Brutta
partita con molti errori da entrambe le parti.
I
commenti in tribuna parlano di “una gara imbarazzante” e di un livello di gioco
veramente basso.
Ottima
l’organizzazione, pubblico piuttosto scarso.
Non
poteva iniziare peggio la stagione 2015-16 del Petrarca, sconfitta 20-13 nella
gara d’apertura del 4° Veneto Derby Day, giocato sul “neutro” di Monigo.
Al
termine della gara, alla presenza di circa 2.500 persone (affluenza assai
scarsa, considerati gli sforzi organizzativi cui va senz’altro il plauso per l’impegno)
i commenti in tribuna avevano come unico refrain la parola “imbarazzante”.
A
cominciare dal risultato, che avrebbe dovuto essere assai diverso se consideriamo
la giornata “no” di Basson (cp 1/3 tr 1/3) e Chillon (cp 0/2), “imbarazzanti” dalla
piazzola, considerando che almeno 4/6 calci erano in posizione centrale e da corta
distanza. Ben 16 punti persi per strada dalla squadra di Frati, presuntuosa poi
nell’evitare più volte la via dei pali, preferendo calciare in touche.
Per
non parlare delle innumerevoli punizioni concesse agli avversari dal Petrarca,
sia in mischia ordinata che nei raggruppamenti (quest’ultime costate il giallo
a Nostran, 8’ st e quello a Vento, 32’ st). Che dire poi della scelta del
Petrarca di andare in touche, piuttosto che optare la via dei pali, quando era
in inferiorità numerica (per il giallo a Nostran) e sotto nel punteggio (dopo
la meta di Quaglio al 10’ st, 6-15). Tuttavia pacata la reazione di Andrea
Cavinato, seduto dietro di noi in tribuna, che all’interfono sommessamente
comunicava ai suoi assistenti in campo: “…quando dico che devono piazzare mi devono
ascoltare però…”.
Il
Petrarca ha mostrato evidenti lacune in prima linea che hanno compromesso il
rendimento di tutto il pack degli avanti. Sulle 13 mischie ordinate, 1 sola
vinta dal Petrarca su propria introduzione; 8/9 quelle vinte da Rovigo su
propria introduzione.
Numeri
che devono far riflettere, più che altro perché siamo solo alla prima di
campionato. Acosta ha sostituito Milani non appena passata la mezzora del primo
tempo, ma le cose non sono cambiate. Anche l’ingresso di Maistri al posto di Ferraro,
non ha cambiato la situazione dei lanci in touche, che durante tutto l’incontro
hanno avuto esiti piuttosto negativi. Vento ha rimpiazzato Jacob, beccandosi
poi il secondo giallo.
Chiaramente,
con una situazione così carente sul fronte degli avanti, a soffrirne le
conseguenze è stato tutto il reparto arretrato, a cominciare dalla linea di mediana,
che non ha mai dato l’impressione di poter organizzare al meglio un’azione
degna di merito. Si sono visti calci di liberazione in affanno, con poco
guadagno territoriale. Quasi totalmente assenti le azioni di rimessa del
reparto arretrato.
Il
pallone è stato gestito per almeno il 70-80% del tempo dalla Femi CZ Rovigo ed
il Petrarca si è affacciato rare volte nei 22 avversari: nel primo tempo al 4’ in
occasione del piazzato di Nikora, e poche altre (al 29’ un’incursione di
Benettin, Bellini e Favaro dagli sviluppi di una rimessa laterale). Nel secondo
tempo, prima di vedere un’azione degna di nota dei bianconeri in attacco, si
sono dovuti attendere quasi 30’. Ottimo lo spunto di Trotta (che
aveva sostituito Tveraga all’11’ st) che, ricevuta palla da Fadalti, riesce a
correre sulla fascia destra evitando il placcaggio dell’avversario per passare
all’accorrente Bellini, veloce a infilarsi in mezzo alle maglie difensive
aperte e a posare l’ovale per l’unica meta del Petrarca (trasformata da
Nikora).
La
sequenza delle marcature aveva visto andare in vantaggio il Petrarca al 4’ con
il piazzato di Nikora (0-3). All’11 la meta di Rodriguez, dopo un’azione corale
partita da Chillon, con Menon e Zanini, e l’argentino che posava l’ovale oltre
la linea di meta (primo errore, facile, dalla piazzola di Basson, 3-5). Al 33’
il piazzato di Basson (3-8) e al 35’ il piazzato da oltre metà campo di
Menniti-Ippolito: il pallone passa di poco sopra la traversa per il parziale di
6-8 con il quale si chiudeva la prima frazione di gioco.
Nel
secondo tempo, al 10’ la meta di Quaglio (man of the match a fine gara),
sorretto da tutto il pack rossoblu, con trasformazione di Basson (6-15); al 20’
la meta di Menon: dopo più fasi sempre sulla linea dei 5 metri del Petrarca,
Chillon apre per Menon, libero di marcare sulla sinistra del campo. Basson non trasforma
(6-20, massimo vantaggio della Femi CZ Rovigo). Al 29’ la meta del Petrarca, ad
opera di Bellini con la trasformazione di Nikora (13-20, punteggio finale).
Partita
sostanzialmente brutta, con Rovigo che ha gestito nel bene nel male palla e
punteggio, sbagliando troppi calci e “regalando” il punto di bonus al Petrarca.
Pur nella vittoria, non sono mai stati in grado di imprimere una decisa svolta per
chiudere la partita anzitempo, senza approfittare veramente della scarsa vena
in prima linea del Petrarca. Bianconeri che, contrariamente a quanto ci si
poteva aspettare, hanno fatto vedere ben poco: messi costantemente alle corde
dagli avversari, hanno il merito di aver difeso il più possibile il punteggio,
concedendo però troppi falli all’avversario. Poche le idee in fase costruttiva,
ancora insufficienti nelle rimesse laterali. In sostanza, tanto tanto lavoro
ancora da fare e provvedimenti da prendere urgentemente (mano ai portafogli?) nel reparto degli avanti.
Derby
Day ben organizzato, non ricambiato dalla scarsa presenza di pubblico: pochi i
tifosi di Rovigo (qualcuno dice che sono ancora amareggiati dal campionato
perso, altri che sono arrabbiati con Frati), meno ancora quelli del Petrarca. Dopo
il primo match, la gradinata scoperta si è quasi svuotata completamente, pochi di più nella tribuna coperta.
Nel
finale di gara, alle premiazioni dei “man of the match” con il Presidente del
CRV, Marzio Innocenti, piuttosto “imbarazzante” l’assenza del rappresentante del
Petrarca.
Dimenticavo:
l’Adige Cup (quell’oscuro oggetto del desiderio) resta nella bacheca della Femi
CZ Rovigo.
Enrico DANIELE
Il
tabellino del match.
Treviso, Stadio "Monigo" - sabato 10
ottobre 2015
Eccellenza, I giornata
PETRARCA
PADOVA - FEMI CZ ROVIGO 13-20 (6-8)
Marcatori: p.t. 3'
c.p. Nikora (3-0); 11' m. Rodriguez (3-5); 35' c.p. Basson (3 - 8); 38' c.p.
Menniti (6-8); s.t. 49' m. Quaglio tr. Basson (6 -15);
61' m. Menon (6-20); 69 m. Bellini tr. Nikora (13-20).
Petrarca
Padova: Menniti-Ippolito; Bettin, Favaro (62' Fadalti),
Benettin, Bellini; Nikora, S'ua; Larsen, Conforti (cap.), Nostran; Tveraga (51'
St. Trotta) Michieletto (55'st Giusti); Jacob (58' Vento), Ferraro (60' St.
Maistri), Milani (32' pt Acosta).
All. Cavinato
/ Allori
Femi-CZ
Rovigo : Basson; McCann (70 St. Silvestri), Majstrovic, Van
Niekerk, Menon; Rodriguez (62' Bronzini), Chillon; Ferro (cap.) (65' St
Lubian), Zanini, Ruffolo, Parker (72' Bernini); Boggiani, Tenga (41 St Pepoli);
Silva, Quaglio (75' Balboni)
All. Frati
Arbitro: Nicolas
Charabas (federazione francese)
G.d.l.:
Liperini, Lorenzetto
Quarto
uomo: Favero
Cartellini: 48'
cartellino giallo Nostran (Petrarca Padova); 67' cartellino giallo Silva
(Femi-CZ Rovigo); 71' cartellino giallo Vento (Petrarca Padova)
Calciatori: Nikora
(Petrarca Padova) 2/2, Menniti (Petrarca Padova) 1/1, Basson (Femi-CZ Rovigo)
2/6, Chillon (Femi-CZ Rovigo) 0/2
Note: temperatura
autunnale, campo buono. Circa 2500 spettatori
Punti
conquistati in classifica: Femi-CZ Rovigo 4, Petrarca
Padova 1
Man
of the match: Quaglio (Femi-CZ Rovigo)
Paolo Pd1, Caro Daniele, partita Petrarca.Rovigo a Treviso. Ti assicuro che ho avuto una stretta al cuore quando ho visto
RispondiEliminagli ottanta minuti dell'incontro con Rovigo. Mai in tanti anni mi era capitato di vedere un Petrarca " inesistente" disordinato e incocludente... roba che si vedeva una volta in serie C.
Speriamo che sia un " incidente" di persorso. o diciamo meglio di inizio stagione.-