Al
centro dell’attenzione l’irascibile tecnico delle Zebre, probabilmente già un "ex" sulla panchina federale.
Non
è una novità che Andrea Cavinato, head
coach delle Zebre, sia al centro dell’attenzione per la sua irascibilità. Infatti, sono abbastanza
frequenti le sue “incandescenze”, spesso
esagerate e sopra le righe,
specie quando qualcosa gli va storto.
In
una delle sue ultime uscite, durante le festività natalizie, il tecnico
trevigiano aveva persino dato le
dimissioni dalla panchina, poi ritirate.
Da
allora, però, il clima alle Zebre non
sembra essere migliorato. Anzi, tutt’altro, perché il nostro - di recente - è addirittura arrivato alle mani con il D.S., Roberto Manghi, dopo un diverbio piuttosto acceso (pare che il tecnico abbia avuto la peggio, con tanto di ricorso alle cure del pronto soccorso). Entrambi sono stati sospesi dalla
società ed oggi (piove sul bagnato) le Zebre hanno subito l’ennesima sonora sconfitta per opera dei Warriors di Glasgow: 5 mete già nella prima frazione
di gioco, otto in totale, 10-54 l’impietoso
risultato finale.
Ma
non è finita.
Andrea
Cavinato fa parlare di sé (anche se, stavolta, sembra del tutto incolpevole) per un suo presunto accostamento alla panchina delle Fiamme Oro.
Repentina, secca e categorica la
smentita dei poliziotti che, nel comunicato stampa diramato
oggi, in seguito ad indiscrezioni apparse su alcuni organi di stampa (tra
i quali Il Gazzettino – ndr), conferma la piena
fiducia a Pasquale Presutti e a tutto il suo staff.
Una
cosa sembra certa: a Cavinato non sarà
rinnovato il contratto in scadenza. Per la panchina delle Zebre, voci
piuttosto attendibili, parlano di un avvicendamento
“federale”: si fanno i nomi di Guidi e, addirittura, di Brunel.
Una telenovela solo alle prime puntate.
Enrico DANIELE
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