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martedì 4 novembre 2014

LA CRISI DEL PETRARCA: VIRTUALMENTE ULTIMI, MA NON NE FACCIAMO UN DRAMMA.

Una squadra con tanti elementi nuovi può trovarsi in questa situazione.
La soluzione? Non pensare a obiettivi a lungo termine per vivere meglio un momento oggettivamente difficile.
E i tifosi stiano vicini alla squadra, seguendo la strada aperta tre anni fa.

L'analisi nel post di lunedì, a firma di Angelo Volpe, non fa una piega.
Non posso seguire il Petrarca come vorrei e come ho fatto in passato, e ringrazio l’amico Angelo per il commento tecnico, senz’altro più qualificato del mio.
A prescindere da questo, sono più che convinto che il Petrarca abbia tutti i mezzi necessari per poter fare meglio di quello che mostra la classifica odierna.
Ritorno però sempre su una mia idea, per quel che può valere, che più volte ho ripreso sul blog.
Il progetto del Petrarca, partito tre anni fa con la gestione Moretti-Salvan non può essere portato avanti stravolgendo la squadra ad ogni stagione, cambiando 14/15 elementi per volta.
Posso comprenderne le ragioni, che ci stanno tutte: in primis quelle economiche – non ci sono soldi e non si possono far miracoli sul mercato - e poi quelle umane, che non tarpano le ali ai giocatori cui sono offerte opportunità di crescita professionale.
Però dobbiamo anche essere realisti ed accettarne le conseguenze.
In più, ed è il caso del Petrarca di oggi, se si é anche costretti a fare i conti con l’infermeria piena, tutto si spiega.
Lascio da parte, volutamente, il giudizio sugli arbitri: nell’arco di un campionato, più o meno, gli errori dei direttori di gara si compensano, e non voglio pensare ad altro.
A questo punto, a chi vogliamo imputare la colpa?
A Moretti e Salvan, che devono utilizzare ciò che hanno a disposizione e, bontà loro, miracoli non ne possono fare? Direi di no.
Alla società: nemmeno, per i motivi di cui sopra.
Allora, niente proclami ( è scontato che l’obiettivo minimo del Petrarca siano i play off), facciamocene una ragione e viviamo alla giornata, programmando di volta in volta ciò che bisogna fare con i mezzi a disposizione.
Magari la sfortuna si gira dall’altra parte e succede come sta succedendo a Viadana. In estate la davano in netta difficoltà (società nuova con pochi soldi, tecnici nuovi, tanti giocatori nuovi), ma la ruota della fortuna li sta premiando. Vista alla Guizza ci è sembrata una squadra assolutamente alla portata del Petrarca. Finora stanno imbroccando tutte le partite e hanno il morale alle stelle: il loro obiettivo era (e resta) un campionato di metà classifica, ma sono secondi a un punto dalla prima (che è il Calvisano campione d’Italia in carica).
Se ci pensate bene, in fondo é la stessa situazione vissuta dal Petrarca tre anni fa: squadra nuova, tecnici nuovi e per la prima volta alla guida di un club di Eccellenza, tanti giovani che si affacciavano per la prima volta nella massima serie e play off sfumati per soli due punti. Tuttavia una stagione bella, frizzante, con un bel gruppetto di tifosi che l’hanno seguita su e giù per l’Italia, facendo sentire il proprio apporto specie ai più giovani e ai nuovi arrivati. Score di 14 vittorie e 8 sconfitte. La scorsa stagione più o meno simile: 13 vittorie, 7 sconfitte e un solo punto dai play off.
D’accordo, é frustrante trovarsi al terzultimo posto in classifica, che virtualmente è un ultimo posto data l’inconsistenza di chi sta dietro. Ma il campionato è ancora lungo e tutto può succedere e i margini di miglioramento anche.
Basta non fare drammi: fare quadrato, stringere i denti, portare pazienza, migliorare ogni giorno, un pò per volta.
I tifosi stiano ancor più vicini alla squadra: tre anni fa un piccolo gruppo di noi ha aperto una strada e vedo con piacere che ora altri la stanno portando avanti. Continuiamo così.

27 ottobre 2012: il gruppo di tifosi nell'indimenticabile trasferta a L'Aquila.
Continuare su questa strada.
Non conquisteremo i play off? Pazienza, troveremo le nostre soddisfazioni rompendo le uova nel paniere alle altre.
Cominciamo subito domenica prossima contro Mogliano, terza in classifica, ma senza far caso che li abbiamo battuti nei test pre-campionato.
Non ci sarò, ma chi saprà ascoltare sentirà lo stesso il mio FORZA PETRARCA. SEMPRE!


Enrico DANIELE

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