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domenica 18 dicembre 2016

AMARO TORNEO QUALIFYING COMPETITION: PETRARCA ESCLUSO A CAUSA DI UN REGOLAMENTO ASSURDO

Alla squadra di Cavinato non sono bastate 4 vittorie su 4
Passa Mogliano Rugby, 2 sole vittorie su 4 gare


Prima di ritornare a parlare dei numeri del Campionato d’Eccellenza (lo farò dopo questo post), è doveroso parlare dell’amara conclusione - per il Petrarca – dell’avventura in Qualifying Competition, il torneo che avrebbe potuto darle la possibilità di giocarsi le carte per un’eventuale partecipazione alla Challenge Cup 2017-18.
Ricordo, per i meno informati, che il torneo è stato organizzato dall’ E.P.C.R. (European Professional Club Rugby), congiuntamente al Rugby Europe (ex FIRA, l'organo di governo del rugby a 15 in Europa, emanazione continentale di World Rugby, l'organismo internazionale che sovrintende alla disciplina) e dalla F.I.R. (Federazione Italiana Rugby) che, in questo torneo, vanta il 50% di squadre partecipanti (4 posti; le altre – Russia, Belgio, Spagna e Germania - hanno un posto ciascuno).
La squadra di Andrea Cavinato si è vista escludere dal barrage (una sorta di play off dove le due vincenti di ciascuna pool si dovranno battere in incontri di andata e ritorno con l’ Enisei – squadra russa – e Timisoara Saracens – rumeni, dopodiché le due vincitrici accederanno alla Challenge Cup 2017-18) a causa di un regolamento fatto male, assurdo. Infatti, pur risultando vincente sul campo in tutte e quattro le partite disputate, il Petrarca si vede costretto a cedere il posto a Mogliano. La squadra trevigiana, infatti, era stata battuta una prima volta dai russi del Krasny Yar e poi anche dal Petrarca. Ciononostante, avendo vinto il proprio girone, Mogliano passa al barrage successivo.
Per onor di cronaca, vale la pena ricordare che nel torneo di qualificazione il Petrarca è risultato secondo solo al Krasny Yar (che ha vinto tutte le gare col punto di bonus), totalizzando 19 punti in classifica; ha la miglior difesa con solamente 45 punti subiti ed il secondo miglior attacco (149 punti marcati) con una differenza positiva di 104. Per contro, Mogliano ha perso 2 incontri su 4, racimolando 12 punti in classifica; ha un attivo di 129 punti, contro 122 subiti (diff +7) e, in un’ipotetica classifica comparata tra le due pool, risulterebbe al 4° posto, dietro il Patarò Calvisano (14 pt), il Petrarca (19 pt) e il Krasny Yar (20 pt). A prescindere dall’unicità della formula (gare di sola andata tra quelle della Pool A contro quelle della Pool B) che, tra l’altro, vedrà disputarsi un ultimo, inutile incontro, il 17 gennaio prossimo tra le cenerentole Dendermonde e Heidelberger (entrambe sempre sconfitte e con zero punti totalizzati), a parer mio un regolamento più equo, avrebbe dovuto prevedere almeno di stilare un’unica classifica finale (v. tabella in alto), dove a passare il turno dovevano essere le prime due, le migliori.
Le domande che mi pongo sono queste: chi può aver partorito un simile regolamento? E ancora: la F.I.R., con il 50% delle squadre inserite nel torneo, che peso decisionale ha avuto all’interno del board organizzatore? E, per finire: con che criterio sono stati formulati i gironi – meritocratico? A sorteggio?
Di fatto ne è venuta fuori un’ingiustizia bell’è buona, senza nulla togliere a Mogliano che, rispetto al regolamento, si è aggiudicata l’accesso al barrage.
Concludo con un'ultima considerazione: con che spirito hanno affrontato il torneo le squadre che vi hanno partecipato? 
Lascio a voi la risposta, piuttosto scontata.


Enrico DANIELE

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