Molto (poco) probabili le formazioni
annunciate.
Entrambi i tecnici attendono la rifinitura
di domani.
Antivigilia del 150° Derby d’Italia
tra Vea Femi CZ Rovigo e Petrarca Padova.
Come nella tradizione del derby, e maggiormente
per questa 150° volta, c’è molta pre-tattica tra i due tecnici.
Da un lato Polla Roux che, in un’intervista
rilasciata a ON RUGBY, dichiara candidamente che “…dopo tre anni di pressioni così forti provare a ripartire da un’altra
parte dove io e la mia famiglia si possa respirare di più non sarebbe male…”
lasciando intendere che, domenica dovesse anche fallire, poco importerebbe. Comunque
se ne andrebbe da Rovigo, confermando ciò che in via Alfieri è un dato
ormai certo: l’anno prossimo sulla panchina dei bersaglieri siederà qualcun
altro.
Dall’altra gli fa eco il tecnico bianconero Andrea
Moretti. Incalzato dal giornalista, alla domanda se creda veramente in una
qualificazione del Petrarca ai play off, il Moro, altrettanto candidamente, dichiara:
“ Al 100%. Magari all’inizio no ma da
tempo sono convinto che l’obiettivo è alla nostra portata…” e sorvola
sulle ultime, non troppo brillanti, prestazioni del suo giovane Petrarca (leggi:
incontro casalingo con le FFOO e sconfitta a Mogliano), che sembra aver perso
la smagliante verve di inizio stagione.
Nonostante le differenti posizioni dei due
tecnici (Polla con le valige “pronte” e Moro che gode della piena fiducia della
presidenza bianconera), entrambi non nascondono preoccupazioni per l’incontro
di domenica. Per il tecnico rossoblù, più abituato al derby che il
suo collega, ma a digiuno di vittorie da 5 turni consecutivi, vincere domenica
sul piede di partenza, significherebbe almeno lasciare un “buon ricordo” a
Rovigo. Per Moretti, che affronta Rovigo da tecnico per la prima
volta al Battaglini, una vittoria non farebbe altro che far lievitare
le sue quotazioni di head coach. Contrariamente, la sconfitta per Roux
non significherebbe dover immediatamente cedere la panchina ad un altro tecnico
(non è nello stile del presidente Zambelli), ma certamente vorrebbe dire
finire il campionato in un clima da lunga agonia. Per Moretti perdere
domenica potrebbe anche non significare molto: il Petrarca è avanti
di 3 punti rispetto ai rossoblù e, in caso di sconfitta senza bonus, al massimo
Rovigo gli starebbe davanti di 2. Con molte partite prima della fine della
stagione regolare, il Petrarca avrebbe ancora tante possibilità di
riaggancio e sorpasso sui rossoblù.
Ma sappiamo che tutti i discorsi, nel
derby d’Italia, lasciano il tempo che trovano. Tutto si deciderà domenica,
negli 80 minuti che trascorreranno dalle 15:00 alle 16:30 poco più, poco meno.
E poco conta anche la pre-tattica dei due
tecnici che hanno diramato due “formazioni” che, a mio giudizio, sono molto
poco probabili. Ma anche questo i due tecnici lo sanno ed entrambi sanno
che è solo pre-tattica.
La “poco” probabile formazione annunciata di Rovigo:
15 Wilson; 14 Lubian L., 13 Menon, 12 Van Niekerk,
11 Bacchetti; 10 Duca, 9 Basson; 8 Ferro, 7 De Marchi, 6 Persico; 5 Montauriol,
4 Tumiati; 3 Ceglie, 2 Mahoney, 1 Quaglio.
Gli otto della panchina dovrebbero essere scelti tra: Gatto, Lombardi, De Robertis, Maran, Anouer, Folla, Calabrese, Lenarduzzi e Zorzi.
Gli otto della panchina dovrebbero essere scelti tra: Gatto, Lombardi, De Robertis, Maran, Anouer, Folla, Calabrese, Lenarduzzi e Zorzi.
Quella del Petrarca “dovrebbe” essere:
15 Bortolussi, 14 Bellini, 13 Sanchez, 12
Bertetti, 11 Innocenti, 10 Menniti-Ippolito, 9 Billot, 8 Sarto, 7 Conforti, 6 Holmes,
5 Mathers, 4 Tveraga, 3 Leso, 2 Gega, 1 Furia.
A disposizione: Damiano, Caporello, D'Agostino,
Targa, Ansell, Travagli, Favaro, Chillon.
Appuntamento quindi domenica, ore 15:00 al
Battaglini per una grande, storica giornata di rugby.
Enrico
DANIELE
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