Allenatori
che lasciano, presidenti che si lamentano, squadre in crisi.
Eccellenza,
come sei caduta in basso.
Leggendo la
rassegna stampa sportiva di questa settimana, a parte quella della domenica,
più che di rugby giocato ho letto di
rugby “lamentato”.
Leggo di un allenatore che lascia dopo solo tre turni,
dichiarando che le promesse della società non sono state mantenute (ndr. sig. Sans, i precedenti di Prato dovevano
pur metterle qualche piccolo sospetto!); un presidente che piange sul latte versato e fa un (onorevole?) “mea culpa” sugli acquisti sbagliati e
sui proclami fatti con troppo anticipo (ndr.
aggiungiamoci anche la sfortuna, che ci sta sempre in questi casi!) e che, alle
cene di gala, da oggi preferirà più austere cene francescane (ndr. ma lì non c’erano i Gesuiti una volta?);
un altro che, grossi problemi di
soldi (e di organico) non ne ha, ma “accende
le sirene” lamentandosi della scarsa attenzione della Federazione nei
confronti dell’Eccellenza (ndr. che non
mi sembra poi una grossa novità!); un altro ancora che non ha gradito l’atteggiamento (irriverente?) di un giocatore che,
alla ricerca di una maglia azzurra (ndr. che,
per ora è solo a strisce bianche e nere, ma è già qualcosa di questi tempi)
aveva scavalcato in senso inverso le Alpi e, dopo una stagione “al risparmio”
ha abbandonato il club senza nemmeno salutare.
Cara
Eccellenza, come sei caduta in basso.
Piuttosto di
piangersi addosso, mi domando quando i signori Presidenti delle società di
Eccellenza si decideranno a costituirsi
in una “lega” che assicuri sorti
migliori per il massimo campionato, mettendo per un momento da parte i
propri problemi, allargando l’orizzonte visivo per il bene di tutti?
Probabilmente, sui
giornali leggeremmo più di gioco che di altro.
Cosa che, per un ignorante di rugby giocato quale mi
sento, sarebbe più che utile.
A
proposito di rugby giocato: sabato attenzione incentrata sul
primo test match autunnale della Nazionale
contro Samoa (ndr. giusto per non far
mancare le discussioni, si è fatto un gran parlare di Kelly Haimona – che,
quanto a presenza, non ricorda nemmeno lontanamente un italiano del sud con la
carnagione olivastra - messo all’apertura da…Brunel?) e domenica l’Eccellenza, con il derby –
salvezza? – del Petrarca contro Mogliano
e quello – chiacchieratissimo – tra Calvisano
e Rovigo.
Chiudo con un
pensiero su quest’ultima partita: non capisco perché Rovigo si preoccupi del direttore di gara designato (ndr. Matteo Liperini, assistente g.d.l. di
Damasco nella tanto discussa finale di campionato)?
Mica potevano
mandarvi Steve Walsh!
Enrico
DANIELE
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