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domenica 20 novembre 2011

SECONDO TURNO AMLIN CHALLENGE CUP

Il livello della competizione europea sin qui fuori dalla portata delle italiane.

Si è conclusa oggi, con il match tra i London Wasps ed il Rovigo (38-7), la seconda giornata dell’Amlin Challenge Cup 2011-2012. Ultima sconfitta, per i polesani, che fa il pari con quelle di ieri del Petrarca, Cavalieri e dei Crociati.
Vista la debacle del secondo turno, identica replica del primo, vien da pensare che l’unico vantaggio di andare in Europa per le quattro compagini italiane di Eccellenza, serva solo a racimolare un po’ di quattrini (da sponsor e diritti televisivi) per le “povere” casse delle società.
Non si vede, infatti, altra utilità di mandare allo sbaraglio formazioni di società che da sole non riusciranno mai ad elevare la qualità del rugby italiano.
Così com'é il rugby nostrano é purtroppo destinato a rimanere di secondo livello, rispetto a quello degli altri team europei. Ciò grazie ad una Federazione che non dedica il minimo interesse allo sviluppo del rugby di base e alle società, impegnata com’è a gestire interessi personali e inutili Accademie.
Qualcuno vorrebbe che anche l’Italia (come ad es. la Romania) pensasse a franchigie per partecipare alla Coppa, ma visto ciò che succede tra la FIR e quelle impegnate in Pro12 (v. le ultime accese diatribe con il Benetton) non osiamo pensare ciò che succederebbe in questa eventualità.
Il Petrarca esce dal Plebiscito con una sonora sconfitta dall’incontro con i Falcons di Newcastle (3-34), raccogliendo solo i tre punti per un piazzato trasformato dall’estremo Hickey al 53’ (1/3 ), la cui prestazione complessiva però non ci è parsa sufficiente, così come in generale tutto il reparto dei tre quarti bianconeri. Infatti, se il pacchetto degli avanti in qualche modo funziona (buone le prestazioni dei soliti Costa e Barbini) il reparto arretrato mostra i limiti che fanno del Petrarca odierno una squadra molto in difficoltà nei placcaggi e nelle ripartenze. Poveri di idee in mediana, i calci di spostamento di Walsh e Hichey finiscono quasi sempre in braccio agli avversari che hanno potuto costruire le loro azioni di attacco con ripartenze e veloci passaggi alla mano, spostando rapidamente il fronte d’attacco su entrambi i lati del campo, e trovando puntualmente sguarnita la nostra difesa, sempre in inferiorità numerica.
Finisce che i Falcons marcano 6 mete: pregevole quella di Shortland al 51’, che prende palla al centro campo e si invola sulla sinistra, inseguito da Bortolussi che tenta invano una “francesina”. L’inglese usa prima un calcetto a seguire e poi elude la guardia di Hickey, involandosi a schiacciare sulla bandierina.
Per il Petrarca da segnalare una sgroppata di 60 metri ad opera di Barbini che, partito dai nostri 22, e non adeguatamente sostenuto dai compagni, viene fermato in extremis dagli avversari, con tutto il pubblico del Plebiscito in piedi sulle tribune. Un po’ pochino per il Petrarca, che non sfrutta nemmeno la temporanea superiorità numerica per un giallo al 61’ ad Hall.

A Moletolo sconfitta dei Crociati con il Worcester Warriors, con identico punteggio di Padova (3-34). Parmensi che cedono alla superiorità degli inglesi, in una serata fredda e densa di fitta nebbia.

I Cavalieri Estra Prato (primi nel campionato d’Eccellenza) tornano dall’Inghilterra con una sonora sconfitta contro Exeter Chiefs (68-0), a dimostrazione dei limiti delle italiane in Europa.

Finisce con il Rovigo che a Londra contro i Wasps, tiene testa agli inglesi sino al 50’. Gioca meglio rispetto al precedente incontro con il Bayonne, marcando anche meta con Pavan (tr. Duca), ma che torna a casa sconfitta anch’essa per 38-7.















Italiane al palo quindi anche in questo secondo turno di Coppa.

Sabato riparte il campionato con la 5° giornata d’Eccellenza e vedremo come questa prima parentesi europea abbia influito sul rendimento delle squadre.
Il Petrarca sarà di scena a Reggio Emilia, i Cavalieri Estra giocheranno fuori casa col Mogliano, e domenica il Rovigo affronterà i Crociati (diretta Rai Sport).

BRN

2 commenti:

  1. Bisogna che il Petrarca giochi anche con i trequarti che presi singolarmente non sono dei brocchi ma hanno solo bisogno che qualcuno insegni loro a giocare.
    Presutti? O BOT ? Forse meglio qualcun altro.

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  2. @Boh
    Quello che dici é sacrosanto: i ragazzi (quasi tutti), presi singolarmente sono all'altezza della situazione (parlo del livello dell'Eccellenza attuale). Il problema é proprio che non sono allenati da un tecnico "ad hoc". Escludendo Presutti, che di mestiere allena la mischia e si occupa della gestione tecnica di tutta la squadra, dovrebbe essere Bot ad occuparsi dei trequarti, ma mi sembra di capire (scusate la mia ignoranza in materia e non me ne voglia il buon Bot), che nemmeno lui sia specifico in quel reparto. La risposta viene da se: serve un allenatore dei trequarti. E anche la domanda "sorge spontanea": é possibile che fra i tanti tecnici che girano nell'entourage del Petrarca (tra i quali ex trequartisti di fama) nessuno possa prendersi l'onere di allenare quelli della prima squadra?

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