Alla squadra di Cavinato non sono bastate 4 vittorie su 4
Passa Mogliano Rugby, 2 sole vittorie su 4 gare
Prima
di ritornare a parlare dei numeri del Campionato d’Eccellenza (lo farò dopo
questo post), è doveroso parlare dell’amara
conclusione - per il Petrarca – dell’avventura in Qualifying Competition, il torneo che avrebbe potuto darle la
possibilità di giocarsi le carte per un’eventuale partecipazione alla Challenge
Cup 2017-18.
Ricordo,
per i meno informati, che il torneo è stato organizzato dall’ E.P.C.R. (European Professional Club
Rugby), congiuntamente al Rugby Europe
(ex FIRA, l'organo di governo del rugby a 15 in Europa, emanazione continentale
di World Rugby, l'organismo internazionale che sovrintende alla disciplina) e
dalla F.I.R. (Federazione Italiana
Rugby) che, in questo torneo, vanta il
50% di squadre partecipanti (4 posti; le altre – Russia, Belgio, Spagna e
Germania - hanno un posto ciascuno).
La
squadra di Andrea Cavinato si è vista escludere dal barrage (una sorta di play off dove le due
vincenti di ciascuna pool si dovranno battere in incontri di andata e ritorno con
l’ Enisei – squadra russa – e Timisoara Saracens – rumeni, dopodiché le due
vincitrici accederanno alla Challenge Cup 2017-18) a causa di un regolamento fatto male, assurdo. Infatti, pur
risultando vincente sul campo in tutte e
quattro le partite disputate, il Petrarca si vede costretto a cedere il
posto a Mogliano. La squadra
trevigiana, infatti, era stata battuta
una prima volta dai russi del Krasny Yar e poi anche dal Petrarca. Ciononostante,
avendo vinto il proprio girone, Mogliano passa al barrage successivo.
Per
onor di cronaca, vale la pena ricordare che nel torneo di qualificazione il
Petrarca è risultato secondo solo al Krasny Yar (che ha vinto tutte le gare col
punto di bonus), totalizzando 19 punti in classifica; ha la miglior difesa con solamente 45 punti subiti ed il secondo miglior attacco (149
punti marcati) con una differenza positiva di 104. Per contro, Mogliano ha
perso 2 incontri su 4, racimolando 12 punti in classifica; ha un attivo di 129
punti, contro 122 subiti (diff +7) e, in un’ipotetica classifica comparata tra
le due pool, risulterebbe al 4° posto,
dietro il Patarò Calvisano (14 pt), il Petrarca (19 pt) e il Krasny Yar (20
pt). A prescindere dall’unicità della formula
(gare di sola andata tra quelle della Pool A contro quelle della Pool B) che,
tra l’altro, vedrà disputarsi un ultimo, inutile incontro, il 17 gennaio
prossimo tra le cenerentole Dendermonde e Heidelberger (entrambe sempre
sconfitte e con zero punti totalizzati), a parer mio un regolamento più equo, avrebbe dovuto prevedere almeno di stilare un’unica classifica finale (v. tabella in alto), dove a
passare il turno dovevano essere le prime due, le migliori.
Le domande che mi pongo
sono queste: chi può aver partorito
un simile regolamento? E ancora: la
F.I.R., con il 50% delle squadre inserite nel torneo, che peso decisionale ha avuto all’interno del board organizzatore?
E, per finire: con che criterio sono
stati formulati i gironi – meritocratico? A sorteggio?
Di fatto
ne è venuta fuori un’ingiustizia bell’è
buona, senza nulla togliere a Mogliano che, rispetto al regolamento, si è
aggiudicata l’accesso al barrage.
Concludo con un'ultima considerazione: con
che spirito hanno affrontato il torneo le squadre che vi hanno partecipato?
Lascio
a voi la risposta, piuttosto scontata.
Enrico
DANIELE
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