Vi
ricordate l’omino coi baffi?
Petrarca
vs Fiamme Oro da prendere con le molle.
I più anziani, o forse è meglio dire quelli che i
50 li hanno superati, si ricorderanno di una pubblicità ricorrente nei
caroselli degli anni 60. Un cartone animato, creato dalla penna di un grande
fumettista italiano, Paul Campani, raffigurante un distinto uomo coi
baffi, parlava con la bocca a forma di lettera. Il buffo personaggio amava
ripetere : ”Sì, sì, sì, sembra facile!”.
La frase, in quegli anni, divenne presto un tormentone!
Il
tredicesimo turno del Campionato d’Eccellenza di rugby che si
disputerà domani e domenica (col posticipo di Prato) sulla carta è
favorevole alle squadre di prima fascia. In effetti, classifica alla mano,
tutte le grandi del campionato affrontano le “meno attrezzate” perciò, il
vecchio tormentone anni ’60 “sembra” proprio fatto al caso nostro.
Già.
Ma siamo convinti che sia proprio così?
Stefano
il Nero, nel suo “Il Nero Il Rugby”, si pone delle domande e fa una bella
disamina di tutte le partite che potrebbero riservare “tranelli” per le squadre
più quotate, mettendo le pulci all’orecchio dei loro allenatori.
Mi soffermo su quella che domani, alle 15:00, vedrà
di fronte il Petrarca e le Fiamme Oro.
Negli anni a cavallo tra il 1950 e la fine
degli anni 1970, era una stracittadina da non perdere. I cremisi vinsero
5 scudetti tra il 1958 e il 1968 e sino al 1972 anche 4 Coppe Italia. Il
Petrarca di scudetti ne vinceva 7 in quel periodo, con la famosa mischia “terrore
d’Italia”, formata anche da giocatori che provenivano proprio dalle Fiamme
Oro.
Domani, uno dei componenti di quella mischia,
siederà per la prima volta, dopo 25 anni, sulla panchina degli “ospiti” alla
Guizza: Pasquale Presutti.
Rimessosi in gioco quest’anno, ha fatto armi e
bagagli (la famiglia no, quella è ancora qui a Padova) e se n’è sceso in quel
di Ponte Galeria, nella periferia romana. Seduto sulla panchina dei neopromossi
poliziotti, aveva come obiettivo primario la salvezza. Obiettivo che le
Fiamme Oro hanno già acquisito con largo anticipo.
Pasquale conosce a menadito l’ambiente petrarchino e
a Padova, oltre la famiglia, ha un sacco di amici e di gente che lo stima e gli
vuole bene. Sa che giocare da avversario del Petrarca dopo tantissimi
anni, non sarà cosa semplice, ma c’è da credere che la sua
professionalità non lascerà spazio a sentimentalismi o ad altra sorte di concessioni:
“ Sarà un match duro e difficile per noi, come lo sono stati e lo saranno
tutti quelli di quest’anno, ma come sempre non ci tireremo mai indietro e
lotteremo fino all’ottantesimo”.
Nella panchina dei “locali”, invece, a fianco dell’head
coach Andrea Moretti, siede (anche se lui in panca non ci sta mai) un ex
cremisi: Rocco Salvan, ritornato a Padova dove lui (che come unica pecca ha
che è di Rovigo) aveva militato da giocatore proprio con Moretti.
Stamattina, prima della
sgambatina di rifinitura, ad una domanda secca fatta a Moretti e Salvan “Siete
preoccupati per la partita di domani?”, all’unisono i due giovani
tecnici hanno risposto, altrettanto seccamente di “Sì”.
Loro, ai 50, hanno ancora
del tempo prima di arrivarci ma quel tormentone, evidentemente, lo hanno
imparato a memoria.
Domani, quindi, vietato
qualsiasi calo di tensione, come domenica scorsa a Reggio dove, a risultato
ampiamente acquisito, il Petrarca si è lasciato infilare per ben due volte
anche con gli avversari in inferiorità numerica.
Anche noi siamo amici di
Presutti e, domani, lo festeggeremo nel dopo partita. Durante, però, tiferemo
Petrarca come sempre, al grido di: FORZA PETRARCA. SEMPRE!
Enrico
DANIELE
Rocco Salvan e Andrea Moretti in uno scatto di Corrado Villarà
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