E’ l’Inghilterra
ad aggiudicarsi il torneo con una gara d’anticipo
Gael Fickou: il trequarti centro dello Stade Toulousain ha marcato la prima delle quattro mete francesi all'Olimpico, nella gara del Sei Nazioni 2017 (ph AFP - L'Equipe) |
Penultimo
turno del Sei Nazioni 2017 e verdetti definitivi già emessi.
Sabato
prossimo si gioca per l’onore.
Con
la debordante vittoria di ieri a Twickenahm contro la Scozia 61-21 Eddie Jones
ed il XV della Rosa conquistano il torneo con una gara d’anticipo e nell’ultimo
turno contro l’Irlanda a Dublino l'Inghilterra proverà a portare in bacheca anche la Triple
Crown.
All’Olimpico
la Francia ci “regala” il dodicesimo “Wooden Spoon” in 18 anni, battendo gli
Azzurri 40-18. Quattro gare e altrettante sconfitte per Parisse & C. che
fine gara riconosce i limiti di un’Italia che soffre nei finali di partita,
anche se oggi l’ultima meta è stata di Angelo Esposito, a tempo scaduto ma con
il risultato già acquisito dai Bleus.
"Missione compiuta" per Guy Novès e la Francia:Italia sconfitta 40-18 all'Olimpico (ph L'Equipe) |
Una
gara iniziata bene con Parisse in meta al 3’, ma nonostante territorio e
possesso, gli Azzurri non concretizzano l’enorme mole di lavoro. Il batti e
ribatti dalla piazzola di Canna e Lopez tiene comunque i nostri in partita, nonostante
la meta di Fickou al 20' Il primo tempo finisce 11-16 con gli Azzurri stremati,
specie in prima linea.
Si
riparte con la Francia subito oltre il break dalla piazzola con il solito
Lopez, poi Padovani in extremis su Vakatawa salva momentaneamente la meta che il
neozelandese naturalizzato francese marcherà poco dopo (11-26).
La
Francia diventa padrona del match, permettendosi il lusso di sbagliare tanto, tuttavia
senza che gli Azzurri sappiano approfittarne.
Le azioni
in attacco dell’Italia finiscono sempre con un nulla di fatto ed il morale
sempre più in basso, anche se al 58’ Bronzini meriterebbe la meta che
potrebbe ridare coraggio agli Azzurri, ma O’Keeffe chiede lumi al TMO e non convalida.
Poi Picamoles
e Dulin bissano il bersaglio grosso e la meta di Esposito arriva a tempo
scaduto con l’Italia che torna mesta negli spogliatoi, sconfitta 18-40.
Conor O’Shea
a fine gara riconosce le tante difficoltà in mischia e in difesa: “Il primo
tempo abbiamo giocato bene ma dobbiamo mantenere un’alta prestazione per tutti
gli ottanta minuti. Sicuramente dobbiamo migliorare molte cose: il nostro
sistema, il nostro fitness, le franchigie, abbiamo sicuramente molto da fare.
Sono molto fiero di questo gruppo, siamo sulla strada giusta ma abbiamo un
lavoro lungo e duro da fare necessario per il cambiamento che sarà sicuramente
duro ma non è impossibile”.
Sabato
prossimo ultima gara del Sei Nazioni 2017 contro la Scozia a Edimburgo dove l’Italia
vinse nel 2015 22-19 con le mete di Furno, Venditti e una meta di punizione.
Enrico
DANIELE
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