Troppa la differenza. L’Irlanda passa il turno con merito.
Otago Stadium, Dunedin
Tutti avevamo sperato in un miracolo. Ma l’Irlanda, quella che ha battuto l’Australia fresca di Tri Nation 2011, è superiore all’Italia sia tecnicamente che mentalmente.
Dura solo un tempo l’illusione degli Azzurri di poter competere con gli irlandesi, ma ad ogni attacco, ad ogni punto, ad ogni meta marcata dai verdi, i volti dei nostri ragazzi parlavano da soli sulla portata della sconfitta. Che ci sta tutta, perché i nostri hanno preferito più le giocate dei singoli (molte finite sbagliando) piuttosto che il gioco corale di squadra, soprattutto nel secondo tempo. Non si vincono le partite solo con gli avanti e difendendo sempre. Gioco alla mano e un buon direttore d’orchestra in campo (che l’Italia di oggi non aveva) sono elementi che non devono mancare ad una squadra che vuol andare avanti.
Non è ancora la nostra ora. Siamo migliorati in questi quattro anni con Mallet in panchina che avrà anche sbagliato qualche scelta (ma chi non lo fa?) ma che ad un certo punto ha fatto credere alla squadra (che ci ha creduto in molte occasioni – vedi vittoria con la Francia nel Sei Nazioni e quella sfiorata proprio con l’Irlanda) che il gruppo poteva fare la differenza.
Oggi il gruppo si è slegato (tensione da ultima spiaggia?... paura di non farcela?) ed ha mostrato tutti i limiti che “il domani” che è già oggi, Jacques Brunel, dovrà ridurre al minimo per puntare al massimo.
Grazie lo stesso Nick e grazie agli Azzurri. Ricominciamo da qui.
Irlanda | Tabellino del match | Italia |
3 | Mete | 0 |
3 (0) | Trasformazioni (non trasf.) | 0 (0) |
5 (1) | Calci piazzati (non realizz.) | 2 (1) |
0 (1) | Drop (non realizz.) | 0 (0) |
0 | Cartellini gialli | 0 |
0 | Cartellini rossi | 0 |
49% | Possesso palla | 51% |
51% | Territorialità | 49% |
Gli altri incontri della giornata e le classifiche delle quattro poule e il tabellone delle partite dei Quarti di Finale.
MiM’A
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