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domenica 27 gennaio 2013

POSTICIPO 11° GIORNATA ECCELLENZA: MOGLIANO - PETRARCA 16-11


Il Petrarca parte bene ma finisce male.
Ancora tutta aperta la lotta per i play off.

L’obiettivo del Petrarca oggi era tenere lontano le avversarie.
Se guardiamo la classifica, l’obiettivo è raggiunto.
Se guardiamo la partita di oggi, direi di che si poteva fare di più.
A Mogliano il XV bianconero subisce la quarta sconfitta in campionato (le precedenti con Calvisano, Cavalieri e Viadana), e quella di oggi é forse quella che vale più di tutte nel girone d’andata appena concluso. Perché Mogliano è una diretta contendente ad un posto nei play off: quel posto che vale per giocarsi le semifinali scudetto e che vale anche un discreto gruzzoletto, per via della possibilità di disputare la Challenge Cup (n.d.r sempreché le regole restino tali anche per il prossimo torneo continentale).
A Mogliano il pomeriggio è fresco, ma c’è il sole. La tribuna del “Quaggia” è piena e pure la gradinata nel lato opposto. Le telecamere della RAI ben posizionate e l’arbitro, l’internazionale Damasco, stavolta, è un fischietto sul quale non si ha nulla da dire. Al seguito del Petrarca un buon numero di tifosi padovani ( tra gli altri le Ombre Nere, quelli del Boccaccio e i Petrarchi).
Tutto fa ben sperare.
Il Petrarca gioca i primi 15 minuti, facendo capire che il gioco, oggi, lo avrebbero comandato loro. Partenza e via: dopo 3’ il Petrarca viene fermato quasi sulla linea di meta e al 7’, un’invenzione al piede di Menniti-Ippolito lancia Bortolussi e Favaro in meta. Il più lesto a schiacciare la palla è l’australiano che così rompe il lungo digiuno e fa spellare le mani ai tifosi. Menniti–Ippolito non è altrettanto bravo a trasformare, ma il Petrarca è avanti 0-5. Al 10’ l’apertura bianconera fallisce un’altra opportunità dalla piazzola, ma al 14’ mette in mezzo ai pali il penalty dello 0-8 parziale.
E fin qui tutto bene, anche perché il Marchiol sembra ancora frastornato e non in grado di reagire all’exploit del Petrarca.
Ma finisce quasi subito.
La squadra di Casellato comincia a macinare gioco e costringe il Petrarca al fallo. Su uno di questi Damasco, al 30’ estrae un cartellino giallo diretto a Favaro, reo di non essere rotolato via in fretta da una ruck. Il pubblico contesta la decisione perché il centro petrarchino era sommerso dagli avversari e non aveva lo spazio materiale per muoversi, ma intanto Onori centra il piazzato concesso e avvicina la sua squadra: 3-8.
Passano tre minuti e Menniti-Ippolito trasforma una punizione da circa 35 metri e ristabilisce le disatnze: 3-11, ma sarà l’ultima volta che il punteggio si muoverà per il Petrarca.
Tocca al Mogliano marcare pesante: la meta di Vittorio Candiago avviene al 36’ ancora con il Petrarca sotto di un uomo. E’ frutto di una serie di “pick and go” sul lato destro del campo dentro i 22 del Petrarca, e di un’ improvvisa virata del gioco sul lato aperto che trova la difesa patavina sguarnita e permette all’estremo trevigiano di marcare la meta del 8-11. La trasformazione di Onori farà avvicinare a -1 il Mogliano: 10-11 e tutti al riposo.
La ripresa continua con la squadra di casa che tira le redini del gioco e al 47’ è ancora Onori dalla piazzola a fare centro e a dare il sorpasso al Mogliano (13-11) e si ripeterà al 78’ per il 16-11.
Il Petrarca ha una reazione d’orgoglio e gioca gli ultimi 3 minuti tutti dentro i 22 di Mogliano, sempre a ridosso dei 5 metri. Si contano ben 4-5 tentativi di meta con il pack (almeno tre da mischia ordinata), ma Damasco ( e qui ancora il pubblico ha disapprovato) non concede la meta tecnica che, con l’eventuale agevole trasformazione, avrebbe valso la vittoria al Petrarca.
Ma così non è stato e, a onor del vero, il Mogliano non si sarebbe meritata la sconfitta.
Il Petrarca non ha giocato una bella partita e non esprime più il gioco bello e frizzante dei primi incontri. Gli errori al piede di Menniti-Ippolito (2/5 nei piazzati e 0/1 nelle trasformazioni) cominciano a pesare sul conto e, probabilmente, anche sul morale del Petrarca.
Abbiamo visto i giocatori avvicinarsi al nostro terzo tempo, ma non con il sorriso di sempre, segno che qualche effetto negativo le ultime sconfitte lo hanno dato.
Nel dopo partita il DS Covi (n.d.r. fresco di nomina a consigliere CIV: complimenti!) analizza serenamente la prima parte del torneo, sottolineando l’aspetto positivo del 4° posto, ancora in mano al Petrarca, e del fatto che le prossime partite saranno più alla portata e dovranno portare fieno nella cascina bianconera. Ciò nell’attesa delle difficili trasferte di Calvisano, Prato e Viadana, che arriveranno però a primavera inoltrata. Si augura possano essere superate con il minimo danno possibile.
L’obiettivo primario del Petrarca è quello di tenere stretto il quarto posto e, per far questo, l’importante è vincere gli incontri con le squadre più abbordabili (quelle casalinghe con il bonus) e muovere comunque la classifica nelle trasferte difficili.
Ora il campionato si ferma per un turno e la ripresa avverrà tra 14 giorni. Il Petrarca sarà di scena a Reggio nella prima del girone di ritorno. Per Moretti e Salvan giorni utili per far ritrovare i giusti stimoli e le motivazioni per riprendere la corsa.
Il tabellino del match e la classifica definitiva dell’11° giornata.
Mogliano, Stadio "Maurizio Quaggia" – domenica 27 gennaio
Eccellenza, XI giornata
Marchiol Mogliano Vs Petrarca Padova 16 -11 (10-11)
Marcatori: p.t. 7' Meta Bortolussi (0-5); 15' C.P. Menniti-Ippolito (0-8); 31' C.P. Onori (3-8); 33' C.P.Menniti-Ippolito (3-11); 37' Meta Candiago Vittorio(8-11); 38' Tr. Onori (10-11); s.t. 7' C.P. Onori (13-11); 38' C.P. Onori (16-11)
Marchiol Mogliano: V. Candiago (45' S.T. Costa Repetto, temporanea per giallo Naka), Galon, E. Ceccato, Cerioni (1' S.T. Gazzola), Onori, Padovani, Lucchese, Steyn, E. Candiago (cap), Barbini, E. Pavanello (26' S.T. Maso), Swanepoel, Ravalle (35' S.T. Ceneda), Costa Repetto (38' S.T Naka), A. Ceccato
All.: Casellato, Properzi
Petrarca Padova: Bortolussi, Morsellino, Favaro, Chillon (2' S.T. Sanchez), Innocenti (34' S.T. Bellini), Menniti-Ippolito, Travagli, Ansell, Holmes (12' S.T. Sarto), Targa, Mathers, Tveraga (2' S.T. Giusti), Mercanti (30' S.T. Caporello), Gega , Furia (2' S.T D'Agostino).
All.: Moretti, Salvan

Enrico DANIELE


6 commenti:

  1. un gran peccato !!!!!!!

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  2. Poro Mpompero1/28/2013 8:58 AM

    Ma come fai a dire che l'obiettivo di tenere lontano le avversarie è stato raggiunto??? Ci stanno addosso a soli due punti. Capisco essere tifosi, ma non si può neppure chiudere gli occhi e distorcere la realtà in questo modo. Il Petrarca ha perso una partita fondamentale consentendo al Mogliano di portarsi sotto in classifica a ridosso del quarto posto. Se voleva tenerli a distanza non doveva perdere. Punto.

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    1. Lo dico perchè effettivamente é così. Dico anche che si poteva (e se vuoi aggiungo anche che si doveva) fare di più. Aggiungo anche che dovremo andare a Rovigo, tra qualche settimana, e lì ci sarà una prima verifica dello stato di forma (con Reggio e Fiamme Oro i test saranno meno probanti, almeno credo). E' innegabile che il Petrarca delle ultime partite ha perso lo smalto iniziale e, se guardiamo il grafico dei punteggi a confronto tra Petrarca, Mogliano e Rovigo (che pubblicherò in settimana), si osserva come le due dirette concorrenti si siano avvicinate troppo e molto pericolosamente. Ora la lotta è più aperta e più dura, ma a inizio campionato nessuno se lo sarebbe immaginato che il Petrarca, al giro di boa, fosse al 4° posto, dietro a squadre che, quanto a budget, hanno avuto più del doppio della disponibilità messa sul piatto da Toffano & C.

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  3. Angelo Volpe1/28/2013 7:20 PM

    Beh, in effetti Poro Mpompero (ma un nome normale, no...??) non ha tutti i torti. Mi pare che il distacco in classifica tra il Petrarca e le inseguitrici Rovigo e Mogliano stia scemando notevolmente. Se si voleva arginare il loro recupero, la vittoria sarebbe stata l'unico mezzo. Perdere ieri a Mogliano ha significato servire alle inseguitrici il riaggancio su un piatto d'argento. Ma questo a mio avviso è un problema di lana caprina. Quello che conta non è tanto il distacco quanto la convinzione e la consapevolezza dei propri mezzi. Che ieri sono mancate salvo nei primi minuti della partita e negli ultimi dieci quando il Petrarca è partito a testa bassa per recuperare il risultato. Mi domando cosa bisognava che accadesse perchè l'arbitro si decidesse a dare una sanzione adeguata al Mogliano dopo ben tre falli di fuorigioco di fila nei cinque metri. Fuorigioco professionali commessi per evitare che la ruck avanzante del Petrarca entrasse in area di meta. Per conto mio ci stava la meta tecnica per falli reiterati. Invece è arrivato il giallo a Naka, non sufficiente come sanzione a mio avviso. Ma non me la prendo con Damasco perchè lui era in campo e io no e vale la sua interpretazione e non la mia. Mi concentrerei di più sul perchè il Petrarca abbia lasciato l'iniziativa al Mogliano invece di proseguire sull'indirizzo dei primi 15 minuti di gioco in cui ha dominato il campo. Mi brucia molto perdere la quarta partita per una manciata di punti.... ci avessero surclassato, capirei. Ma in realtà anche questa volta abbiamo perso lottando alla pari con gli avversari che non sono stati affatto superiori, ma più redditizi sì. Per questo parlo con insistenza di convinzione e consapevolezza dei propri mezzi da parte dei ragazzi. La bella psicologa che segue il gruppo dovrebbe forse lavorare di più su questi temi con i giocatori (se già non lo fa). Perchè alla fine il problema è principalmente mentale.

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  4. Angelo, i falli consecutivi nel finale di partita sono stati 8 (verificati e dimostrabili) , Damasco ha dato il giallo a Naka al 6° fallo;
    tanto per ricordare una partita molto recente, al Petrarca in difesa sui 5 metri contro Viadana, il giallo a Gega è stato dato al terzo fallo e per un intervento che a confronto di quelli di Mogliano era del tutto lecito...

    Possiamo discutere molto delle qualità (poche) e difetti (molti) del Petrarca, ma due fatti restano : Mogliano non è riuscito a segnare meta se non in superiorità numerica (e questo ci dice qualcosa sulle forze ed il gioco delle due squadre ed anche sul effettivo merito di ognuna ) e se Damasco avesse arbitrato come nella stragrande media delle partite (comprese quelle da lui guidate) staremmo parlando di una vittoria del petrarca in trasferta, di mogliano probabilmente fuori dai giochi playoff ...

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  5. angelo volpe1/30/2013 9:02 AM

    Bene, anzi male. Come al solito la tua analisi è precisissima. Otto falli consecutivi senza concedere la meta tecnica sono una cosa grave per qualunque arbitro, ancora di più se l'arbitro è Damasco, considerato il numero 1 dei fischietti italiani. Tuttavia l'arbitro fa parte delle variabili del gioco e come tale bisogna accettarlo. Recriminare non porta a nulla. Ma trovo sia riduttivo addossare le ragioni di una sconfitta all'arbitraggio. Invece io mi chiederei, credo più costruttivamente, come e perchè il Petrarca ha lasciato le redini della partita al Mogliano per circa un'ora senza riuscire a imporsi (e il Mogliano non è certamente un'iradiddio...). Cosa non ha funzionato nella gestione tattica del gioco? Più che sulla conta dei falli mi concentrerei su questo aspetto.

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