QUARTA PUNTATA
1979-1989:
LE RICONFERME DI PETRARCA E ROVIGO.
I
bianconeri replicano lo scudetto conseguito nell’epico spareggio
del 1977, ancora una volta nella stagione 1979-80, scucendolo proprio
dalle maglie degli eterni rivali di Rovigo.
A loro volta i bersaglieri lo avevano conquistato
a scapito di Treviso.
Allenato da Nini Dolfin (a sx nella foto sopra con Lucio Boccaletto), il Petrarca pareggia
l’incontro di andata al Battaglini contro Rovigo (6-6) e vince quello di
ritorno (15-9). Quella stagione fu l’ultima, tra le fila del Petrarca,
di Martinus Theuns Stofberg (a dx nella foto a fianco con Presutti), forte nr. 8 sudafricano, e in prima linea si
faceva strada la grinta del giovane tallonatore Antonio Galeazzo. Lo
scudetto rischiava di essere compromesso a Catania, dove i bianconeri giocarono
una brutta partita perdendo 6-4 e consentendo a Rovigo di riportarsi ad un solo
punto di distacco a 4 partite dal termine. Il Petrarca riusciva a vincere i tre
incontri successivi e, all’ultima giornata, a distacchi invariati, i bianconeri
si giocarono la stagione a Treviso, contro la Benetton. Un drop per parte
(Collodo per il Petrarca e Collusso per Treviso) e poi un calcio piazzato di
Collodo, diedero al Petrarca la vittoria e il 7° scudetto.
La formazione del Petrarca di quell’ultima giornata:
Mazzucato,
Potente, Babrow, Trentin, Bonaiti, Collodo, Pardiès, Barbini, Baraldi, Artuso,
Rinaldo, Piovan, Presutti, Marchetto, De Bernardo.
Il Petrarca si sarebbe ripetuto in splendida successione
altre 4 volte: 1983-84, 1984-85, 1985-86 e 1986-87, confermandosi
squadra fortissima. Quello della stagione 1985-86 fu lo scudetto della stella
(il 10°). La squadra, allenata da Vittorio Munari, lascia agli avversari
solo 5 punti, dei 28 a disposizione. Rovigo avrà l’onore di battere all’andata
il Petrarca a Padova, 7-10. Ma i bianconeri, che avevano ritrovato David
Campese, riusciranno a pareggiare il conto, sconfiggendo i bersaglieri a
Rovigo, al ritorno nella stagione regolare, per 0-7. Il Petrarca vincerà ancora
per due volte nella poule scudetto (7-16 a Rovigo e 26-12 a Padova).
La rosa del Petrarca 1985-86
Le foto di questo post sono tratte dal libro Petrarca Rugby Padova 1947-2000
(fine quarta
puntata)
Enrico
DANIELE
Hem hem hem... vabbè che a rugby, soprattutto in quel periodo, si giocava sul fango, ma mi sa che SANDRO Munari, il pilota di rally, non avesse molto da insegnare sul rugby ai nostri... invece Vittorio sì.. :-D
RispondiEliminaHai ragione! Ma per giustificare la mia svista ti dico solo che a quei tempi il "drago" era il mio pilota di rally preferito! Da allora sempre associato il cognome Munari a "Sandro"! Comunque ho corretto, grazie Alessandro!
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