Ebbene,
riprendiamo da dove eravamo rimasti quel 16 marzo.
L’EXPLOIT DELLE FIAMME ORO
Il
campionato di Eccellenza stava già avviandosi verso la fase finale.
Il
testa a testa ai vertici della classifica generale tra il Cammi Calvisano e la
Femi CZ Rovigo si manterrà sino alla fine della regular season, con il Marchiol
Mogliano al terzo posto e le sorprendenti Fiamme Oro che, all’ultima giornata,
proprio in casa dei trevigiani, riusciranno ad agguantare i play off.
Forse
è stata la sorpresa più bella del campionato 2014-15.
Il
merito va a tutto il team per aver raggiunto un obiettivo mai dichiarato, ma
fortemente voluto da staff e giocatori. E buona parte del merito, senza nulla
togliere a nessuno, va certamente al “nostro”: Pasquale Presutti.
In
tre anni il tecnico di Trasacco, ha saputo dare forma e sostanza ad una squadra
“ripescata” nella massima serie, portandola a vincere il Trofeo Eccellenza
2013-14 (conquistato in casa della Femi CZ Rovigo) e il quarto posto nella
stagione appena conclusa.
“Squadra
che vince non si cambia”, recita un vecchio detto.
Non
sempre, però, è così.
Pasquale
Presutti sarà licenziato a fine stagione (per lui una nuova avventura a Firenze
coi neonati “Medicei” in Serie A), e con lui se ne andrà tutta la mediana
cremisi (Nicola Benetti – grande protagonista di molte stagioni con i poliziotti,
eletto miglior giocatore dell’Eccellenza nella stagione 2013-14 e Carlo Canna –
miglior giocatore della stagione 2014-15 e passato in estate alla franchigia
federale delle Zebre), ma anche Guido Barion, veterano del reparto arretrato,
capace di marcare due mete nella finale del Trofeo vinto dalla sua squadra.
A
tutti loro auguro il meglio dalle nuove avventure
ovali.
Pasquale Presutti, ex allenatore delle delle FFOO (ph Paolo Cerino) |
IL DRAMMA DI ROVIGO
Sembrava
proprio l’anno giusto.
C’erano
i giocatori, c’erano gli allenatori (Frati e De Rossi, quest’ultimo poi passato
al ruolo di team manager alle Zebre), c’erano i tifosi (anche se quelli ci sono
sempre stati e in tanti, tantissimi, sempre!), c’erano società e sponsor
(quindi sostegno economico).
E,
per la finale, c’era anche il tifo dei rivali di sempre, i padovani, che nei
social avevano dichiarato apertamente di sostenere Rovigo.
In
buona sostanza c’era tutto.
Tuttavia,
ancora adesso, non si capisce perché Rovigo abbia mancato un’altra occasione
per conquistare il tanto agognato scudetto. Una finale che, ancora una volta –
pur giocata tra le mura amiche - i bersaglieri si sono lasciati sfuggire di
mano. Se, in quella del 2011 (contro il Petrarca) e nella scorsa stagione (nella
finale a Calvisano) i rossoblu avevano, tutto sommato, dimostrato col gioco di
poter ambire allo scudetto, a maggio di quest’anno hanno disputato forse la peggior
partita degli ultimi tempi, spianando la strada ad un Cammi Calvisano che si
aggiudica così il quinto scudetto della sua storia ed il secondo consecutivo.
Anche
qui vale il detto “Squadra che vince non si cambia”, ma al contrario. Frati è
rimasto al suo posto, pur con molti “se” e molti “ma”, mentre Gianluca Guidi,
tecnico dei bresciani, è approdato alla panchina delle Zebre.
Alle
Posse Rossoblu, in aperta polemica col tecnico nocetano, auguro che la
prossima, sia la stagione buona!
Le Posse Rossoblu, senza ombra di dubbio la tifoseria più numerosa del rugby italiano |
DELUSIONE PETRARCA
Stagione
da dimenticare quella del Petrarca.
In
termini di classifica, sicuramente la peggiore
delle tre con alla guida la coppia Moretti e Salvan.
Molto
seri e preparati, due professionisti che ogni squadra vorrebbe nel proprio
organico. Avevano sposato appieno il “progetto giovani” del Petrarca. Nelle
intenzioni del Presidente Toffano, dovevano lanciare i migliori ragazzi del
vivaio e recuperare quelli che, nel tempo, si erano accasati altrove o quelli provenienti
da altre società della provincia.
Purtroppo
per loro, ad ogni stagione hanno dovuto ricostruire la squadra cui,
puntualmente, venivano a mancare 13/15 giocatori, anche importanti, con i
risultati che tutti sappiamo: play off mancati per una manciata di punti (1 -
2) per i primi due anni e nell’ultima stagione, squadra relegata al settimo
posto della classifica generale.
Un
vero peccato per Andrea Moretti (ora è il “secondo” di Troncon sulla panchina
della Nazionale Under 20) e Rocco Salvan (del quale, francamente non ho notizie).
Ad
entrambi, auguro i migliori traguardi.
Federico Conforti in una significativa immagine che esprime appieno il deludente campionato appena concluso del Petrarca (ph Corrado Villarà) |
L’INESORABILE DECLINO DE I CAVALIERI
PRATO
Nati
nel 2000, arrivarono in Eccellenza nella stagione 2009-10: si classificarono,
infatti, al quinto posto conquistando un posto in Challenge Cup (esordio con
vittoria contro il Connacht 23-21).
L’ascesa
continuò con una semifinale persa nel 2010-11 contro il Petrarca (laureatosi
poi Campione d’Italia) e due finali consecutive perse (2011-12 contro il Cammi
Calvisano e 2012-2013 contro il Marchiol Mogliano, che vinse così il primo
scudetto della sua storia proprio in casa dei toscani.
Poi
l’inesorabile parabola discendente, con un sesto posto nella stagione 2013-14 e
l’ultimo (con retrocessione e cessione del titolo) nella stagione appena
conclusa.
Una
bella storia, finita malamente a causa, forse, di investimenti sbagliati.
Peccato
per gli amici toscani, sempre molto accoglienti ad ogni nostra trasferta lì da
loro.
L’augurio
è che gli Scudieri ritrovino presto i loro Cavalieri!
Gli Scudieri, i supporters dei tuttineri, sempre al seguito della squadra nonostante le delusioni di una stagione da dimenticare (ph tratta dal profilo Facebook) |
Enrico DANIELE
Nessun commento:
Posta un commento