Il “volpone”
si pappa il “Polla” arrosto.
Probabilmente,
tra i due, l’ultimo scontro in Eccellenza.
Con la sfida di sabato scorso tra le Fiamme Oro
di Pasquale Presutti e il Vea Femi
CZ Rovigo di Paul Roux, quasi
certamente si chiude un ciclo di
incontri che ha visto battersi, su panchine avverse, i due ex compagni
allenatori del Petrarca,.
Quella di sabato, vinta dal vecchio “volpone” (come lo aveva definito la scorsa settimana
un noto quotidiano on line rodigino), oltre che al sapore di rivincita (le Fiamme Oro persero
l’incontro di andata al Battaglini) segna
l’addio definitivo alla panchina del Rovigo del mister sudafricano e, molto probabilmente, anche l’uscita di
scena dall’Eccellenza (per lui sembra ci siano prospettive di lavoro fuori
dallo Stivale).
Nei tre
anni alla guida di Rovigo, dove
aveva militato da giocatore, il “Polla” (come è conosciuto da tutti) non ha raggiunto l’obiettivo primario chiesto
dalla società di via Alfieri: lo scudetto.
Quello che manca da Rovigo dal 1990 e che nel 2010, con l’entrata in Lega
Celtica delle due franchigie (Benetton e Aironi-Viadana) e Calvisano relegato
nella serie minore, spalancava le porte alla conquista dello scudetto a
Petrarca e Rovigo rimaste, con i Cavalieri, le più serie pretendenti al titolo.
Paul Roux |
E il buon Polla, sembrava proprio esserci riuscito al primo colpo. Nella stagione
2010-11, Il suo Rovigo seppe cogliere una ragguardevole
sequenza di incontri vinti e nei due scontri diretti con il Petrarca di
Presutti, si era preso il lusso di batterlo entrambe le volte (31-3 al Battaglini e 22-34 al Plebiscito).
A maggio le due squadre, vinti i rispettivi incontri di semifinale, si trovano
davanti per l’ultima, decisiva sfida.
Dove? Al
Battaglini di Rovigo. Ed è là, davanti a circa 5.000 tifosi rossoblù, che si consumerà la prima cocente delusione per
Roux, costretto a cedere all’esperienza di Presutti che aveva ammaestrato a
dovere un XV bianconero, probabilmente non
più forte in assoluto, ma senz’altro quello che è riuscito a capitalizzare
al meglio le proprie risorse.
La
sconfitta in finale, come ovvio, non venne digerita di buon grado a
Rovigo. Nonostante il flop, il gotha rodigino fu “costretto” a confermare il
tecnico sulla panchina, considerando la perdita
dello scudetto solo un “malaugurato
incidente di percorso”. Roux, nell’occasione, si lasciò andare in poco
eleganti dichiarazioni alla stampa, riferite al suo collega, che non gli fecero
onore.
La stagione successiva Roux ha una nuova
opportunità e parte con i favori del pronostico. Non importa che dalla seria A,
in Eccellenza si sia ripresentato Calvisano: nessun problema, Rovigo e il suo
allenatore si sentono forti e non li spaventa di nessuno.
In quella stagione tocca al Petrarca di Presutti
andare per prima a Rovigo. Ci va alla 9° giornata, in una fredda domenica di
febbraio dove, a gelare ulteriormente la
panchina rossoblù, ci pensano gli uomini del tecnico di Trasacco: finisce 5-21,
con le mete di Bortolussi, Ziegler e calci di Hickey.
La parziale rivincita
Roux se la prende nell’ultima
giornata di quel campionato, quando riesce solo ad impattare al Plebiscito (16-16). Il pareggio non
consente al Petrarca di accedere ai play off. Rovigo ci va, ma è sconfitto due volte da Calvisano, che
poi vincerà il suo terzo scudetto.
E veniamo alla stagione in corso. Presutti lascia la panchina del Petrarca
e torna, da allenatore, alle Fiamme Oro, dove aveva militato da giocatore,
prima di essere “fagocitato” dai bianconeri che, dai cremisi, prendevano sempre
il meglio. Roux siede ancora sulla panchina di Rovigo.
Pasquale Presutti |
Tocca a
Presutti salire per primo da Roma.
Al Battaglini ci va all’8° turno, ai primi di dicembre. La giornata è soleggiata
a Rovigo, ma per Roux si fa subito buio
pesto. I bersaglieri vanno al riposo sotto 3-6
e la “traballante” panchina del tecnico sudafricano, trema paurosamente. Nel
secondo tempo, fortunatamente per Roux, le cose cambiano e Rovigo riesce a ribaltare la situazione a proprio favore e chiudere
l’incontro 23-12. La vittoria sembra salvare il posto all’allenatore di Rovigo,
ma la storia recente ci dice che per lui
si è chiuso un (tri)ciclo che
nulla ha potuto contro la sfortuna
(bisogna ammetterlo, quest’anno Rovigo ha dovuto fare i conti con una serie di
infortuni che, di fatto, hanno indebolito la squadra), ma anche contro rivali più forti (il Petrarca nel 2011 e Calvisano nel 2012).
Le ultime notizie danno seduti sulla panchina
del Battaglini, per la prossima stagione, gli attuali tecnici di Prato (De
Rossi e Frati), con al seguito anche alcuni tra i migliori pezzi dello
spogliatoio.
E il Polla?
Voci, poi smentite, lo volevano a Roma, sponda
laziale. Poi si parlava di richieste
dall’Inghilterra. Altre, lo danno
per rientrante in Sud Africa.
Comunque sia, auguriamo a Polla Roux le migliori
soddisfazioni: è giovane ed ha ancora
tanta strada davanti… a patto di non imbattersi ancora in altri “volponi” per strada.
Enrico
DANIELE
correggo: Rovigo non è stato sconfitto 2 volte da Calvisano lo scorso anno. al Battaglini finì 14 a 8 per i rossoblù...
RispondiEliminaChiedo scusa per l'errore, non voluto. Grazie!
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