Sessantadue….ma non li dimostra!
22 gennaio 1950. Le cronache di Trasacco, piccolo paesino sperduto dell’Abruzzo, non riportano la notizia. Nessuno, infatti, aveva dato peso alla nascita di quel bambino (che ci immaginiamo già paffutello e con la mascella volitiva) che sarebbe diventato, negli anni a venire, un mito ed un vero gentlemen della palla ovale nostrana.
In quella fredda giornata di gennaio, il piccolo centro marsicano dava i natali al nostro amatissimo Pasquale Presutti, abruzzese di nascita, ma ormai padovano d’adozione.
La carriera rugbistica di Presutti nasce alla fine degli anni sessanta dove il giovanottone, arruolato nelle forze di polizia, viene notato per le sue spiccate doti atletiche ed aggregato al prestigioso gruppo sportivo delle Fiamme Oro Padova. Il suo curriculum sportivo prende sostanza e prestigio quando, nel 1972, passa dalle Fiamme Oro al Petrarca, dove Pasquale diventa trascinatore della “mischia terrore d’Italia”. Il Petrarca di quegli anni faceva veramente paura. Con i tuttoneri conquista la bellezza di quattro scudetti. Mitiche le sfide con i suoi conterranei aquilani (Pacifici, Ponzi, Mascioletti e Ghizzoni). Memorabile quella della stagione 1973-74 dove il Petrarca si laurea campione d’Italia con un solo punto in più dei neroverdi aquilani. Anche per il fortissimo Petrarca vincere al Tommaso Fattori era comunque considerata un’impresa. Non mancano le convocazioni in Nazionale (8 presenze in tutto) e le tante partecipazioni alle selezioni “ad invito”: i Dogi, le Zebre e come dimenticare l’incontro giocato con il XV del Presidente nel 1977 contro gli All Blacks, in Italia per la prima volta. Smessi i panni di giocatore, Presutti è diventato uno tra i più stimati tecnici del panorama nazionale, allenando molte squadre, ma rimanendo indiscutibilmente legato al Petrarca.
Tornato alla corte dei tuttoneri nel 1994-95 con il Petrarca, nel 2011 ha coronato il sogno più bello per un allenatore, conquistando lo scudetto n. 12, che a Padova mancava da ben 24 anni. Grande è stata la soddisfazione di quell’indimenticabile 28 maggio 2011. In un “Battaglini” stracolmo, nel tripudio di colori rossoblu e di fronte ad un migliaio di tifosi petrarchini, ha impartito a tutti una lezione che resterà negli annali del rugby italiano, ma che non ha mai inciso sulla signorile umiltà di Presutti, sordo alle polemiche innescate subito dopo la prestigiosa vittoria.
Oggi il nostro Pasquale compie 62 anni, ma non li dimostra.
La redazione del Boccaccio Rugby News a nome delle Ombre Nere e di tutti i tifosi ed appassionati, augura a Presutti ancora tante grandi soddisfazioni professionali e nella vita.
La Redazione del BRN
Nessun commento:
Posta un commento