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domenica 1 febbraio 2015

154° DERBY D’ITALIA: PETRARCA, SARA’ PER LA PROSSIMA VOLTA.

Tanta buona volontà, tanta sofferenza, ma idee scarse e poca lucidità.
Rovigo vince, giocando meglio del Petrarca, ma senza punto di bonus.
Gran bella cornice di pubblico, che riporta a Rovigo l’ Adige Cup.

La 154a edizione del Derby d’Italia va in archivio con la vittoria per 24-6 della Femi CZ Rovigo sul Petrarca.
Con oggi, paiono avverarsi le “profetiche” dichiarazioni del Presidente Toffano (rese alla stampa con largo anticipo e a sorpresa di tutti) e per il Petrarca tutto sembra rimandato alla prossima stagione.
La squadra di Filippo Frati non disattende le aspettative dei propri tifosi, saliti a Padova in gran numero, e vince contro un Petrarca volenteroso, capace di soffrire stringendo i denti (spesso anche oltre il limite della sopportazione) ma, purtroppo, con poche idee e scarsa lucidità. Alla squadra di Moretti e Salvan va sicuramente il merito di aver impedito agli avversari la quarta segnatura (quella del bonus), mentre ai rossoblù lasciano l’onore del “man of the match”, che i giornalisti Rai hanno assegnato a Luciano Rodriguez.
In classifica generale, Rovigo rosicchia due punti a Mogliano, ma rimane dietro i trevigiani per un solo punto, mentre la testa è lontana ancora cinque lunghezze. Rassicurante il distacco dalle quarte (Fiamme Oro e San Donà, +7). Piange la classifica del Petrarca, fermo in settima posizione a 22 punti.


La cronaca
Il Derby d’Italia inizia con l’ingresso in campo dei rossoblu con il lutto al braccio, per ricordare Luigi “Gigi” Equisetto, giocatore del Rovigo negli anni ’60-’70, scomparso in settimana. Lo speaker dello stadio ricorda anche che, quasi un anno fa (era il 4 febbraio 2014) ci lasciava anche Piero Rinaldi, decano dei fotografi di rugby e del Petrarca.
Nenche il tempo dell’applauso del pubblico che inizia la gara con Rovigo subito alla prima touche sulla linea dei 10 metri del Petrarca.
Replica immediatamente il Petrarca con una rimessa sui 22 di Rovigo, ma gli sviluppi vedono Francescato commettere in avanti. Prima mischia per Rovigo che mette in difficoltà il pack bianconero e conquista il fallo. Replica due minuti più tardi e ancora calcio contro il Petrarca. E’ subito chiaro che gli avanti bianconeri soffrono la spinta dei rossoblu.
Tuttavia, il Petrarca vince un paio di touche (una rubata) e si propone nella metà campo avversaria. All’ 8’ Van Niekerk blocca un’iniziativa di Bettin, che viene placcato sulla metà campo. Il pallone esce libero dall’impatto e Majstorovic è pronto a calciarlo rasoterra in profondità e, battendo tutti in volata, riesce a schiacciare in meta. Basson trasforma e si riparte da centro campo (0-7). Era il primo vero affondo di Rovigo.
Il Petrarca patisce il colpo e due minuti più tardi la combinazione di Ngawini con Menon per poco non crea altri guai.
Ci prova Capraro, al 12’, ad affondare nelle linee arretrate di Rovigo, placcato nei 22 avversari. Al 16’ è ancora il roccioso estremo bellunese a bloccare un’iniziativa di Majstorovic, lanciato da una combinazione Ferro, Rodriguez e Caffini. Sul cambio di fronte Ngawini placca piuttosto alto Fadalti, ma Pennè lascia correre e la palla finisce a Ferro, che trova facilmente la via della meta. Basson non sbaglia la trasformazione e Rovigo ha giù in mano la partita: 0-14.
Al 22’ primo cambio del Petrarca: Moretti richiama Furia e manda in campo Zani. Con il cambio le mischie si riequilibrano e, al 28’, il Petrarca riesce anche muovere il tabellino. Un placcaggio non rilasciato di Rovigo regala una punizione sui 22 a Fadalti, che trasforma: 3-14.
Ristabilisce le distanze Basson al 34’, con un piazzato dai 22 per un fallo in ruck del Petrarca: 3-17.
Al 35’ Pennè “grazia” Innocenti che disturba in maniera eccessiva la ricezione alta di un giocatore di Rovigo: solo un richiamo per l’ala bianconera.
La prima frazione di gioco si conclude con una “quasi meta” di Bettin, che commette in avanti sul placcaggio avversario al limite dei 5 metri. L’azione, piuttosto macchinosa, ma efficace, era partita dagli sviluppi di una touche ed ha avuto come protagonisti Zani, Eru, Bigi, Benettin ed infine Bettin.
Si riparte, dopo l’intervallo, con Ravalle che prende il posto di Quaglio e Favaro quello di Innocenti.
E’ il Petrarca a rendersi subito pericoloso al 2’ con Eru che si porta dentro i 22 rodigini, palla per Conforti sul quale viene commesso fallo. Fadalti bissa il precedente calcio: 6-17. Immediata la risposta di Rovigo con Ferro in combinazione con Menon, fermato fallosamente nei 22 del Petrarca. Rodriguez sceglie la rimessa laterale che verrà giocata sul terzo blocco, ma Ruffolo commette “in avanti”.
Riparte il Petrarca che si porta nella tre quarti avversaria, ma nel ribaltamento di fronte è ancora Majstorovic a creare scompiglio, sprecando una occasione propizia per Rovigo.
All’ 11’ Fadalti si inventa un calcetto buono per Woodhouse, che arriva tardi. C’è però fallo di Rovigo, ma Fadalti commette il suo unico errore dalla piazzola.
Al 15’ ancora Rovigo in meta: da metà campo Basson mette in moto Ngawini sull’out di sinistra. L’ala neozelandese non ha difficoltà a far fuori un paio di avversari per la meta sulla bandierina. Implacabile Basson, che da posizione angolatissima mette tra i pali la trasformazione: 6-24.

La terza meta del Rovigo, quella di Ngawini
(ph Giampaolo Donzelli)
Rovigo sente di poter arrivare alla quarta meta e prova a comprimere il Petrarca nella propria metà campo, bravo a stringere i denti e a resistere come meglio può, riuscendo anche a contrattaccare. Al 25’ lo fa con Capraro e Conforti che serve poi Bettin, bloccato da Ruffolo che però commette fallo.
Fadalti sceglie la tounche ma non succede nulla.
Al 29’ Rovigo in 14 per espulsione temporanea di Caffini, ma il Petrarca non saprà approfittarne, nonostante ci provi più volte, senza però la lucidità necessaria ad impostare azioni efficaci.
A tempo scaduto, quando al Petrarca serviva tener palla per tentare la meta della bandiera, rischiava grosso Fadalti che si faceva intercettare un calcetto da Bronzini, portato poi in touche.
La partita finisce con la vittoria di Rovigo e la rassegnazione del pubblico di casa che lascia le tribune del Plebiscito al festival di bandiere rossoblu.
Piuttosto soddisfatto Filippo Frati a fine gara, che riconosce il merito al Petrarca di aver negato con tutte le forze la quarta meta alla sua squadra.
Il tabellino del match e la classifica generale aggiornata.

Padova, Stadio del Plebiscito, domenica 1 febbraio 2015.
Campionato Eccellenza, 10a giornata
Petrarca Rugby - Femi-CZ Rovigo 6-24 ( 3-17)
Marcatori: pt: 8’ m. Majstorovic tr. Basson (0-7), 18’ m. Ferro tr. Basson (0-14), 28’ cp Fadalti (3-14), 34’ cp Basson (3-17); st: 2’ cp Fadalti (6-17), 15’ m. Ngawini tr. Basson (6-24).
Petrarca Rugby: Capraro; Innocenti (1’ st Favaro), Woodhouse, Bettin, Fadalti; Benettin, Francescato (19’ st Curtolo); Eru, Giusti, Conforti; Rocchia (38’ st Trotta), Michieletto (42’ st Nostran); Leso (25’ st Iacob), Bigi, Furia (22’ pt Zani).
A disposizione non entrati: Vento, Menniti-Ippolito.
Allenatori: Moretti e Salvan
Femi CZ Rovigo: Basson, Menon, Majstorovic, Van Niekerk (32’ st McCann), Ngawini, Rodriguez, Bronzini, Ferro (40’ st Maran), Lubian E. (24’ st De Marchi), Ruffolo, Montauriol, Caffini, Roan (13’ st Quaglio), Mahoney (c) (24’ st Ceccato), Quaglio (1’ st Ravalle). A disp.: Pozzi, Frati, Farolini.
Allenatore: Filippo Frati
Arbitro: Pennè, G.d.L. Blessano e Favero, quarto uomo Giacomini.
Note: spett. 3.500; cartellino giallo 28’ st Caffini; uomo del match: Rodriguez; Calciatori: Fadalti cp 2/3, Basson tr 3/3, cp 1/1.
Punti in classifica: Petrarca 0, Rovigo 4



Enrico DANIELE

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