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mercoledì 22 febbraio 2012

ECCELLENZA: GIOCATO IL DECIMO TURNO

Il Petrarca gioca bene ma perde a Calvisano.
Si è disputato oggi pomeriggio il decimo turno del Campionato d’Eccellenza, rinviato per ben due volte a causa delle condizioni meteo avverse.
Tutto più o meno come da pronostico.
La lotta in fondo alla classifica si fa più avvincente con i Crociati che, battendo L’Aquila in casa con 5 punti, scavalcano il San Gregorio Catania impegnato nell’impossibile trasferta di Prato. La Mantovani Lazio stoppa in casa il Mogliano di Casellato (27-27), che però con i due punti conquistati , rimane saldamente terzo in classifica.
Il Rovigo prova a vincere col bonus contro il Reggio (23-3) ma non ce la fa: tre mete consentono ai polesani solo 4 punti che li bloccano al quinto posto dietro il Petrarca.
A Calvisano i bianconeri di Presutti, pur perdendo, giocano forse la più bella partita del campionato, considerata anche la formazione rimaneggiata a causa degli infortuni e delle squalifiche. Il Cammi Calvisano non è squadra irresistibile e il XV bianconero è andato più volte vicino alla meta con la palla tenuta (o giudicata) alta. La prima occasione al 10’ dopo una touche e una maul avanzante sin oltre la linea di meta e palla che Barbini non riesce a mettere sull’erba. Ne avrà altre due (42’ e 43’ del primo tempo). Il Cammi Calvisano si difende come può e va in marcatura tra i pali con Pavin (man of the match) al 2’,al 32’ e al 36’ (gli ultimi due da distanza superiore alla metà campo), fallendone uno di poco a lato al 37’ pt. Il Petrarca centra i pali con Hickey al 5’.
Il primo tempo, giocato con 3 minuti di recupero, si chiude con il Petrarca in attacco a cercare la meta e con il parziale di 9-3 per i bresciani.
La ripresa è tutta a senso unico. Hickey al 43’ fallisce un piazzato dalla distanza di 45 metri. Il Petrarca è costantemente in avanti e il Cammi Calvisano passerà la metà campo solo due volte. Al 46’ un altro piazzato di Hickey porta sotto i bianconeri per il parziale di 9-6. La partita è viva, maschia ed è il Petrarca però a farne maggiormente le spese: già al 32’ del p.t. Ansell è costretto ad uscire per una distorsione alla caviglia e gli subentra Targa (come sempre molto positivo). Poi al 43’ del s.t. è Damiano a cedere il posto al giovane Furia; al 44’ tocca a Bertetti, dolorante la spalla sinistra, lasciare il posto a Ziegler e Gatto a Gega. Ora la prima linea del Petrarca non arriva a 65 anni in tre, ma il confronto con quella del Calvisano vede sempre i bianconeri vincitori. Al 49’ il Calvisano si fa vedere per la prima volta nella metà campo del Petrarca. Da una mischia sui cinque metri bianconeri scaturisce un’azione a più fasi che al 54’ porterà in meta l’ex di turno: Andrea Marcato riesce ad eludere un placcaggio e mettere la palla in mezzo ai pali che sarà trasformata da Pavin. Calvisano avanti col punteggio 16-6. La partita però la fa sempre il Petrarca, mai domo, che si destreggia molto bene mettendo in evidenza alcune caratteristiche che non aveva ancora espresso. In particolare Eogan Hickey, apertura al posto dell’infortunato Walsh, riscatta le deludenti prestazioni delle ultime gare, e si mette in luce con alcune buone giocate alla mano e penetrazioni fra le maglie strette della difesa bresciana, anche se non viene premiato dal punteggio. E’ probabile che l’irlandese soffrisse una sorta di blocco psicologico (ndr domenica dopo la partita si era defilato in solitaria a testa bassa dalla Guizza) e speriamo che finalmente possa rivelare le sue qualità (caldeggiate anche da un articolo di un giornalista britannico che qualche tempo fa lo paragonava a gente del calibro di Cipriani). Al 60’ ancora tre punti da lui su punizione per il Petrarca. Ancora cambi per il Petrarca: Travagli per Chillon, Tveraga per Cavalieri e Sanchez per Spragg. Al 62’ l’arbitro Traversi di Rovigo espelle Cavinato, reo di aver mandato a “quel paese” il collaboratore di linea. Ad ogni modo una nota di biasimo per il direttore di gara che, a mio parere, ha arbitrato male, penalizzando entrambe le squadre. Il designato, inizialmente, era Pennè, sostituito poi per impegni in Pro 12.
Il finale è tutto del Petrarca, proteso vanamente alla ricerca della meta, con il Calvisano che solo un’altra volta riesce a passare nella metà campo avversaria.
Finisce 16-9 con il Petrarca che resta penalizzato maggiormente per la mole di gioco espressa.

Enrico Daniele

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