San
Donà al cardiopalma: sorpasso all’ultimo minuto di recupero.
Le
Fiamme Oro agganciano di nuovo la quarta posizione.
Viadana
stoppato sul filo di lana a Roma dalla Lazio.
Calvisano
prende il largo, ma Guidi non è contento.
Domani
il posticipo al Plebiscito.
Nel
primo derby veneto, quello tra la Lafert
San Donà e il Marchiol Mogliano,
sono i veneziani a spuntarla con una meta tecnica, concessa dall’inglese Kirby Fergus all’ultimo minuto di un
lunghissimo recupero.
Gara
caratterizzata da un certo nervosismo, che ha costretto l’arbitro inglese ad un
lavoro supplementare. Nei minuti di recupero il giallo è stato sventolato in
faccia a Saccardo e Semenzato, mentre Onori è stato punito col rosso. Nel primo
tempo anche Gega aveva beccato il giallo, così come Sala e Furlan del San Donà.
Non è bastato un bel secondo tempo
alla squadra di Properzi e Galon per aver ragione del San Donà che, senza dubbio, ha il merito di
averci creduto sino alla fine. Primo tempo chiuso col vantaggio dei padroni
di casa (15-8), andati in meta due volte (Bertetti
e Preston) e ospiti in meta con Gega.
Rischia
grosso ad inizio ripresa Mogliano, salvo poi dominare con tre mete (Onori, Halvorsen e Filippucci). Al 78’,
dopo il piazzato di Barraud (man of
the match a fine gara) i trevigiani sono a +6 (24-30) e sembrava fatta. Poi la
meta tecnica che ha dato il successo finale al San Donà (31-30). Pur nella
sconfitta Mogliano prende 2 punti di bonus per le 4 mete marcate e resta in
seconda posizione nella classifica generale. La Lafert San Donà mantiene la
quarta posizione, condivisa però con le Fiamme Oro.
Un'azione in mischia nei 5 metri di Mogliano, in una bella immagine di Ottavia Da Re (Ufficio Stampa Lafert Rugby San Donà) |
La squadra di Presutti, infatti,
risolve agevolmente la pratica toscana con un netto 30-3 su I Cavalieri Prato, riconquistando la zona play
off, persa dopo due sconfitte consecutive. Le 4 mete dei poliziotti (Ceglie, Marazzi, Naka e una tecnica) arrivate
grazie al pacchetto di mischia che ha lavorato il doppio su un terreno reso
pesantissimo dalla pioggia. I 3 punti
dei toscani, ancora a secco di vittorie e di punti, dal piede di Roveda.
Anche all’Acqua Acetosa,
come a San Donà, il match tra la IMA Lazio
e Viadana si risolve sul filo di lana, tuttavia senza vincitori (22-22).
Eppure,
i padroni di casa, pur avendo il vantaggio
della superiorità numerica per 50’ minuti (30’ pt, rosso a Buondonno) non
sono riusciti ad avere la meglio sui mantovani, per primi in meta con Buondonno. La meta per la
Lazio la marca Di Giulio, poi i
punti tutti al piede (Gerber, Gennari, McKinley – drop), con l’ultimo dell’apertura
sudafricana dei laziali a determinare il pareggio del match.
Vince facilmente il Cammi Calvisano
in casa contro L’Aquila (40-21), che
riesce però a dare più di qualche fastidio ai Campioni d’Italia marcando le 3 mete (Mattoccia, Riera e una tecnica),
che hanno determinato lo scontento di coach Gianluca Guidi. Per i
calvini saranno 6 le marcature: Buscema, Scanferla, Ferraro, Costanzo,
Ambrosio (man of the match) e Castello.
In
attesa del 154° derby d’Italia tra il Petrarca e la Femi CZ Rovigo (domani, kick
off ore 15:00, diretta Rai Sport 1), la
classifica generale è la seguente:
41
Cammi Calvisano, 37 Marchiol Mogliano, 32 Femi CZ Rovigo, 29 Fiamme Oro e
Lafert San Donà, 26 Viadana Rugby, 22 Petrarca, 18 IMA Lazio, 5 L’Aquila, 0 I
Cavalieri Prato.
Joaquim Riera: una meta rifilata al Cammi Calvisano e due trasformazioni all'esordio con L'Aquila (ph Ufficio Stampa L'Aquila Rugby) |
Enrico DANIELE
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