Grande
partecipazione alla chiusura del camp, nonostante il caldo tropicale.
Ospiti
d’eccezione: Casellato, Leonard e Mahoney.
E
alla fine… i fuochi d’artificio.
La giornata particolarmente afosa
non ha impedito l'accorrere numerosi a Badia, presso gli impianti sportivi di via Martiri di
Villamarzana, per godersi un evento davvero speciale.
L’occasione
è stata la festa per la chiusura del 4°
Zhermack Rugby Camp, e le attrazioni non sono mancate.
Su
tutte, gli ospiti d’eccezione: Umberto Casellato, neo head coach della
Benetton Treviso, Brendon Leonard,
mediano di mischia delle Zebre, All Blacks nr. 1069, e Luke Mahoney, capitano “monumento” della Vea Femi CZ Rovigo vice
campione d’Italia (ndr. Kelly Haimona ha dovuto dare forfait all’ultimo minuto).
Da sx a dx (ph Paolo Aguzzoni) Brendon Leonard, Umberto Casellato, Enrico Daniele e Luke Mahoney (con in braccio la piccola Lavinia) |
Sorpresa tra le sorprese:
la gloriosa maglia degli All Blacks, autografata
dai protagonisti della nazionale kiwi e giunta appositamente dalla Nuova
Zelanda. E’ stata donata a “Il sorriso di
Massimo”, l’associazione nata per volontà degli amici di Massimo Nalin, indimenticata figura di rilievo nel Rugby
Badia, scomparso troppo presto.
La
maglia sarà messa all’asta in una
prossima manifestazione di beneficienza.
Brendon Leonard (al centro nella foto di Paolo Aguzzoni) consegna la maglia All Blacks a Silvia Nalin, alla sua dx, a Dario Dardani ed Elena Dolcetto (a sx) |
La
festa era iniziata alle 12:30 con il pranzo, preparato con grande cura e
dedizione dalla Club House Amici del
Rugby Badia, col manforte degli “eroi
della griglia” (come sono stati ribattezzati i volontari che hanno sfidato le
temperature infernali di ieri).
Alle
15:30 le esibizioni sul campo dei piccoli Under 10 e 12 e degli Under 14 (maschili e femminili) che si sono
sfidati in incontri di rugby seven.
Al
termine, gli onori di casa e il saluto ed il ringraziamento agli ospiti del D.G. Massimiliano Dolcetto e del Direttore del Campus Pierpaolo Tellarini, alla presenza del Presidente dell’Amatori Rugby Badia, Giorgio Golfetti, e del Presidente dell’Accademia Rugby Badia,
Gianni Montanaro, con Riccardo
Romani ( in rappresentanza della Zhermack,
sponsor storico di Badia e del camp in particolare) che ha portato il saluto
dell’ A.D. Ing. Ambrosini (che aveva dovuto lasciare in
anticipo la festa).
Pierpaolo Tellarini (a sx) con Mahoney e Leonard |
Poi
le premiazioni a tutti i
partecipanti al camp.
Per
primi i ragazzi e le ragazze, più di
100, dai 7 ai 14 anni; poi le associazioni
sportive (e non) che hanno contribuito alla buona riuscita del camp con le
attività alternative al rugby: la Pugilistica
Rodigina, il Gruppo Arcieri Rovigo,
il Baseball Badia e la Oxford School, che ha tenuto i corsi di
inglese. Il D.G. Dolcetto ha voluto ringraziare in particolare Antonio Romeo e Paola Zangirolami, in rappresentanza di tutti i tecnici e i volontari che hanno supportato e coordinato le attività, vere e proprie “chiocce instancabili” al seguito dei ragazzi
e delle ragazze del camp.
Premi speciali,
consegnati dal Presidente dell’Accademia Rugby Badia Gianni Montanaro, alla
vera “anima” e direttore tecnico del
camp, Pierpaolo Tellarini, agli
allenatori delle varie Under (18,16,14,12): Dario Dardani, Marco Fenzi, Matteo Bellini, Marco Crivellaro e Marco
Zorzetto, Silvia Nalin.
Una
menzione particolare a Paola Giacomella
e Marco Crivellaro, coordinatori “fact totum” della nuova realtà ovale di
Badia: la squadra femminile, nata
appena qualche mese fa, è già forte di un agguerrito gruppo di giovani ragazze
Under 14.
Un momento delle premiazioni (ph Paolo Aguzzoni) |
E
ancora premi ai dirigenti accompagnatori
(Roberto Benigni, Moreno Strabello,
Mirco Saoncella, Enrico Brusemin, Luisella Bello, Spartaco Parolo) e ai fisioterapisti (Ludovico Brajato e Francesca Tonello).
Nel "selfie" Katiuscia, Chiara e Alessandra |
Premiati
gli “eroi della griglia” (capitanati da Gianluca
Zeggio) e Alessandra Angeri,
gestore della Club House, con le sue collaboratrici (Katiuscia Muraro, Chiara Veronese, Luisella Bello e Manuela Rigoni). Un premio anche a Pietro Talasso, segretario e fotografo, fondatore e memoria storica del Rugby Badia, che non era presente alla festa a causa del grave lutto che ha colpito la sua famiglia, e con lui premiati i Presidenti Giorgio Golfetti e Gianni Montanaro, altre due fondatori del club badiese.
A conclusione delle premiazioni l’estrazione della ricca lotteria, il concerto dei Bad Babies e non potevano mancare i fuochi d’artificio finali, a coronamento di una settimana di camp che ha sfidato l’inclemenza di questa estate tropicale.
L’appuntamento per il prossimo Rugby Camp 2015 è stato dato da Pierpaolo Tellarini, visibilmente soddisfatto (e commosso) nel vedere l’entusiasmo e la partecipazione alla manifestazione frutto di una sua brillante intuizione.
Enrico DANIELE
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