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sabato 11 febbraio 2012

SEI NAZIONI - L’ITALIA DURA UN ORA E NON CE LA FA

Il XV di Sua Maestà vince il match 19-15
La leggera imbiancata all’ Olimpico di Roma non pregiudica l’incontro del secondo turno tra la Nazionale Azzurra e l’Inghilterra. Non c’era il tutto esaurito, causa il maltempo ritornato a colpire anche la Capitale, ma davanti ai sessantamila presenti l’Italia di Brunel appare subito all’altezza del XV della Rosa.
L’Italia rischia qualcosa ma tiene abbastanza bene il campo. Devono passare 25 minuti prima che il punteggio si muova. E’ il piede di Farrel a segnare una punizione per fallo di Burton che con un calcio (involontario) evita una volata in meta di Strettle. Poco dopo l’Italia perde Castrogiovanni che cadendo col pallone fra le braccia si infortuna al costato. Segue un fallo in mischia fischiato dall’arbitro all’Italia. Farrel segna la punizione per lo 0-6 parziale. Sotto di sei punti gli Azzurri non demordono e restano tonici. Vanno in meta con Venditti bravo a raccogliere un pallone portato avanti in mezzo agli inglesi da Benvenuti. A Burton non riesce la trasformazione da posizione troppo angolata.
E’ un buon momento per l’Italia e quando ormai le teste sono già negli spogliatoi per il riposo, Benvenuti intercetta una palla a centrocampo e si invola in mezzo ai pali, vanamente inseguito dai britannici. Stavolta la trasformazione per Burton è una formalità. Si va negli spogliatoi sul 12-6 per gli Azzurri e con il morale altissimo.
Riprende il gioco dopo la pausa e il compito dell’Italia è ora quello di contenere la naturale reazione dell’Inghilterra che sbaglia molto e non riesce a costruire azioni concrete, anzi portandola più volte al fallo. Parisse ne fa le spese e su uno di questi c’è la ulteriore possibilità per Burton di portare oltre il break gli Azzurri: l’apertura trevigiana non sbaglia il piazzato che dà all’Italia il massimo vantaggio 15-6.
Jacques Brunel decide però di togliere il nr. 10 azzurro (secondo noi forse troppo presto) e inserisce il suo compagno al Benetton, Tobias Botes. L’Inghilterra attacca e gli italiani hanno l’opportunità di rubare una palla al 50’ che Bortolami passa indietro a Masi. L’aquilano calcia però malamente sulle braccia di Hodgson che, baciato dalla fortuna per il rimbalzo favorevole, può involarsi oltre la linea di meta azzurra. Sul 15-13 gli inglesi sono galvanizzati e, per contro, il morale dell’Italia si abbassa notevolmente. Al 55’ è ancora il piede di Farrel a centrare i pali e portare avanti di un punto l’Inghilterra (15-16). Ancora cambi per l’Italia: Brunel mette dentro Pavanello, Semenzato e D’Apice, al posto di Geldenhuys, Gori e Ghiraldini. Ma l’Italia continua a soffrire. Al 64’ esordio di Luca Morisi che subentra a Gonzalo Canale, e rientro di Mauro Bergamasco. Botes ha il tempo di sbagliare un calcio, mentre Farrel centra i pali al 66’portando gli inglesi 4 punti avanti (15-19). Altro calcio fallito di Botes e l’incontro si chiude con l’Italia palla in mano in cerca della meta del ribaltone che non arriva.
Il migliore dei nostri, capitan Parisse, man of the match.
L’Italia è cambiata molto rispetto l’anno scorso. Brunel azzarda tanto e non teme di mettere in mezzo al campo forze giovani e nuove.
Adesso però serve anche la mentalità vincente per fare veramente la differenza. Quel pizzico di cattiveria agonistica che è mancata oggi all’Italia per ribaltare un match che è sempre rimasto in grande equilibrio.
Occasione veramente sprecata quella di oggi che non sarà facile avere a disposizione presto.
Enrico DANIELE

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