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Il nuovo Boccaccio Rugby News

lunedì 12 settembre 2011

LA CAMPAGNA ABBONAMENTI COME MEZZO DI COMUNICAZIONE

Può la campagna abbonamenti diventare un buon mezzo di comunicazione?

 “Il caldo di questo ultimo scampolo di estate deve aver dato alla testa a Mileno!”
“Ma che cavolo dici, ti è dato di volta il cervello?”
“Chiedere dei soldi non può essere considerata una forma di pubblicità, caro Mileno”

Ma ne siete proprio sicuri?
Beh, allora date un po’ un’occhiatina a come la pensano i nostri amici aquilani, quelli di Prato e i neo promossi reggiani.

Capitan Zaffiri come lo Zio Sam.

I Want You for U.S.Army” – “IWant You for L’Aquila Rugby
Le difficoltà economiche hanno portato quest’estate sull’orlo del baratro L’Aquila Rugby che, fino all’ultimo, rischiava di fare la fine della Rugby Roma Olimpic che non si è potuta iscrivere al campionato di Eccellenza per mancanza di garanzie economiche.
Allontanato lo spettro della “morte”, non si sono persi d’animo gli abruzzesi, popolo tenace e combattivo. Dopo una discreta campagna acquisti, prendendo anche qualche pezzo proprio da Roma, per proporsi al popolo del rugby e rilanciarsi ha affidato la campagna abbonamenti ad uno staff che, coordinato dal direttore marketing nero verde Marco Molina, ripropone l’arcinoto claim statunitense in chiave rugbistica, per “reclutare” il maggior numero di tifosi aquilani.
Testimonial, facente funzione dello Zio Sam, l’inossidabile Capitan Zaffiri. Senza tuba e giacca a stelle e strisce, ma con lo stesso dito puntato, si rivolge perentorio ai tifosi ripetendo l’invito americano e rafforzandolo con un italianissimo “L’Aquila Rugby c’è! E tu ci sarai?”. Come non rispondergli: “Sì, noi ci saremo!”?


Il tutto presentato presso la sala riunioni del Comitato Regionale Abruzzese FIR (mica al bar sottocasa!), dove sono state illustrate le varie tipologie di abbonamento.
Di rilievo quello speciale riservato agli OLD, con la motivazione “…un piccolo omaggio a coloro che hanno segnato la storia di questa società…”.
Altro abbonamento speciale riservato alle “Brigate Neroverdi”, i tifosi organizzati, con la motivazione: “…per il sostegno che ci danno non mancando mai alle nostre partite…”.
Ma quello forse più bello, significativo ed esclusivo, è una tessera speciale, illustrata dalle parole di Marco Molina: “Questo è forse l’abbonamento a cui teniamo di più. Si tratta di una tessera nominativa, personale, che L’Aquila Rugby 1936 dona a tutti i giocatori, dal mini rugby all’under 20, della Polisportiva L’Aquila affinché vedano sempre di più la prima squadra come un punto di riferimento e un gruppo di cui voler far parte. Nella foto c’è la mano di Serafino Ghizzoni e di suo figlio, il passato glorioso e il futuro, rafforzato dall’acronimo Work In Progress perché sono loro, i ragazzi, il nostro futuro. Un ulteriore gesto perché si possa parlare di una sola e unica società di rugby”. Una tessera personale è stata consegnata anche al presidente della Polisportiva, Angelo Cora.

L’Aquila ha colto nel segno.
Con la campagna abbonamenti ha inviato tre messaggi contemporaneamente:
1.       Non siamo morti, siamo vivi e vegeti e vi invitiamo a vivere la nostra avventura insieme a noi;
2.      Con l’abbonamento speciale agli “OLD” hanno sancito uno dei principi fondamentali del rugby: un rugbista non smette mai di esserlo anche quando non gioca più e la sua testimonianza rimane indelebile in seno alla società;
3.      Il più bello secondo me: il patrimonio delle società ed il suo futuro sono i giovani, dal più piccolo al più grande, che vengono così incentivati a rimanere fedeli alla propria società e al proprio sport, con la chiara indicazione che “settore giovanile” e “prima squadra” sono e devono essere una cosa sola!



Che ne dite? Per me una delle più belle campagne pubblicitarie!...anche se in effetti è una campagna abbonamenti.

“Ma i prezzi, Mileno?”
“Ma chissenefrega!”

I Cavalieri Prato: più sobri nella pubblicità, una piccola pecca sugli abbonamenti, ma grandiosi nella presentazione.
Gli amici toscani non hanno avuto, per loro fortuna, le disavventure estive degli amici aquilani, e non hanno perciò sentito il bisogno di proporre “slogan d’effetto” per il lancio della campagna abbonamenti, ma il contorno folkloristico del “Cavalieri Day” è stato di gran lunga il più bel messaggio pubblicitario che potevano dare alla città.

Una foto del Cavalieri Day (dal sito della società)

Una festa che ha coinvolto Rugby, Hockey, Nuoto e Pallanuoto.  Centinaia di ragazzi e tanti campioni dello sport pratese hanno sfilato in parata lungo le vie cittadine, per radunarsi poi in Piazza Duomo dove erano allestiti molti stand informativi.
Anche qui il messaggio è stato chiaro: promozione del Rugby, ma anche dello sport in generale, introducendo un progetto di “Polisportiva” atto a realizzare sinergie comuni per ottimizzare impianti e risorse economiche.


Una particolarità che non condivido nelle diverse tipologie di abbonamento proposte: la “Gold” e la “Ladies” danno anche diritto di accesso all’area riservata al “Terzo Tempo” con i giocatori delle due squadre. Secondo me, è l’unica pecca: il Terzo tempo, un altro fondamentale del rugby, non può essere riservato solo a chi può permettersi di spendere, ma deve essere condivisione per tutti. Semmai una soluzione poteva trovarsi dando la possibilità di una consumazione gratuita a chi ha la “Gold” e la “Ladies” e agli altri con un piccolo contributo.
Ad ogni modo, nel complesso, anche i Cavalieri hanno fatto la loro bella parte in fatto di comunicazione.

La campagna abbonamenti “diabolica” di Reggio.
Ispirato al logo societario il messaggio pubblicitario che l’agenzia Area Italia ha studiato e proposto per la campagna abbonamenti della Rugby Reggio, neo promossa nel campionato d’Eccellenza.
Il manifesto raffigura cinque atleti in maglia rossonera, di corsa palla in mano tra le fiamme dell’inferno, sovrastato dal diavolo  che racchiude il logo Rugby Reggio.
A caratteri cubitali i diabolico invito: “Riempire lo stadio del rugby? Che diavolo stiamo aspettando!”

Il lancio alla presentazione della squadra in Piazza San Prospero a Reggio.
Il presidente Giorgio Bergonzi è convinto che la città risponderà in numero considerevole all’invito di questa campagna pubblicitaria.
Le promozioni abbinate all’abbonamento, prevedono la consegna di un gadget omaggio per la tipologia “Sostenitore” ed un abbonamento ridotto per le donne, gli universitari e i ragazzi dai 18 ai 16 anni.
Gli under 16 entrano gratis.
Significativo l’incentivo per gli universitari (notoriamente alle prese con bilanci assai ristretti ).











Tutte e tre le società prevedono il pagamento del biglietto anche per il “gentil sesso”, anche se in forma ridotta, rispetto alle tipologie riservate ai maschi.
Quest’anno sembra che anche al Petrarca venga meno la “galante usanza” degli anni passati, dove potevi portare la fidanzata, la moglie, la nonna e la zia, senza dover sborsare nulla.
Speriamo che il Presidente Toffano ci ripensi quando (e se) deciderà di fare il “lancio” della campagna abbonamenti 2011-2012.
Ma anche qui, non mettiamo limiti alle risorse ed alle sorprese alle quali il nostro beneamato presidente ci ha oramai abituato da tempo.

FORZA PETRARCA. SEMPRE!.....anche se fai pagare il biglietto alle donne.

MiM’A

4 commenti:

  1. Petrarchino deluso9/13/2011 5:52 PM

    Per tutti gli esempi citati è chiaro che c'è una strategia di marketing dietro queste iniziative. E insieme al marketing c'è organizzazione, entusiasmo, collaborazione, senso e orgoglio di appartenenza. Insomma c'è qualcuno che pensa e decide e qualcuno che mette in atto le scelte fatte.
    E del Petrarca si può dire la stessa cosa?
    Pura fantascienza.

    Ricordo qualcosa di simile ad una campagna-abbonamenti ben 4-5 stagioni fa. Manifesti in città e addirittura un telefonino omaggio offerto da qualche sponsor a chi sottoscriveva gli abbonamenti. Un segno di intraprendenza e di attività cerebrale. Poi tutto finito nel dimenticatoio. Di una campagna-abbonamenti degna di tal nome neppure l'ombra. E sì che in fin dei conti si tratta di introiti sicuri per la società. Niente. Sembra che non interessi niente a nessuno neanche se si parla di incassi.
    Mi chiedo se sia un problema di ignoranza (il marketing, questo sconosciuto...) o di insipienza e menefreghismo di chi sta nella torre d'avorio e si ritiene al di sopra di ogni cosa.

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  2. @Petrarchino deluso.
    Prima di tutto mi pacerebbe che il tuo nickname diventasse Petrarchino contento! Anche solo perchè abbiamo vinto lo scudetto e perciò dobbiamo essere contenti. Molte volte sono deluso anch'io, ma il motto che ho coniato per il Boccaccio é FORZA PTERARCA. SEMPRE! Indipendentemente dal resto.
    Anch'io ricordo quella campagna abbonamenti con presidente Fulvio Lorigiola, se non vado errato. Secondo me, adesso, non si tratta né di ignoranza, né di insipienza o menefreghismo: si tratta semplicemente che "la bacchetta magica" o la "tuta di Superman" sotto il vestito, non ce l'ha più nessuno (eppoi non ci sono neanche più le cabine telefoniche per entrare e togliersi il vestito!). I capitani d'azienda che si son fatte le ossa da soli e sedevano sul trono del comando disponendo di ogni cosa, oramai non esistono più. Non perchè non ci siano le competenze per esserlo, bensì perchè le cose da fare sono tante, tantissime, e uno, da solo, non può fare il presidente, la campagna acquisti, l'allenatore, il dirigente, il direttore marketing, il tifoso, il segretario, il cassiere, l'organizzatore di eventi, il portavoce, il custode dei campi, ecc...ecc...ecc...L'"umiltà" ed allo stesso tempo la "grandezza" di fare una scelta di sostanza, che deleghi e responsabilizzi le varie funzioni di un'azienda, evidentemente non sono ancora di appannaggio di qualcuno...Ma, come ho scritto altre volte, i risultati danno ragione a questo staff dirigenziale e quindi: CHAPEAU!, anche se non smetteremo mai di dare i nostri "suggerimenti critici" nel segno del "FORZA PETRARCA. SEMPRE!"

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  3. L'Aquila Rugby ha fatto un promo per la propria presentazione alla città che sarà il 23 settembre al Teatro Ridotto de L'Aquila. Qui sotto il link.

    http://www.youtube.com/watch?v=Ut9jKBLgF4s&feature=player_embedded#!

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  4. @MILENO:
    o forse perchè tutte le persone che stanno attorno al petrarca e che hanno dato la loro disponibilità ad eventuali collaborazioni (anche gratuite) non sono ritenute sufficentemente brave,preparate e intelligenti o forse perchè lor signori hanno ritenuto che fosse meglio affidarsi a qualcuno che viene da fuori a fare il professionista ....ben pagato ( CANALE DOCET), ma ora i soldini non ci sono più e allora.....si arrangino!!!

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