Decisione presa all’ultimo momento.
Con una decisione dell’ultima ora, dopo che tutti i preparativi erano stati approntati, si è deciso di non effettuare il nostro “ Terzo Tempo” fuori dai cancelli della Guizza.
Una decisione che non ci ha trovato tutti d’accordo, ma che ha rispettato la volontà di alcuni membri storici delle Ombre Nere.
Per onor di cronaca va sottolineata la civile “protesta silenziosa” delle Ombre Nere che hanno tolto lo striscione prima della partita, non hanno “vestito” i colori bianconeri e non hanno inneggiato, come al solito, durante l’incontro.
Sentito telefonicamente il Presidente Alessandro Allegro, di rientro dalla trasferta gallese, ci comunica che l’episodio verrà trattato ed approfondito in un’ apposita riunione che si terrà al più presto.
E auspicabile che detta riunione coinvolga il più ampio numero di partecipanti, anche se non iscritti all’associazione.
La redazione del BRN
Rispondo in qualità di membro del Consiglio Direttivo:
RispondiElimina1. la decisione è stata presa dopo aver sentito tutti i membri del Direttivo, i soci e simpatizzanti che abitualmente vengono alle partite e che animano il "nostro" terzo tempo;
2. non è stato deciso all'ultimo momento, ma fin dall'inizio ci siamo schierati per il "no", senza alcuna possibilità di dubbio;
3. noi abbiamo detto che non avremmo partecipato in alcun modo al terzo tempo fuori dai cancelli ma se volevate continuare e portare avanti questa idea potevate farlo, nessuno di noi avrebbe in alcun modo cercato di impedirvelo, e neppure avremmo cercato di convincervi a fare come noi.
Detto questo, la mail che ho inviato stamattina è ricchissima di proposte costruttive per superare questo momento di impasse e trovare una mediazione con la società o chiunque abbia preso questa decisione, lascio la palla ad Alessandro.
@Fabio
EliminaE' evidente che la "decisione presa all'ultimo momento" non era riferita a voi, ma a chi aveva preparato per tempo tutto l'occorrente e, come sempre, era pronto per farlo. Non é stato fatto per rispettare le vostre decisioni, membri del Consiglio Direttivo del quale noi non facciamo parte.
Boccaccio.... Ombre nere..... non prendetevi troppo sul serio. Parlate e vi comportate come se foste chissà chi. Non vi sarete montati la testa? Possibile che di ogni cosa si debba fare un caso da interpellanze in parlamento? Alla Guizza c'è un bar che offre tutto quello che può servire per un panino e una birra senza fare tanto casino, proteste silenziose e striscioni ammainati. NOn rendetevi ridicoli..... e fate meno polemiche.
RispondiElimina@Luca
EliminaMi sembra esagerato il tuo commento, soprattutto sul fatto che ci siamo montati la testa. Le cose le stiamo facendo da soli, con le nostre forze e per il bene del nostro sport. E comunque, se non l'hai capito, il problema "Terzo Tempo" é l'ultimo delle cose che ci piacerebbe cambiassero (ti invito a leggere il testo del discorso fatto alla cena per la festa dello scudetto - se non lo trovi su questo blog te ne mando una copia). Tutti si lamentano, tutti chiaccherano, ma alla fine nessuno fa niente e noi, almeno, ci siamo presi la responsabilità di dirle e scriverle le cose, oltre che rimboccarci le mani e lavorare. Abbiamo sempre cercato di aprire delle discussioni sane e civili, alle quali però, molto spesso, gli interessati si tirano da parte. Il brutto della faccenda é che molti prendono ogni cosa come polemica (anche tu del resto) e la cosa non ci fa piacere. Quanto al bar della Guizza, giusto per tua conoscenza, ce ne serviamo regolarmente e al Mercoledì abbiamo preso anche l'abitudine di stare un po insieme....Sono disponibile a parlarne se vuoi...alla Guizza sono di casa ormai. FORZA PETRARCA. SEMPRE!
Ciao Luca io ti scrivo e ti rispondo da estranea a qualsiasi gruppo ma da semplice tifosa e appasionata di rugby e del terzo tempo...perchè il terzo tempo non è panino e birra ma AGGREGAZIONE...io grazie a una frittella e una fetta di torta ho conosciuto delle persone...grazie al bar dove l'unico interesse è guadagnare non ho mai conosciuto nessuno e non ho mai provato l'aggregazione...poi per quanto riguarda il montarsi la testa, non penso sia un discorso che abbia tanto senso, penso solo sia un discorso di rispetto per le persone che hanno speso soldi di tasca loro e tempo per preparare delle cosine buone, che penso tutti hanno sempre apprezzato e mangiato...quindi non si tratta di pretendere chissà che, ma solo di rispettare IL TIFOSO che ci mette del suo per l'amore della proprio squadra e forse direttivo e compagnia bella hanno perso di vista questo punto...perchè non è un bar che spinge una squadra, MA IL TIFO e l'amore e il calore di chi li segue (e caccia pure il soldo). Sabina
Elimina@ Luca @ Sabina
EliminaVi invito entrambi ad iscrivervi alle Ombre Nere!
Mah. Posso dire che mi lasciate molto perplesso?
RispondiEliminaSocietà - Tifosi 2-0.
C'è qualcosa (molto) che non quadra. Se ci si trova per un panino e una birra al bar della Guizza non si fa aggregazione, non si sta tra amici e non si fa Terzo tempo... se invece si mangia un panino e una birra al banchetto delle Ombre nere e del Boccaccio, allora sì che si fa aggregazione.... Datemi reta cari amici, vi state proprio montando la testa se ritenete che sia giusto e corretto solo ciò che fate voi mentre gli altri sbagliano o hanno solo fini di lucro, quasi fosse una colpa o un reato avere un'attività e vivere con i proventi ricavati. L'aggregazione la fanno le persone e se volete creare gruppo e amicizia la strada più sbagliata e proprio quella di fare un caso nazionale per ogni controversia o opinione diversa dalla vostra.
RispondiEliminaCiao
@Luca
RispondiEliminaIn effetti c'è molto che non quadra.
Quando vuoi ne parliamo.
@Luca: chi scrive è una delle persone che 4 anni fa hanno fondato il gruppo delle Ombre Nere. Da quello che si è scritto e detto nei commenti di questo post, sembra che l'unica questione nazionale sia quella del come dove e quando fare il terzo tempo, se mangiare o no dentro o fuori dal centro sportivo. Il motivo percui esiste il gruppo delle Ombre Nere (esiste uno statuto, perché trattasi di una associazione culturale registrata) è il desiderio di promuovere i valori del rugby, verso chi questo mondo non lo conosce o lo conosce poco; oltre a questo, sostenere le squadre padovane che giocano a rugby e portare allo stadio le persone che potrebbero apprezzare la bellezza di questo sport. Nello statuto non si fa riferimento al terzo tempo. Esso è sì una tradizione importante, ma non è l'unica cosa che si fa.
EliminaSinceramente, questa tua tendenza a generalizzare, semplificare la questione limitandola al solo "dramma" del terzo tempo negato, mi fa pensare due cose, forse una delle due è vera, forse nessuna, forse tutte e due:
1. Non hai ben chiaro chi siamo e cosa facciamo, a tal scopo ti invito a visitare il nostro sito web per vedere quali altre iniziative e cose portiamo avanti.
2. Probabilmente non siamo stati abbastanza bravi da trasmettere alle persone come te qual è lo scopo che ci prefiggiamo, pertanto ti invito, in occasione della prossima partita casalinga, a venire a trovarci e a far due chiacchiere, perché una cosa che non abbiamo MAI negato a nessuno è la possibilità di confrontarci e di scambiare opinioni e pareri.
Sinceramente (e qui esprimo un parere prettamente personale), le persone che si limitano a giudicare gli altri solo dalle apparenze e senza informarsi sulla realtà, per me possono rilassarsi e godersi la propria vita senza perdere troppo tempo, è fatica sprecata e non serve a nessuno.
@Luca
RispondiEliminaChi scrive è uno di coloro che hanno creato il gruppo delle Ombre Nere, ormai 4 anni fa. Mi permetto di specificare che (come riportato nello statuto, visto che si tratta di una Associazione Culturale registrata) lo scopo dell'associazione non è quello di somministrare cibo a terzi o di "fare aggregazione" al bar o in qualunque altro posto, ma di promuovere la conoscenza di quanto attiene al mondo del rugby, in quanto sport e in quanto cultura, compreso l'assistere alle partite, al dopo partita, a eventi o situazioni nelle quali ci si possa confrontare e condividere conoscenze ed esperienze sul rugby.
A leggere le tue parole mi vengono in mente due possibilità:
1. non hai ben chiaro chi siamo e cosa facciamo; pertanto ti invito a visitare il sito www.ombrenere.it per capire quali sono le iniziative che promuoviamo e che ci interessano di più. Vedrai che non è il mangiare panini che ci interessa, ma, per esempio, aiutare chi è meno fortunato di noi ad accedere a eventi sportivi (mi permetto di riferirti quanto bello è stato vedere l'entusiasmo e la gioia di uno dei bambini che abbiamo portato alla Guizza quando ha potuto conoscere e parlare con quel vero signore che è Nicola Bezzati; sinceramente, quindi, a titolo personale me ne frega poco del fatto che il terzo tempo si faccia col panino, con la birra di qua o di là...)
2. non siamo stati abbastanza bravi nel far conoscere a chi ci sta intorno quali sono le nostre attività e idee; in questo caso (ma la proposta è valida comunque) ti invito, in occasione della prossima partita in casa del Petrarca, a venirci a trovare (siamo abbastanza riconoscibili, evidentemente) per conoscerci e fare due chiacchiere.
In ultimo, un mio pensiero personale (ribadisco, a titolo esclusivamente personale): in 4 anni di cose che avrebbero potuto essere considerate "caso nazionale" ce ne sono successe tante, e quando vuoi ti posso fare l'elenco. Aggregazione la si può fare dovunque, non serve un bar, né un banchetto. Dipende solo dalle persone, dalla loro volontà. E, dal mio punto di vista, trovo desolante il fatto che mi è stato molto più facile fare "aggregazione" con persone provenienti da altre città o altre nazioni, più che con le persone che frequentano usualmente i campi sportivi del Plebiscito o del centro Geremia. Ritengo davvero triste che sia stato molto più facile, positivo e costruttivo, incontrarsi con i tifosi di Rovigo (sì, Rovigo, hai letto bene), Prato, Viadana, Worcester, Manchester, Tolone, rispetto a molte persone di Padova. Nessuno obbliga il pubblico di Padova ad "iscriversi" nelle Ombre Nere, non siamo tifosi calcistici, semplicemente ci piace vedere partite, chiacchierare e anche confrontare le nostre idee con chiunque (compresi giocatori e staff del Petrarca). Niente proselitismo, niente fondamentalismi. In ogni caso, i tuoi consigli sono sicuramente ben accetti e elementi utili per capire cosa può essere sbagliato o giusto nel nostro modo di essere, ma ti chiedo di non cadere nell'errore di generalizzare, perché nel nostro gruppo, come in ogni gruppo civile, ci sono tante teste, tante idee, e tutte di pari dignità.
Spero, sinceramente, di poterti incontrare alla prossima partita.
Giorgio
@luca non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire
RispondiEliminaTutto questo slancio nel ribadire nobili scopi e nobili intenzioni del club Ombre nere mi sembra fuori luogo dal momento che la polemica (avviata dal Boccaccio e non dal sottoscritto) verteva su temi molto più banali. Se ve ne foste dimenticati ve lo ricordo io: le Ombre nere e il Boccaccio hanno ritirato gli striscioni e non hanno fatto il solito tifo per protestare per non aver trovato i tavolini su cui installarsi per fare il loro terzo tempo. Non è una reazione eccessiva? E cosa c'entra il sostegno alla squadra (meno striscioni e meno tifo) con i tavolini del bar? Non c'entra nulla, se non il pretesto per alimentare l'ennesima polemica. Contro chi? C'era forse un obbligo da parte di qualcuno a fornire tavolini o banchetti? Io mi sono semplicemente limitato a dire che arrivare allo sciopero del tifo (ripeto: sciopero del tifo!!!!) per una banalità come i tavolini mi sembra proprio un eccesso di vis polemica, cioè di voler trasformare in un caso una assoluta stupidaggine. Tutto il resto (fiumi di parole) lo avete scritto voi..... compreso che la vera aggregazione al terzo tempo si fa solo al banchetto delle Ombre/Boccaccio. Da qui la mia domanda che ribadisco: non è che vi siete montati la testa??? A questo punto la risposta è chiara...
RispondiEliminaMa forse bisognerebbe distinguere tra Ombre nere e Boccaccio che si è sempre distinto per la innata tendenza a creare animosità e polemiche.
@Luca
EliminaSono contento perchè questo tuo ultimo post ha chiarito meglio il senso del tuo primo. Allo stesso tempo vorrei invitarti ad un dialogo privato con me (tu mi conosci, ma io non so chi sei). Sempre che ti faccia piacere...
Non ci conosciamo infatti. Non so nemmeno che faccia tu abbia. Ma non è importante. E' importante quello che scrivi su questo blog. E purtroppo trovo molta ambiguità, perchè pur sbandierando grande tifo e grande sostegno (a parole), in realtà non ti fai sfuggire la minima occasione per creare discussioni e polemiche. Come se le polemiche ti dessero visibilità e importanza. Zero polemiche e Mileno Mannoio scompare tornando nel nulla... Senza dimenticare che chi si firma con uno pseudonimo di comodo alternando il suo nome vero a seconda delle circostanze mi lascia molto perplesso. Quante facce ha uno che cambia firma e identità a seconda delle situazioni? Per chi cambia nome come si cambia cravatta hanno un significato concetti come sincerità, lealtà e onestà intellettuale?
RispondiEliminaE con questo vorrei chiuderla qui per non alimentare altre polemiche inutili. Chi vuol tifare Petrarca lo fa senza polemizzare ad ogni occasione.
@Luca
RispondiEliminaPer la mia faccia ti rimando agli articoli firmati da me sulla versione "cartacea" del Boccaccio: ho due nomi ma Daniele é il cognome...per quella di Mileno avrei un pò più di difficoltà perchè sono tante le facce e le firme...ma te lo volevo spiegare a 4 occhi. Buon rugby Luca e non mancare di postare i tuoi commenti in questo blog: la discussione fa crescere.
Grazie.