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martedì 3 aprile 2012

IL SOSTEGNO DEI TIFOSI

Gli Scudieri sempre al seguito dei Cavalieri
Quattro punti di penalizzazione in campionato, non hanno impedito ai Cavalieri Estra Prato, a due giornate dal termine della regular season, di essere primi in classifica a 59 punti, nove in più dall’ultimo posto utile, occupato dalla coppia Rovigo-Petrarca.
Praticamente fatti i giochi per Prato, che deve solo pensare alle sfide play off.
Per assurdo la squadra, con il morale alto di giocatori e staff e la posizione tranquilla in classifica, non necessiterebbe di gran sostegno in trasferta. Ma a Prato i tifosi sono abituati a seguire passo-passo la squadra, sia in campionato, dove stanno dominando, sia in coppa, dove, invece, hanno fatto la stessa figura delle altre italiane.
Mancano ancora due settimane alla prossima partita e gli Scudieri, sul loro sito, lanciano la trasferta a Calvisano con proposta che vi riporto qui sotto.

Il Petrarca ha lo scudetto ancora cucito sulle maglie ma, quanto a tifoseria al seguito, ha ancora le “pezze cucite al culo!”
Quando impareremo a scrollarci di dosso la nomea di “tifosi con la puzza sotto il naso” ed essere dei veri tifosi?

Enrico Daniele

5 commenti:

  1. Quando a Padova ci sarà una società che si toglierà "la puzza" sotto il naso, forse la tifoseria si toglierà le pezze dal culo.....

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  2. Ecco la mia risposta.
    Quando la Società, la squadra ed il suo staff, prenderanno in considerazione il fatto che avere dei tifosi non è una rottura di scatole ma una legittima ambizione di ogni team sportivo.
    Fino a quel giorno è normale andare allo stadio per a vedere la partita di rugby.
    Comunque basta con questa storia delle trasferte perchè di trasferte i padovani ne fanno eccome: vedessi quanti sono a Treviso a vedere la Benetton.

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    Risposte
    1. Pienamente d'accordo .
      Non è vero che la società è una cosa e la squadra un'altra . Ma che discorso è? I tifosi si allontanano quando trovano dei muri di ghiaccio . Con muro di ghiaccio mi riferisco ad una club house che è tutt'altro che una club house, a partite giocate in una gelida cattedrale nel deserto. A uno scudetto festeggiato in un'elegante contesto per pochi vips, tanti dei quali non sapevano la differenza tra palla ovale e palla rotonda. A dichiarazioni sui giornali del tipo ' non ci capacitiamo come mai non abbiamo tifosi a seguito con uno scudetto cucito sulle maglie' .
      Ma non serve lo scudetto . Non servono ,Daniele, incontri privati con belle parole .
      Servirebbe un marketing più vicino alla gente, una tribuna in più alla guizza, la possibilità di vivere allenamenti e partite mangiando e bevendo seduti al bar . Poche cose ma vicine alla gente.
      E non si può pretendere che il tifoso sia un fedele sempre entusiasta.
      Avrei mille altri esempi . Ma basta andare nelle altre società anche meno blasonate per vedere .

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  3. E saresti tu il punto di riferimento per i tifosi.... e bla bla bla...? Ma fammi il piacere, va. Comincia a levarti di dosso quella spocchia da "signorsotuttoio" e poi ne parliamo. Riesci a fare polemica anche su questo, come se non bastassero quelle che alimenti costantemente contro la società.

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  4. Enrico Daniele4/03/2012 7:11 PM

    @Anonimo delle 3:12AM
    Mai pensato ne mai detto di essere punto di riferimento dei tifosi...tantomeno di sapere tutto io (di rugby poi, ci capisco ancora gran poco).Non occupo né poltrone né cariche. Quando è ora di rimboccarsi le maniche non ci sto tanto a pensare...Sembra quasi che questo ti dia fastidio ma, evidentemente, é un tuo problema, non il mio. E francamente non saprei come risolvertelo amico mio.
    Ricevo e pubblico i tuoi "anonimi complimenti", anche se non li condivido, e non li prendo certo sul personale (a tutti non possiamo andare a genio, non ti pare?). Se vuoi però, ne parliamo in forma privata...
    Per ciò che riguarda la tifoseria al seguito del Petrarca non mi sembra di aver detto un'eresia.
    @Stefano Il Nero
    Per quanto mi riguarda farei un disitinguo netto tra società, squadra e staff.
    Se in passato ho avuto qualche "problema" con i dirigenti per quello che ho scritto, abbiamo avuto modo di chiarirci in forma privata e, ti assicuro, ora la convivenza é pacifica e costruttiva e le discussioni sono sempre nell'ambito della correttezza. Ti posso assicurare che tante delle cose che ho scritto (anche se a volte riconosco di averlo fatto in maniera polemica) sono condivise, per loro stessa ammissione.
    Per ciò che riguarda la squadra ho un ottimo rapporto con tutti i giocatori: quando ho scritto qualcosa che a qualcuno di loro non è piaciuto, questi sono venuti da me e abbiamo chiarito tutto, in maniera semplice e cordiale. Peraltro non mi pare che i loro saluti quando li vedo in allenamento o alla partita, siano solo di circostanza.
    Con lo staff ciò che non ho condiviso é stato altresì chiarito e se qualcuno mi deve dire qualcosa lo fa molto tranquillamente e direttamente.
    A Treviso ci vado anch'io qualche volta (quando il Petrarca non gioca) e quando posso vado anche in trasferta a seguito del Petrarca. Vedo molti padovani a Treviso e pochissimi fuori in trasferta col Petrarca.
    Secondo me il problema sta da un'altra parte: mi sta bene discutere le scelte della dirigenza, mi sta bene tutto il resto, ma ritengo che il tifoso (che non deve necessariamente tifare per la società, ma per i XV che scendono in campo) debba stare il più vicino possibile ai giocatori. Nella mia seppur breve carriera agonistica, quando fuori c'era il pubblico a sostenerci, noi in campo avevamo sempre una marcia in più.
    @ per tutti:
    Ho scritto "impareremo" non "imprerete"...

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