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sabato 16 febbraio 2013

CAMPIONATO ECCELLENZA: RISULTATI ANTICIPI DELLA TREDICESIMA GIORNATA


Pronostici rispettati, ma che fatica…
Che l’omino coi baffi avesse ragione?



Anticipi della tredicesima giornata, seconda di ritorno, del Campiona d’Eccellenza di rugby.
Alla luce dei risultati (domani il posticipo Cavalieri-Reggio e Mogliano-L’Aquila rinviata al 24 Febbraio) si potrebbe dire che “l’omino coi baffi” aveva torto. Ma se andiamo a vedere bene, che fatica, soprattutto per Rovigo e Petrarca. Ma anche Viadana, almeno per la prima mezzora.
Come al solito, andiamo con ordine.
A Moletolo il testa-coda tra i Crociati e il Viadana ha visto i primi della classifica soffrire per almeno 35 minuti, dove i ragazzi di Bordon subivano una meta al 15’ (di Fenner, che trasforma) ma infilavano i pali con Violi al 15’ e al 35’ e, in mezzo, mettevano a segno anche una meta con Marazzi (tr Violi) per un parziale di 13-7. Padrò, Gilding e Robertson ristabiliscono però l’ordine di grandezza marcando tre mete in sequenza (40’, 42’,43’, tutte trasformate da Fenner) lasciando senza fiato i Crociati. Finirà 23-35 per Viadana (5-0 i punti in classifica) con i Crociati che vanno in meta con Carritiello (tr Violi) e centrano i pali con Zucconi, ma subiscono una meta di punizione.
Viadana saldamente in testa alla classifica a 55 punti. Crociati inchiodati all’ultimo posto a 3 punti e zero vittorie.
Sei mete caratterizzano la vittoria del Cammi Calvisano contro l’M-Three San Donà (Bergamo, Griffen, Canavosio, Vilk, Vunisa e Palazzani). Due riescono a farle anche Molitika e Flynn per San Donà. Finisce 42-15 con Calvisano provvisoriamente al 2° posto in classifica generale con 53 punti e San Donà fermo a 22 punti.
Entriamo in zona “omino coi baffi”.
Rischia grosso, direi moltissimo la Vea Femi Cz Rovigo che solo a tempo scaduto riesce a vincere (17-20) con un piazzato di Basson. Il primo tempo era finito 17-8 per la Mantovani che marcava 2 mete (Tartaglia, Gargiullo – entrambe trasformate da Rubini) e un piazzato (Rubini), subendo una meta di Calabrese e un calcio di Basson. Saranno poi i calci del sudafricano a fare la differenza nel secondo tempo (44’,54’ e 59’) e portare Rovigo al pareggio. Il colpo del ko finale per la Mantovani, sempre ad opera di Basson, fa tirare un grosso respiro di sollievo ai bersaglieri che, veramente, se l’erano vista brutta. Peccato per la Mantovani, che ha avuto la sua occasione di riscatto da una stagione sin qui molto deludente. Rovigo che prende 4 punti che gli permettono di mantenere inalterata la differenza col Petrarca (-3) che andrà a Rovigo fra 15 giorni per il 150° Derby d’Italia. Lazio prende 1 punto e si porta pari merito con San Donà, a 22 in classifica generale.
A Padova il Petrarca scende in campo con una formazione rimaneggiata per via di qualche indisposizione dell’ultimo momento ed in panchina porta anche un esordiente assoluto: Simone Soffiato, classe 1993, finalista la scorsa stagione in Under 20.
C’è il pienone sugli spalti per il ritorno di Pasquale Presutti da avversario. I tifosi gli hanno dedicato uno striscione ( “Nel Nostro Cuore Per Sempre Pasquale!”) nonché cori e applausi ad inizio partita (I suoi amici Petrarchi per primi) e dolce con dedica nel terzo tempo. Presutti è uomo navigato e nasconde assai bene la sua emozione quando varca i cancelli della Guizza per primo e ci trova ad accoglierlo. Che strana sensazione vederlo con il giubbotto azzurro della sezione sportiva della Polizia di Stato! Quando le sue Fiamme Oro entrano in campo, si capisce subito che le cose le fa seriamente, come da par suo. In settimana aveva dichiarato che la maglia da battere, domenica, sarebbe stata quella bianconera ed i suoi ci hanno provato subito. Già all’8’ è Benetti a centrare i pali da 35 metri per poi ripetersi al 12’ (0-6). Petrarca che subisce, quasi inerme, la costante pressione dei cremisi. Come se non bastasse, al 18’ Moretti è costretto a rimpiazzare due sicurezze del pack bianconero: Mathers, che nella scorsa nottata aveva avuto disturbi intestinali, e Sarto, per un infortunio alla spalla sinistra. Al loro posto Entrano Targa e Ansell, due prime scelte, ma non in perfette condizioni di forma. Ancora pericolo per i bianconeri: Benetti (ottima la sua prestazione) è sfortunato a calciare una punizione al 19’: al momento della battuta, il suo piede sinistro scivola sul terreno viscido del Geremia e la palla, seppur di poco, sfiora i pali ed esce. Tocca poi a Menniti-Ippolito misurarsi dalla piazzola, ma il suo calcio al 25’ finisce a lato. Il primo vero spunto il Petrarca ce l’ha al 30’ quando su una maul avanzante da metà campo, è Holmes (Man of the Match a fine gara) a sgusciare via con la palla in mano, in un’analoga azione che domenica scorsa l’aveva visto varcare la linea di meta reggiana. Oggi però il sudafricano viene stoppato sulla linea dei 22. Si susseguono poi alcune azioni con ripetute mischie nei 22 cremisi che subiscono il fischio di Mitrea. Al 37’ l’arbitro espone il giallo a Vicerè e ciò determina una breccia negli avanti dei poliziotti. Il Petrarca la sfrutta e con Ansell, a ridosso della solita efficace maul avanzante, marca meta, la sua 5° stagionale. Da facile posizione Menniti-Ippolito trasforma e il Petrarca tira un piccolo sospiro di sollievo e passa avanti 7-6.
La ripresa si apre con il Petrarca che vorrebbe dettare le “regole del gioco”: ai bianconeri servirebbero i 5 punti perché, prima del derby, più lontani si è da Rovigo (che in quel momento  perdeva a Roma) e meglio é. E subito è Sanchez a mettere l’ovale nell’area do meta cremisi. L’azione era partita da una touche sui 5 metri alla destra e si era sviluppata dalla parte opposta dove l’argentino si trovava a dribblare 2 avversari e posava la palla per i 5 punti. Menniti-Ippolito trasforma per il 14-6. Il Petrarca ora sembra convincere di più e prova a sfondare altre volte, senza però mai riuscirci, fermato puntualmente dalla difesa ospite. Il gioco si trascina senza grandi emozioni sino al 65’ quando Benetti fallisce un piazzato da posizione centrale (manda a lato da una distanza di 30 metri) e poi al 67’ quando Bertetti viene invitato da Mitrea a “riposarsi” 1° minuti. In effetti la decisione dell’arbitro rumeno, naturalizzato italiano, ci è parsa un po’ affrettata. Nell’azione, infatti, il nostro centro placca Barion quando l’estremo cremisi stava già per le terre, ma Bertetti non ha potuto evitarlo vuoi per la velocità con la quale si era avventato e la scarsa stabilità dovuta al terreno scivoloso. Fatto stà che in 14 il Petrarca marca ancora il tabellino con un piazzato di Menniti-Ippolito da 25 metri (17-6). Ma oggi i bianconeri non sembrano irresistibili e, nonostante le sostituzioni, al Petrarca non riesce l’affondo. La partita si chiude infatti con i cremisi ancora in avanti e Benetti corona la sua bella prestazione con una meta all’82’, che non riesce a trasformare, ma che dà alle Fiamme Oro i punti per prendere il meritato bonus difensivo. Finisce 17-11. Il Petrarca rimane in 4° posizione in classifica a 42 punti a 3 da Rovigo. Le Fiamme Oro sono al 7° posto a 25 punti, in posizione assolutamente tranquilla.
L’omino coi baffi aveva ragione: sembra facile…e il Petrarca oggi ha sofferto più del dovuto e, pur vincendo, non ha raggiunto il suo obiettivo (il punto di bonus) che lo avrebbe allontanato ancora un pochetto da Rovigo che, nel frattempo, era riuscito ad espugnare Roma.
A fine gara pareri contrastanti di Moretti (“quando si vince va sempre bene”), tutto sommato soddisfatto, e di Salvan (“sono incazzato”) non contento appieno della prestazione della squadra.
In tribuna, da segnalare la presenza di moti giocatori di Mogliano (Barbini, Costa Repetto) e del loro coach, Umberto Casellato. Si sono visti anche alcuni tifosi di Rovigo che, per la prima volta in tanti anni, non sono riusciti a fare il pullman per Roma. A loro dire, l’aria che tira a Rovigo non è delle migliori, ma siamo certi che in questi 15 giorni che ci separano dal derby, i bersaglieri sapranno ritrovare le giuste motivazioni. I Petrarca dovrà fare altrettanto, anzi di più. In palio non ci sarà solo il 150° derby ma, molto probabilmente, le ambizioni di tutta una stagione.
Anche noi tifosi saremo della partita. In settimana lanceremo l’invito a tutti gli appassionati che si vorranno aggregare per la trasferta che vorremmo effettuare insieme, in pullman.   

Il tabellino del match odierno e la classifica provvisoria.

PETRARCA PADOVA vs FIAMME ORO ROMA  17-11 (7-6)
Marcatori:     p.t. : 8’ cp Benetti (0-3); 12’ cp Benetti (0-6); 42’ m Ansell tr. Menniti - Ippolito (7-6); s.t.: 3’ m Sanchez tr. Menniti – Ippolito (14-6); 33’cp Menniti-Ippolito (17-6); 42’ m. Benetti (17-11).
PETRARCA PADOVA: Menniti-Ippolito; Bellini, Ziegler, Bertetti (v.cap), Innocenti; Sanchez, Billot (38’ s.t. Soffiato); Sarto (18’ p.t. Ansell), Conforti, Holmes, Mathers (18’ p.t. Targa), Tveraga; Leso, Gega (cap) (36’ s.t. Damiano), Furia (34’ s.t. Caporello).
A disposizione non entrati:  D’Agostino, Bortolussi, Favaro.
All. Moretti/Salvan
FIAMME ORO ROMA:Barion; Mariani, Massaro, Forcucci, Valcastelli; Canna, Benetti; Balsemin (37’ p.t. Cerqua,  8’ s.t. Balsemin), Vedrani, Zitrelli, Sutto, Galluppi (13’ s.t. Cazzola); Duca (8’ s.t. Di Stefano), Vicerè (21’ s.t. Cerqua), Cocivera (34’ s.t. Gentili).
A disposizione non entrati: Pellegrinelli, Marinaro, Boarato, De Gaspari.
All. Presutti/Valsecchi
Arbitro: Mitrea (TV)
g.d.l. Rossi (PC) e Armanini (PR)
quarto uomo: Valbusa (TV)
Cartellini:  37’ p.t. giallo Vicerè (Fiamme Oro Roma); 27’ s.t. giallo Bertetti (Petrarca Padova)
Man of the match: Tyrone Holmes (Petrarca Padova)
Calciatori: Menniti – Ippolito (Petrarca Padova) 1/2; Benetti ( Fiamme Oro Roma) 2/4  
Note: giornata di sole leggermente ventilata, temperatura gradevole, campo allentato, 1.200 spettatori
Punti conquistati in classifica: Petrarca Padova 4;  Fiamme Oro Roma 1

Classifica provvisoria:
Rugby Viadana punti 55; Cammi Calvisano punti 53; Estra I Cavalieri Prato  punti 48; Petrarca Padova punti 42; Vea-FemiCZ Rovigo punti 39; Marchiol Mogliano punto 32; Fiamme Oro Roma punti 25; M-Three San Donà e Mantovani Lazio punti 22;  Rugby Reggio punti 20; L’Aquila Rugby punti 9; Crociati Rugby punti 3.

Enrico DANIELE

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