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giovedì 9 giugno 2011

PADOVA RUGBY FESTIVAL E UN' INTERVISTA IN ESCLUSIVA A PASQUALE PRESUTTI

PADOVA RUGBY FESTIVAL

Evento collaterale e di supporto ai Mondiali UNDER 20 presentati ufficialmente alla stampa e al pubblico Martedì nella suggestiva cornice di Palazzo Della Ragione di Padova (IL SALONE per noi padovani), è iniziato ieri l’evento “PADOVA RUGBY FESTIVAL”
Alla presenza di politici, rappresentanti FIR,  giornalisti, appassionati, tifosi e genitori, i piccoli atleti delle 5 società di rugby cittadine che hanno aderito alla manifestazione (Petrarca Rugby, CUS Padova, Valsugana Rugby, 555 Padova Rugby), hanno potuto conoscere direttamente gli atleti di Francia e Scozia,  protagonisti dell’imminente torneo mondiale e i giocatori del Petrarca, recenti vincitori dello scudetto del campionato di Eccellenza.
La manifestazione è stata ridimensionata a causa del maltempo e i previsti match dimostrativi in Piazza delle Erbe non si sono potuti effettuare per ragioni di sicurezza.
Alla fine il popolo del rugby si è spostato alla Guizza, in casa Petrarca, dove è stato allestito uno speciale “Terzo Tempo” gestito da “I Petrarchi” con tanto di “rock band” che sotto il Palapetrarchi ha allietato la serata.
Il previsto maltempo ha fatto desistere molti ed in effetti la festa (rock band a parte) è sembrata un po’ sottotono.
Qualcuno aveva anche pensato di far passare la serata come “evento della Società” per festeggiare lo scudetto. Sicuramente tardiva e con assoluta mancanza di “organizzazione” la serata è stata disertata dai giocatori stessi che, dopo una capatina nel più “caldo contesto” del CAFFE’ DIEMME, sono rientrati alla Guizza (un po’ melanconicamente – per la verità!). Nessuno degli “organizzatori” ha pensato di chiedere un “applauso” per loro e per tutto lo staff tecnico e dirigenziale che ha portato a Padova lo scudetto dopo 24 anni! E’ un vero peccato che anche queste cose semplici (e che non costano nulla!)  non facciano più parte dello “stile Petrarca” tanto in voga negli anni passati, imitato da tutti, ma mai eguagliato.

Enrico DANIELE

Il volantino della manifestazione Padova Rugby Festival

  

INTERVISTA  ESCLUSIVA  A  PASQUALE PRESUTTI

di Marco Rimini

Toh! Chi si rivede!
A ragion di logica, che vorrebbe i protagonisti di un importante successo presenti a tutti gli eventi cittadini, mondani e non, Pasquale Presutti, neo campione d’Italia con il suo Petrarca, di questi tempi non dovrebbe avere neanche il tempo di dormire!
Il tecnico, infatti, confermando la sua proverbiale modestia, non si era fatto notare tanto in giro in queste due settimane (domenica scorsa lo hanno visto a Rovigo….forse aveva ancora qualcosa da dire al preoccupatissimo questore del capoluogo polesano?….).
A Padova non si era visto tanto, dicevamo, mentre lo abbiamo “letto” molto nelle pagine dei quotidiani, in una sorta di “colloquio a distanza” con il presidente Toffano, ma ieri sera era tra il pubblico della Guizza e non ci siamo lasciati scappare l’occasione per intervistarlo.

Allora Presutti, come si sta da Campioni d’Italia?

“Come si può stare quando si vince il 6 al Superenalotto e hai giocato la schedina tutto l’anno, vincendo solo i premi minori”

Cosa significa che lo scudetto è arrivato per pura fortuna?

“Al contrario! Significa che la costanza ci ha premiato. Noi le schedine le giocavamo tutti i sabati, cercando sempre l’esatta combinazione. Quella giusta è arrivata all’ultima estrazione dell’anno e al momento giusto. E’ impagabile la soddisfazione (n.d.r. anche per un veterano pluripremiato come Presutti) di vincere uno scudetto dopo 24 anni in casa del “nemico” per antonomasia”
E cosa ne pensa della “reazione” della dirigenza petrarchina che, dopo la vincita dello scudetto, ha fatto proclami di rivoluzione, in qualche modo “escludendola” dai giochi? Si è parlato di Casellato…poi di Cavinato….ora sembra australiano l’ allenatore che prenderà il suo posto sulla panchina tuttonera.
“Il Petrarca è stata la mia casa per moltissimi anni. E lo è ancora. Ho passato più tempo prima in Prato della Valle e poi alla Guizza più di quanto non ne abbia trascorso fra le mura di casa mia. Devo ringraziare la mia famiglia per avermi sempre assecondato in questo, che è la mia vita. Per quanto mi risulta sono ancora io l’allenatore del Petrarca e, dopo un iniziale appagamento per la vincita dello scudetto (n.d.r. giunto a coronamento di una carriera che in Italia pochi possono vantare) e le mie dichiarazioni di voler smettere con il rugby, rilassato dopo l’euforia per la vincita, in questi giorni ho riacquistato la consapevolezza che posso e devo dare ancora molto a questo sport e a questa città. E pertanto mi rimetto in gioco ancora una volta, a disposizione, per continuare ad essere l’allenatore del Petrarca. Padova non è una piazza facile da gestire. Il Petrarca ha una importante tradizione che, per chi non la conosce a fondo, può rivelarsi un fardello molto pesante da portare sulle spalle. Oggi sei il più grande, domani non sei nessuno. Sono abruzzese di nascita, padovano d’adozione e conosco bene la città. Se servirà, magari mi farò anche la patente per “guidare i canguri”….per il mio Petrarca, questo e altro”

Nelle parole di Presutti, oltre l’amarezza per come si sente “escluso” dalla rivoluzione in atto alla Guizza, la grande, grandissima passione per lo sport ovale e per la “sua” città e una punta d’ironia che lo rende ancora più amato da tutti.
Speriamo per lui, e per noi, che al Petrarca non manchi mai un posto d’onore per Pasquale.

Marco Rimini

L'allenatore del Petrarca CAMPIONE D'ITALIA 2010-2011 Pasquale Presutti

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