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venerdì 1 marzo 2013

150° DERBY D’ITALIA: MOLTA PRE TATTICA TRA I DUE TECNICI


Molto (poco) probabili le formazioni annunciate.
Entrambi i tecnici attendono la rifinitura di domani.

Antivigilia del 150° Derby d’Italia tra Vea Femi CZ Rovigo e Petrarca Padova.
Come nella tradizione del derby, e maggiormente per questa 150° volta, c’è molta pre-tattica tra i due tecnici.
Da un lato Polla Roux che, in un’intervista rilasciata a ON RUGBY, dichiara candidamente che “…dopo tre anni di pressioni così forti provare a ripartire da un’altra parte dove io e la mia famiglia si possa respirare di più non sarebbe male…” lasciando intendere che, domenica dovesse anche fallire, poco importerebbe. Comunque se ne andrebbe da Rovigo, confermando ciò che in via Alfieri è un dato ormai certo: l’anno prossimo sulla panchina dei bersaglieri siederà qualcun altro.
Dall’altra gli fa eco il tecnico bianconero Andrea Moretti. Incalzato dal giornalista, alla domanda se creda veramente in una qualificazione del Petrarca ai play off, il Moro, altrettanto candidamente, dichiara: “ Al 100%. Magari all’inizio no ma da tempo sono convinto che l’obiettivo è alla nostra portata…” e sorvola sulle ultime, non troppo brillanti, prestazioni del suo giovane Petrarca (leggi: incontro casalingo con le FFOO e sconfitta a Mogliano), che sembra aver perso la smagliante verve di inizio stagione.
Nonostante le differenti posizioni dei due tecnici (Polla con le valige “pronte” e Moro che gode della piena fiducia della presidenza bianconera), entrambi non nascondono preoccupazioni per l’incontro di domenica. Per il tecnico rossoblù, più abituato al derby che il suo collega, ma a digiuno di vittorie da 5 turni consecutivi, vincere domenica sul piede di partenza, significherebbe almeno lasciare un “buon ricordo” a Rovigo. Per Moretti, che affronta Rovigo da tecnico per la prima volta al Battaglini, una vittoria non farebbe altro che far lievitare le sue quotazioni di head coach. Contrariamente, la sconfitta per Roux non significherebbe dover immediatamente cedere la panchina ad un altro tecnico (non è nello stile del presidente Zambelli), ma certamente vorrebbe dire finire il campionato in un clima da lunga agonia. Per Moretti perdere domenica potrebbe anche non significare molto: il Petrarca è avanti di 3 punti rispetto ai rossoblù e, in caso di sconfitta senza bonus, al massimo Rovigo gli starebbe davanti di 2. Con molte partite prima della fine della stagione regolare, il Petrarca avrebbe ancora tante possibilità di riaggancio e sorpasso sui rossoblù.
Ma sappiamo che tutti i discorsi, nel derby d’Italia, lasciano il tempo che trovano. Tutto si deciderà domenica, negli 80 minuti che trascorreranno dalle 15:00 alle 16:30 poco più, poco meno.
E poco conta anche la pre-tattica dei due tecnici che hanno diramato due “formazioni” che, a mio giudizio, sono molto poco probabili. Ma anche questo i due tecnici lo sanno ed entrambi sanno che è solo pre-tattica.
La “poco” probabile formazione annunciata di Rovigo:
15 Wilson; 14 Lubian L., 13 Menon, 12 Van Niekerk, 11 Bacchetti; 10 Duca, 9 Basson; 8 Ferro, 7 De Marchi, 6 Persico; 5 Montauriol, 4 Tumiati; 3 Ceglie, 2 Mahoney, 1 Quaglio.
Gli otto della panchina dovrebbero essere scelti tra: Gatto, Lombardi, De Robertis, Maran, Anouer, Folla, Calabrese, Lenarduzzi e Zorzi.
Quella del Petrarca “dovrebbe” essere:
15 Bortolussi, 14 Bellini, 13 Sanchez, 12 Bertetti, 11 Innocenti, 10 Menniti-Ippolito, 9 Billot, 8 Sarto, 7 Conforti, 6 Holmes, 5 Mathers, 4 Tveraga, 3 Leso, 2 Gega, 1 Furia.
A disposizione: Damiano, Caporello, D'Agostino, Targa, Ansell, Travagli, Favaro, Chillon.
Appuntamento quindi domenica, ore 15:00 al Battaglini per una grande, storica giornata di rugby.

Enrico DANIELE

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