Grazie a Wikipedia trovati i risultati di quell’incontro e di tutta la stagione.
Merito di “santa Wikipedia”, assai bistrattata, ma in questo caso più che attendibile, sono riuscito a reperire il risultato di quell’incontro e del resto della stagione.
L’incontro di andata si disputò a Milano e si concluse con un pesante 51-19 per la squadra degli Amatori Milano (Charro). Al ritorno le cose non andarono meglio e in casa il Petrarca (targato Simac) dovette soccombere alla supremazia meneghina che vinse 33-25 seppur con meno distacco.
La stagione di A1 (così era denominato il campionato), vide l’ Amatori Milano chiudere al primo posto con 42 punti, 10 in più di San Donà e Benetton Treviso che finirono la regular season a 32 punti. Quarto il Petrarca Simac a 30, davanti a Rovigo (26) e all’Amatori Catania (25) ultima ad entrare nei quarti di finale.
In questa fase il Petrarca gioca le prime due partite contro il Rovigo, vincendo di un punto in casa (19-18), perdendo a Rovigo (13-42), e costretto poi al terzo turno che vinse 42-27, accedendo alle semifinali.
Qui subì doppia sconfitta dai milanesi (43-19 e 52-17) che si aggiudicarono anche la finale del 29 Maggio 1993 giocata proprio al Plebiscito contro la Benetton, che si scucì lo scudetto di dosso. Con il risultato di 41-15 gli Amatori Milano diventarono Campioni d’Italia per la 16^ volta. Il Benetton subì 4 mete senza farne una, ottenendo i punti solo dai calci piazzati.
Retrocessero in serie A2 il Calvisano ed i Lions Piacenza.
Per Campese, conclusione di un ciclo di 9 anni italiani trascorsi tra Padova e Milano.
Ecco come il “Corsera” riportò l’avvenimento:
“Berlusconi si consola in meta”
Milano come una corazzata: Treviso si scuce il tricolore dalle maglie.
Charro vs Benetton 41 : 15
A Padova il Charro conquista il titolo ma da' l' addio all' asso Campese
PADOVA . Coppa dei campioni a parte, la filosofia di Berlusconi e' di quelle che colgono nel segno. Milano, dopo due anni, torna a cucirsi sulle maglie rossonere lo scudetto del rugby e aspetta, oggi, il bis nel calcio. Un titolo meritato, quello colto ieri a Padova, in un pomeriggio di gran caldo, di fronte a oltre seimila spettatori, in gran parte trevigiani, e ad una Benetton che il triangolino di stoffa tricolore se l' era guadagnato proprio un anno fa, in una finale memorabile contro Rovigo. La vittoria, netta nel punteggio, e' il frutto di un tasso tecnico che, a livello di singoli, e' emerso alla distanza. Ma il successo e' scaturito al termine di un incontro troppo nervoso, caratterizzato da botte e risse continue, mai stroncate con decisione (e' stato il suo unico torto, non trascurabile comunque) dall' arbitro Faccioli. La forza del Charro Amatori Milano, che proprio contro la Benetton, nel ' 91, a Parma aveva conquistato il primo scudetto dell' era Berlusconi (quindicesimo della storia del club milanese), e' un mix di tecnica e vigore fisico, esaltate ai massimi livelli da giocatori di classe come Campese, Dominguez, Gomez e Marcello Cuttitta e dalla spinta possente di una terza linea che ha pochi rivali oggi in Italia. Treviso ha perso la sfida con la "corazzata" milanese quando all' inizio del secondo tempo e' stata presa d' infilata dal gioco alla mano dei rivali. Tra i calci piazzati di Lynagh e quelli di Dominguez, infatti, la finale era corsa via, nei primi 40' , sul filo dell' equilibrio (12 - 9 per il Charro al riposo). Poi la svolta, con le mete di Croci (sfondamento della mischia), Campese (splendida fuga lungo la linea laterale su perfetto lancio di Dominguez, che aveva fintato il calcio) e Crotti, con il suggello finale di un' altra volata inarrestabile di Marcello Cuttitta oltre la linea di meta: 41 a 15 e' un punteggio che non ammette discussioni. Campese, l' asso australiano del Charro, ha chiuso la sua esperienza italiana - 9 anni fra Padova e Milano - con lo scudetto. Torna a giocare a casa sua con la certezza di aver elevato con la propria classe la qualita' del rugby italiano, ma consapevole pure di lasciare un grande vuoto: per Berlusconi sara' difficile da colmare. c.p.
(30 maggio 1993) - Corriere della Sera
(30 maggio 1993) - Corriere della Sera
Enrico DANIELE
Grazie Enrico.
RispondiEliminaIl "doping suino" era quasi riuscito a colmare il divario con una squadra di campioni.
@Black Passion
RispondiEliminaNon ero al corrente che quella fosse la "Cena degli Ossetti" e che questa si perpetua tutti gli anni (magari alla prossima partecipo anch'io) ma mi piaceva sottolineare l'aspetto "famiglia", uno dei temi ricorrenti del Boccaccio Rugby News.