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sabato 6 maggio 2017

IL 159° DERBY D’ITALIA VISTO DA DUE EX

Simone “sceriffo” Brevigliero e Guido Zorzi hanno indossato entrambe le maglie e ci hanno raccontato le loro impressioni

Simone "sceriffo" Brevigliero: il derby del 1977 nell'Appiani stracolmo, il suo ricordo più intenso
(ph Enrico Daniele)
Non hanno bisogno certo di molte presentazioni Simone Brevigliero, detto “sceriffo”, bandiera e per molti anni alla presidenza de I Petrarchi e Guido Zorzi, attuale team manager della prima squadra.
Li troviamo in club house alla Guizza alla vigilia del 159° Derby d’Italia, una gara che entrambi conosco perfettamente, avendola disputata in campo con entrambe le maglie.


BRN: Sceriffo, ti ricordi quanti derby hai giocato?

Brevigliero: Esattamente no, ma so di averli giocati con entrambe le maglie e dal 1971 al 1979 sempre con la maglia del Petrarca. Fai tu i conti.

BRN: Ok, allora con la maglia del Petrarca ne hai giocati almeno 12 e, se posso aiutarti, anche se questi te li ricorderai meglio, gli scudetti vinti in quegli anni sono cinque, esatto?

Brevigliero: Esatto!

BRN: Qual è il derby che più ti rimane nel cuore e perchè?

Brevigliero: Beh, non c’è dubbio, quello del 1977 all’Appiani. Sapevamo di avere tutti i tifosi stretti intorno a noi. La gara aveva un’importanza fondamentale perché era necessario vincerla per forza se volevamo giocarci la finale scudetto (ndr: quella di Udine). Tuttavia, quando uscimmo dagli spogliatoi non ci saremmo mai aspettati di vedere l’Appiani stracolmo di gente come non si era mai visto prima e, probabilmente, non si sarebbe più visto per un incontro del genere. In campo pensammo solo a giocare e a vincere, come avvenne (ndr: 21-9)

BRN: Le tue previsioni per queste due semifinali?

Brevigliero: Sabato scorso ho toppato in pieno il pronostico per la gara contro Calvisano. Avevo detto che avremmo vinto, ma non è andata così. Per oggi e per la semifinale di ritorno vedo una doppia vittoria del Petrarca. E Calvisano, in finale, non si aspetti di trovare il Petrarca di sabato scorso!

Guido Zorzi: dei derby ricordo le mete marcate e le forti sensazioni, indescrivibili.
(ph Corrado Villarà)
BRN: Guido, neanche tu ti ricordi quanti derby hai giocato?

Zorzi: No, non me li ricordo, anche perché contro il Petrarca ho giocato anche con la maglia del Mirano, però mi ricordo di aver marcato molte mete, sì, quelle me le ricordo quasi tutte. In tutti i casi il derby lo giochi sempre sentendo il peso della storia sulle spalle e sono sincero, li ho giocati sempre con la stessa intensità indipendentemente dalla maglia che indossavo. Comunque conservo intatte le forti sensazioni che mi davano, difficilmente descrivibili.

BRN: Un Petrarca che ha disputato un campionato di alto livello ma che non sempre ha dimostrato quel piglio autoritario che fa la differenza con le altre.

Zorzi: Sì, hai detto bene, abbiamo giocato sempre ai vertici, ma qualche volta non siamo stati sufficientemente all’altezza delle migliori, come nel derby in casa e nella sconfitta di San Donà. Non mi so’ spiegare il perché, certo è che non tutte le situazioni sono uguali e sicuramente c’è una motivazione per ogni cosa.

BRN: Analizziamo i tre derby disputati in stagione. Il primo (ndr: in qualifying competition) vinto bene al Plebiscito, il secondo (ndr: in campionato) perso giocando forse la più brutta gara del campionato dopo pochi giorni dal primo, e il terzo iniziato alla grande ma recuperato in extremis dopo essere tornati in svantaggio, grazie ad un “miracolo” di Menniti-Ippolito che ha calciato tra i pali una punizione da posizione molto angolata. Oggi sarà semifinale, dove si azzera tutto. Come la vedi?

Zorzi: Secondo il mio punto di vista sarà decisivo il gioco in mischia. Dovremo giocare come il primo tempo dell’ultima gara di marzo, dove la nostra mischia ci ha permesso di andare nel vantaggio iniziale. E poi bisogna giocare con il cuore, per il senso di appartenenza. Vincere tutte quelle piccole battaglie all’interno del match, che è sempre una guerra.

BRN: Che mischia sarà quella del Petrarca?

Zorzi: Sarà una mischia con le caratteristiche idonee per cercare di contrastare la loro, molto forte con Jacob, Momberg, Muccignat davanti. Non dimentichiamoci che nell’ultimo scudetto che abbiamo vinto a Rovigo con Presutti, la mischia è stata fondamentale nella gestione della gara.
Sono convinto che lo staff metterà in campo la migliore.

BRN: Un pronostico per oggi?

Zorzi: Sarà dura, probabilmente vincerà la gara non la squadra più forte, ma quella che avrà le motivazioni maggiori.

BRN: E lo scudetto, chi lo vincerà?

Zorzi: Con Calvisano sarà ancora più dura.

E se invece di Calvisano ci fosse Viadana in semifinale?


Enrico DANIELE

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