Sabato
10 ottobre il via all’86esima edizione.
Calvisano
e Rovigo le favorite d’obbligo.
Eccoci,
finalmente, di nuovo ai nastri di partenza del Campionato d’Eccellenza.
Si
riparte con il Calvisano, Campione d’Italia per il secondo anno consecutivo a
scapito della Femi CZ Rovigo, ora allenata da un rodigno D.O.C., Massimo
Brunello, che ha preso in eredità la panchina di Gianluca Guidi (passato alle
Zebre). La squadra giallonera, che è negli interessi del Presidente Federale,
si accinge ad affrontare il campionato ancora una volta con i favori del
pronostico.
Forte
di alcuni senatori (Canavosio, Costanzo, De Jager) e di un campione come Ben Seymour
(una delle migliori aperture del campionato), in estate i bresciani sono stati
protagonisti del mercato. Dall’Australia è arrivato Mattew Lucas,
ventiquattrenne mediano di mischia ed il terza-centro Jimmy Tuivaiti, ventisettenne
neozelandese, chiamato a sostituire Steyn. Dalla Nazionale Under 20 sono
arrivati il tallonatore Luus Luhandre, l’apertura (ex Valsugana), Matteo
Minozzi e da San Donà il forte tallonatore Lorenzo Giovanchelli.
L’altra
favorita è pur sempre la Femi CZ Rovigo.
La
squadra del Presidente Zambelli, pur con una cospicua riduzione del budget e
con la rinnovata fiducia a Filippo Frati, ha cambiato arecchio l’organico. Via Jeff
Montauriol, re della touche, via Andrea De Marchi (entrambi alla Benetton
Treviso), via Steve Bortolussi (al San Donà) e fine carriera da giocatore per Luke
Mahoney, ora nello staff tecnico. Alla corte dei bersaglieri sono arrivati, tra
gli altri, Alberto Chillon, mediano di mischia dalle Zebre, Perry Parker, seconda
linea inglese di 28 anni; Yannick Agbasse, centro dall’Accademia Federale,
Giacomo Bernini, terza linea da San Donà; Roberto Tenga, pilone dai Cavalieri
Prato; Francesco Pepoli, pione dalla IMA Lazio. Sfumata all’ultimo l’ipotesi
Momberg: il pilone/tallonatore sudafricano non sarà dei bersaglieri, che ora,
pare, seguono una pista fijiana.
Dietro
le due pretendenti di “diritto”, essendo le finaliste degli ultimi due
campionati, le altre.
Su
tutte il Marchiol Mogliano, che inverte i ruoli di allenatore tra Galon e
Properzi e si rinforza con Taniela Koroi, roccioso pilone nazionale fijiano di
25 anni; Federico Zani, pilone dal Petrarca; Mirko Rapone, pilone classe 1991
dalla Pro Recco. E ancora Ruben Riccioli, terza linea classe 1992 dalla IMA
Lazio; nel reparto arretrato è arrivato Andrea Buondonno, classe 1992, veloce
ala da Viadana e David Odiete, utility back classe 1993 dalle Zebre, a
sostituire Van Zyl approdato alla franchigia federale con base a Parma.
Dopo
le tre, a mio parere favorite per i play off, si giocheranno un posto al sole
le solite. Nell’ ordine di arrivo della scorsa stagione, le Fiamme Oro, che
sulla panchina che fu di Presutti, ora hanno Eugenio Eugenio; poi Lafert San
Donà, Rugby Viadana e Petrarca, quest’ultima attesa a riscattare la deludente
stagione 2014-15.
In ultima
fascia, destinate probabilmente a giocare un ruolo di secondo piano, anche se
le sorprese sono sempre dietro l’angolo, la IMA Lazio, L’Aquila Rugby Club, con
il ritorno in Italia da allenatore di Ludovic Mercier, e la matricola Lyons
Piacenza.
Ci
aspettano 18 giornate di rugby (l’ultima giornata il 30 aprile 2016), con le
novità degli anticipi del venerdì sera in diretta televisiva (eccetto per la
prima di campionato).
C’è
attesa, anche per capire la qualità del massimo campionato italiano, chiamato a
costruire gli atleti per il prossimo futuro della Nazionale Maggiore post
Brunel, protagonista assai poco entusiasmante del recente panorama ovale
mondiale.
Enrico
DANIELE
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