Oggi
la conferenza stampa alla presenza del Sindaco Bitonci.
Non
sono mancate le stilettate tra Gavazzi e Innocenti.
Conferenza
stampa di presentazione del test match
autunnale della Nazionale Italiana di rugby contro il Sudafrica, nella Sala Palandrin di Palazzo Moroni,
presenti i rappresentatnti delle società di rugby padovane e del Veneto.
Il
Sindaco Massimo Bitonci e l’ Assessore
allo Sport Cinzia Rampazzo, hanno
illustrato per sommi capi il programma della settimana di preparazione che si
concluderà domenica 22 novembre all’Euganeo
con la gara tra le due Nazionali.
Attenzione particolare alla viabilità,
nota dolente sei anni fa quando a Padova arrivò l’Australia. Il Sindaco ha
precisato che con l’APS è allo studio un piano di intervento che prevede parcheggi e bus navetta (circa una
quarantina in funzione già dalle 10:00 di domenica) e comunque in numero
adeguato alla portata dell’evento (l’Euganeo può contenere 32.420 spettatori). Tuttavia
l’invito a tutti e quello di arrivare allo
stadio già in mattinata, dove ad accogliere il pubblico ci sarà un’ ampia area hospitality.
Le squadre arriveranno a Padova il 16
novembre.
Il Sudafrica effettuerà le sessioni di
allenamento allo stadio del Plebiscito, mentre la Nazionale Azzurra sarà ospite del
Petrarca Rugby alla Guizza. Una giornata sarà aperta anche al pubblico e i
tifosi potranno ricevere gli autografi dei protagonisti.
Lunedì 17 l’inaugurazione della mostra
delle maglie storiche del rugby, a Palazzo della Ragione,
dove resteranno esposte per tutta la settimana.
Mercoledì 19 l’incontro delle due
squadre a Palazzo Moroni con conferenza stampa al Caffè Pedrocchi,
uno dei simboli della città. Una rappresentanza della Nazionale Azzurra si
recherà anche in visita a Oncoematologia
Pedriatica dell’Ospedale di Padova.
Alfredo Gavazzi (al centro) con a dx l'Assessore Rampazzo, a sx il Sindaco Bitonci con Innocenti (ph Enrico DANIELE) |
Parole
di apprezzamento da parte del Presidente del Comitato Regionale Veneto Marzio Innocenti, che sottolinea l’ importanza dell’evento non solo per la
Città di Padova, ma per tutto il Veneto.
Ha
preso poi la parola il Presidente FIR
Alfredo Gavazzi che, tra i saluti
ai presenti, omette proprio Marzio
Innocenti, confermando che tra i due non
corre buon sangue. Un breve ringraziamento all’Amministrazione per aver
accettato la proposta di ospitare l’evento e poi, a testa bassa, Gavazzi si tuffa come un kamikaze su un terreno
minato, in qualche modo uscendo dal seminato: quello della presenza del
rugby in Veneto - ma dell’attenzione che la FIR deve dare anche al resto del
territorio - quello della formazione, spingendo
il tasto sulle Accademie – ne vuole una Under 20 che giochi anche in
Eccellenza. Argomenti, tutti, che sono il principale
contrasto tra il nr. 1 federale e il Veneto, ricompattatosi ultimamente attorno Innocenti e al progetto Dogi.
Non contento, il Presidente federale si mostra piuttosto audace nell’accusare apertamente i giornalisti veneti di
parlare sempre male di lui (cercava Ivan
Malfatto tra il pubblico, ma lui non c’era), e li ha invitati a fare
domande, ora che ce l’avevano davanti. Getta
il guanto di sfida anche a Zanovello, che molto elegantemente, rifiuta il
confronto.
I giornalisti
presenti, però, hanno abboccato
volentieri all’amo lanciato dal Presidente Gavazzi, per stuzzicarlo sui temi caldi.
In
particolare Zuccato (Il Gazzettino)
lo stimola sul fatto che la Federazione, per l’evento, vuole tutto l’incasso, tutti i diritti televisivi
e i proventi del terzo tempo, non lasciando nulla agli altri. Nella
risposta Gavazzi parte lontano e si infila tra i numeri del bilancio della FIR,
rispondendo che alle società arrivano circa 2 mil. di euro l’anno come
contributo.
Tocca
poi a Stefano Franceschi (Il Nero Il
rugby) a mettere le mani sul vespaio,
chiedendo perché altre federazioni vietino le esportazioni di giocatori, mentre
l’Italia cerca di costituire una Accademia
nelle isole del Pacifico per reclutare talenti che, secondo “Il Nero”, si
potrebbero trovare ad es. in Veneto o in Lombardia.
Gavazzi risponde sempre
coi numeri del grande investimento che
la Federazione sta facendo sui giovani, rispetto al passato, e parla ancora
di Accademie, convinto che per vincere in alto, bisogna prima vincere nelle giovanili. Sottolinea che i giocatori
delle nostre Nazionali giovanili sembrano bambini
a confronto degli altri. Si sente quindi il bisogno di fisicità e l’idea è quella di prendere dei soggetti esterni
giovani da formare qui in Italia.
Punta il dito poi contro il Comitato
Veneto e il suo Presidente (schierato contro alle ultime
elezioni federali) evidenziando che i
progetti federali non coincidono esattamente con le idee del Comitato Veneto.
A
quel punto la risposta di Innocenti non
tarda ad arrivare, diretta ma
alquanto “trattenuta” più per dovere di ospitalità che per altro. Evidenzia
che il progetto federale delle Accademie,
in quanto tale, è rispettato dal
Comitato Veneto, ma è altrettanto chiaro che sta creando notevoli problemi alle società, che vedono trascurate qualità
importanti nella maggior parte dei loro atleti a favore di quelli iscritti alle
Accademie. In merito a ciò, sono stati proposti una serie di correttivi da mettere in pratica per risolvere le
criticità presenti sul territorio, utilizzando le risorse federali. E chiude il
suo intervento di risposta con un laconico “…non vedo quali rapporti noi abbiamo con il
sud Pacifico”.
L’ora
tarda, i giocatori della Nazionale (Ghiraldini e Bortolami) che dovevano andare
ad allenarsi a Treviso, e il ricco buffet che aspettava i convenuti, ha
consigliato la rapida chiusura della conferenza stampa, sconfinata in argomenti che, poco avevano a che fare con il test match,
ma che avranno sicuramente altri momenti di approfondimento e discussione.
Bortolami, Ghiraldini, Troiani e Bernabò (ph Enrico DANIELE) |
Enrico DANIELE
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