato nessun nome) e sulla composizione della nuova rosa.
Costa Repetto mentre marca l'ultima meta in bianconero,
contro il San Gregorio, prima dell'infortunio
(Foto Elena Barbini)
Ad ogni modo a “Toro” Costa vanno i nostri migliori auguri per la sua nuova avventura a Mogliano.

Ecco il comunicato ufficiale del Mogliano:

Dopo l'acquisto di Enrico Pavanello, la società è lieta di annunciare ufficialmente di avere raggiunto un accordo con il Tallonatore argentino Agustin Costa Repetto, l'anno scorso in forza al Petrarca Padova. Repetto nel corso delle passate stagioni aveva disputato delle ottime gare con i tuttineri fino allo sfortunato infortunio rimediato a Catania ed alla successiva decisione di operarsi, che lo ha costretto a rimanere per molti mesi lontano dai terreni di gioco. Infortunio che sarà completamente superato prima dell'inizio del Campionato a venire. Conosciamolo meglio:
AGUSTIN COSTA REPETTO, è nato a Buenos Aires in Argentina, con passaporto spagnolo. Alto 1 metro e 78 per 108 chili di peso, può giocare sia tallonatore che pilone sinistro. La sua grande mobilità è uno dei suoi punti di forza, che si sposano perfettamente con quelli che sono i concetti di gioco voluti dal tecnico umberto casellato. E' stato un punto fermo della Nazionale "A" e della selezione di Buenos Aires, con cui ha vinto 2 campionati per Province in Argentina, vanta anche 2 caps con i "Pumas": nel 2005 contro il Canada, nel 2008 a Rosario contro la Scozia. Prima di arrivare al Petrarca Padova con il quale ha conquistato il titolo di Campione d'Italia e la nomina a man of the match della finalissima contro Rovigo, militava nel club Los Matreros (dal ,2002), dove in 7 stagioni ha realizzato ben 53 mete. In passato è stato anche a disposizione per alcuni mesi degli Harlequins di Londra freschi vincitori della Premiership Inglese.
Questo il commento di Umberto Casellato al termine della trattativa: "Sicuramente l’arrivo di un giocatore come Agustin è per noi molto importante, viste le sue caratteristiche tecniche. Pensiamo si adatti al nostro gioco e soprattutto che possa aumentare la consistenza in prima linea dove, in questa stagione, abbiamo un po’ sofferto. Sono anche convinto che da solo non possa risolvere tutti i nostri problemi, ma che tutti insieme dobbiamo lavorare un po' più di quanto fatto nel campionato appena concluso, per mettere a punto questa fase di gioco che non ci ha visti molto performanti."

Enrico Daniele

6 commenti:

  1. Tristezza. Speriamo che lo scudetto dell'anno scorso non sia stato l'inizio della fine..sembra anche che se ne vada Barbini.

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  2. Enrico Daniele5/31/2012 9:32 PM

    @Boh!
    Marco Barbini l'anno scorso ha giocato molto poco, mentre l'anno precedente era stato utilizzato più spesso. Non so da cosa sia dipeso (scelte tecniche di Presutti), fatto sta che é un giovane con grandi qualità e un ragazzo così non può stare in panchina. Credo comunque che Marco sia nel novero degli atleti emergenti che dovrebbero far parte della nuova franchigia. E' giusto che faccia il suo percorso di crescita professionale.

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  3. @Enrico
    Su Barbini (e altri) mi permetto di dire una cosa: non è assolutamente detto che far parte della franchigia garantisca un percorso di crescita professionale, la cosa secondo me invece è molto pericolosa. sia sotto il profilo della carriera, sia sotto il profilo del fisico sia , sono pronto a scommetterci, sotto il profilo tecnico.
    Il modo migliore per rovinare un giovane è fargli fare il passo più lungo della gamba. Alla franchigia pare non abbiano bisogno proprio di Barbini o di Bacchetti o di altri, hanno bisogno di giocatori (18 aironi su 40 si sono già accasati fuori ed altri lo stanno facendo) ed a basso costo.
    Potrei sbagliare ma chi può scommettere tranquillamente il contrario ?
    Speriamo comunque vada tutto bene.

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  4. "Toro" era il soprannome di Acuna, tra i "nostri" argentini Costa Repetto era "el Gordo" (il grasso), mentre Galatro era "el Vejo" (il vecchio).

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  5. Ci mancherà Costa ma ha fatto bene, aveva bisogno di garanzie sul suo futuro e su quello della squadra ma nessuno gliele ha date,come giustamente avete sottolineato, a un mese dalla ripresa degli allenamenti.

    p.s Costa Repetto non è "Toro", lui è "El Gordo", Toro è il soprannome di Acuna.

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  6. Enrico Daniele6/01/2012 8:56 PM

    @Anonimo 1 e 2
    Si certo, Toro era il soprannome di Acuna per il modo che aveva di attaccare...però a noi veneti, e ai padovani in particolare, il soprannome "el Gordo" ricorda troppo un triste evento...e non volevo che un campione del calibro di Costa Repetto si "marchiasse" con quel soprannome: propongo di cambiarlo! In fondo anche lui, palla in mano, attacca come un toro. E che fatica fermarlo!

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