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lunedì 30 giugno 2014

I CAVALIERI ESTRA PRATO: INTERVISTA A CARLO PRATICHETTI

Da sportpratese.it l’intervista all’head coach dei toscani

Riprendo e pubblico la bella intervista di Filippo Mazzoni su sportpratese.it a Carlo Pratichetti, il tecnico che ha coraggiosamente ereditato la panchina che fu di De Rossi e Frati. In una situazione societaria e di spogliatoio oggettivamente difficile, il tecnico romano, schivo ai microfoni e alle telecamere, ma assai presente e concreto in campo (personalmente l’ho potuto osservare persino a tracciare le righe del Chersoni) ha traghettato I Cavalieri Estra sino alla conclusione di un campionato, forse, il più difficile sin qui disputato dai toscani.
Sotto l’intervista integrale.

Enrico DANIELE


30-06-2014 PRATO – Personaggio pugnace, schietto, sanguigno come ogni buon romano, generoso, sincero, dal cuore d’oro come ogni buon pilone e buon rugbista.
Carlo Pratichetti (nella splendida foto di Daniela Pasquetti con Saccardo a sx e Patelli a dx) è uno di quei personaggi che se non ci fossero bisognerebbe inventarli; a Prato nella passata stagione con i Cavalieri ha fatto tanto e di più, prendendo in mano una situazione che solo qualche mese prima sembrava ingestibile, costruendo e cimentando un gruppo legatissimo a lui, riportando entusiasmo in tutto l’ambiente della pallaovale pratese, e ottenendo sul campo risultati alla vigilia insperati: Ad un mese dalla fine del campionato iCavalieri erano in zona playoff, nelle coppe europee sono arrivate due vittorie col XV Lusitanos e due ottime prestazioni con lo Stade Francais. Ecco le sue parole, chiare, nette dove non mancano riferimenti a chi ha dato tutto per questa maglia e a chi invece ha fatto altro…
1 – Facendo un bilancio della stagione conclusa, non può che essere positivo, per quelle che erano le aspettative e per quello poi che la squadra ha fatto in campo?
Il bilancio di questa stagione conclusa per me è molto positivo, abbiamo fatto una Coppa Europa meraviglisa, un campionato entusiasmante, anche se rimane sempre un pò di amaro in bocca, anzi rimane sempre un ma se avesse …
2 – Visto come era a un certo punto la stagione ti aspettavi altro?
“Beh mi sarei aspettato altro se c’ erano le condizioni, ma comunque non posso dire niente ai ragazzi si sono sempre impegnati tantissimo”.
3 – Un bilancio personale di questa tua avventura con i Cavalieri?
Lo sanno tutti e l’ ho detto a più riprese, mi sono innamorato dei Cavalieri e di Prato, di tutte le persone che ruotano intorno ai Cavalieri e a tutti i tifosi, i quali sono sempre stati vicino a me e alla squadra dandoci tutti e dico tutti ( TRANNE UNO ) grandissimo sostegno fino alla fine. Lo staff meraviglioso fisioterapisti medici e preparatori sempre presenti anche quando il mare era in burrasca, gente con le palle che ci mette il cuore e la faccia“.
4 – Lo rifaresti?
“Assolutamente si!”
5 – A livello personale sei stato apprezzato per il lavoro svolto con la squadra, anche a livello di cementare il gruppo, ma anche per l’ottimo lavoro tecnico specie nel pacchetto di mischia….
“Sono stato benissimo con tutti i ragazzi i quali sono stati sempre disponibili e dai quali ho imparato tantissimo. Ed è stata dalla loro disponibilità che è stato fatto un ottimo lavoro”.
6 – Il futuro di Pratichetti sarà ancora legato ai Cavalieri?
“Mai dire mai, ma vediamo cosa succede!”
7 – Immagino che proposte non ti siano mancate dopo l’ottima annata con i tuttineri (Pratichetti non si sbottona) …
“Diciamo di si”.
8 – Ti piacerebbe rimanere ancora in riva al Bisenzio ad allenare? Quante possibilità ci sono?
“Si, ci sono possibilità vediamo se ci sono le condizioni giuste o no non saprei”.
9 – Immagino tu sia al corrente della situazione dei Cavalieri, cosa ne pensi?
“Situazione complessa non semplice, ma comunque è un peccato che una realtà rugbystica come i Cavalieri possa vivere una situazione così complicata, mi auspico che la situazione si risolvi”.
10 – Che scenari si possono aprire, ancora Tonfoni?, con i nuovi dirigenti?, con quali prospettive secondo te?
“Non so propio nulla di queste dinamiche, mi auguro solo che i Cavalieri possano esistere, non solo con la prima squadra ma con un progetto a più ampio respiro costruendo un settore giovanile di alto livello che deve essere il punto di riferimento della Toscana, tutto questo è possibile ma ci vuole la volontà di farlo”.
11 – Un ringraziamento a qualcuno?
“Gabriele Lai è colui il quale mi ha preso a scatola chiusa dandomi tantissima fiducia, un uomo di rugby che ci mette sempre la faccia e non si tira mai indietro, ce ne vorrebbero come Lui nel rugby italiano a livello dirigenziale. 
E poi  la Squadra e lo Staff, sicuramente su tutti Pino, Sacca, Boschi, Giova, Tempe e Denis che mi sono stati di conforto e di aiuto nei momenti più difficili e che a livello tecnico mi hanno dato tantissimo.
E vorrei dire una cosa in conclusione che andrà come andrà tiferò sempre per i Cavalieri, mi siete tutti rimasti nel cuore”.
E tu sei rimasto nel nostro di cuore, grazie Carlo!!!


Filippo Mazzoni

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