(foto per gentile concessione di Corrado Villarà) |
Con gli auguri di Natale, un
grazie a tutti gli affezionati (e non) che mi seguono da due anni.
I tempi non erano proprio i migliori per me che, quel Natale del 2010 avevo deciso di
trascorrerlo da solo per ritrovare me stesso.
Dopo pranzo, nel primo pomeriggio, fatti gli
auguri ai parenti più stretti sarebbe venuto naturale sdraiarmi sul
divano e guardare un po’ di tv.
Già. Non fosse altro però, che la televisione
a casa mia non c’era più da tempo. Da quando cioè avevo realizzato che
erano talmente pochi (direi pochissimi) i programmi trasmessi per cui valesse
la pena di pagare un canone.
Nella vita, di
solito, faccio tutt’altro, ma quel pomeriggio mi venne improvvisa la voglia
di scrivere. E mi ricordai di quando, da studente delle superiori, mandavo
qualche cronaca sportiva alle redazioni di Mattino ed Eco di
Padova (forse qualcuno si ricorda questa testata, che ha avuto breve
vita ed ora non esiste più).
Mi sono detto:“Perché non ci riprovo? E perché
non scrivere della mia passione sportiva?”
Considerato poco probabile, oggi, che qualcuno
pubblichi un mio articolo in qualche giornale, mi sono ricordato di aver letto,
da qualche parte, che in rete c’era la possibilità di creare un blog.
Motivo per cui, quel pomeriggio, decisi di accendere il computer e sbirciare
qua e là, per trovare il modo di farne uno.
Non ci ho messo tanto a trovare il “motore”
e metterci la “benzina”.
E sono partito.
Prima su “Virgilio” (sembra banale ma, ora che
ci penso, il motore era Virgilio,
il blog si chiama Boccaccio e
parlo del Petrarca...e io sono
geometra…bah!) e poi, dall’aprile 2011, sul più attrezzato “Google”.
Sono passati due anni da quel pomeriggio di Natale 2010.
In due anni di attività ho pubblicato oltre
750 post e avuto più di 100.000 visite.
Il Petrarca,
oggetto della quasi totalità dei miei post, nel frattempo ha vinto uno
scudetto con il mio amico Presutti in panchina ed ora, con una
squadra giovane e due nuovi allenatori (Moretti e Salvan), è in
zona play off.
Sono stati due anni intensi.
Due anni in cui ho avuto modo di approfondire
la mia “scarsa” cultura rugbistica, grazie anche ai numerosi contatti con
chi ne sa più di me sulla palla ovale, ma anche di innamorarmi perdutamente
di questo meraviglioso sport, che incarna perfettamente il mio modo di
pensare e di vivere.
Di questo devo ringraziare le molte
persone che mi hanno aiutato e sostenuto nel mio percorso. Persone che non
nomino, per non fare torto agli altri che dimenticherei (e sono tanti). Voglio
ringraziare anche quanti, nei commenti, mi hanno criticato,
dandomi la possibilità, però, di migliorare.
Ringrazio anche coloro ai quali non vado
proprio a genio.
A loro dico che sarebbe troppo bello piacere a
tutti o, ancora meglio, essere accettato per come sono!
A volte un po’ Mileno e, più spesso, Enrico.
A tutti voi il mio Grazie!
Buon Natale di cuore e…
FORZA PETRARCA. SEMPRE!
Enrico DANIELE
(alias, a volte, Mileno M’Annoio)
Sono fra coloro che annoveri come critici. E in effetti spesso sono in disaccordo con alcune delle tesi espresse sul blog o troppo critiche o troppo mielose. Tuttavia se c'è una cosa che il rugby insegna, è il rispetto per l'avversario. Posto che non nessuno di noi è avversario di nessuno, il principio del rispetto rimane comunque. Quindi auguri a te e al tuo blog. E naturalmente a tutti i lettori.
RispondiEliminaPoro Mpompero
P.S.: sabato alla partita contro Prato niente speakeraggio (male), niente musica a tutto volume (bene). Tu e il tuo staff vi siete già stufati di fornire un servizio al pubblico?
Grazie amico! Concordo con te sull'insegnamento del rugby ed anch'io amo rispettare l'avversario...e anche te, che non ritengo un avversario, ma amico, rugbisticamente parlando!
Elimina...
Quanto allo Staff: spiace anche a me per sabato, ma non è stata una mia decisione sospenderne le attività (lo Staff non era mio: ne ero solo il coordinatore), bensì di chi l'aveva voluto...perciò Ubi major, minor cessat!
Buon Natale simpatico amico Poro Mpompero!
Paolo Pd1- Complimenti vivissimi per quello che fai. Divulgare cosa succede al Petrarca dagli "Ovetti" alla " prima squadra" è utile ed affascinante ed è un grande richiamo per chi avesse voglia di cominciare a giocare_ e per chi volesse gustare lo spirito dei rugbisti.
RispondiEliminaBuon Natale
Grazie per il tuo blog che supplisce lo scarno sito ufficiale del Petrarca.
RispondiEliminaTi prego da parte mia quando ne avrai l'occasione di ringraziare i giocatori e lo staff tecnico per quanto stanno facendo. Auguri e forza Petrarca sempre
Centomila contatti sul blog sono davvero tanti, specie considerando il tema di nicchia che viene trattato e il pubblico molto ristretto a cui si rivolge. Significa che il blog è diventato un punto di riferimento indiscusso per l'ambiente petrarchino. Complimenti sinceri. E naturalmente auguri di Buon Natale a tutti!
RispondiEliminaPer quanto riguarda la domanda dell'anonimo Porompompero, è singolare che l'attività dello staff (tra cui lo speakeraggio) sia stato soppresso per decisione superiore (?). Sarebbe interessante conoscerne le motivazioni. Anche perchè organizzare la conferenza stampa degli allenatori a fine partita era un utile servizio agli amici giornalisti che seguono il Petrarca e lo speakeraggio durante l'incontro costituisce il "minimo sindacale" per offrire un servizio al pubblico sugli spalti. Non dico tanto, ma almeno le formazioni delle squadre in campo.... L'unica cosa che non rimpiango è la musica sparata a tutto volume. Ma questo è un altro discorso.
Angelo Volpe
Ti ringrazio Angelo per le belle parole. Fanno sempre piacere, soprattutto se sincere come le tue.
EliminaPer il resto, ti ho già detto com'è andata e, anche a te, dico che mi spiace molto. Ma non posso farci nulla!
Buon Natale e Buon Anno!
Congratulazioni, auguri e complimenti. Portare avanti un blog, io ne so qualcosa, è molto difficile e l'impegno che ci hai profuso è encomiabile. Lo è anche perchè ti occupi di uno degli ambienti più difficili del rugby nostrano, il Petrarca, non tralasciando aspetti meno gioviali e spinosi, lo è perchè hai cercato di costruirci qualcosa di vivo intorno a questo blog, cosa assolutamente inusuale, qualcosa di vivo fatto di persone come e non solo lo Staff che è così pesantemente mancato lo scorso sabato.
RispondiEliminaBenissimo Enrico 1000 di questi post !!
FORZA PETRARCA, SEMPRE!
complimenti enrico (ops... mileno!)sei l'unico che li dentro ti dai da fare nonostante tutti i bastoni fra le ruote che hanno tentato e tuttora tentano di metteri! ....chissà mai perchè poi
RispondiEliminase poi ci vuoi raccontare i motivi della fine delo speakeraggio penso che tanti, oltre al sottoscritto te ne saranno grati!
p.s. se fosse dovuto al risparmio di corrente per problemi economici, fallo sapere che magari si organizza una colletta!!!!!
Caro Gino Petrarchino, grazie per i complimenti, ma faccio quello che posso e con il tempo che ho a disposizione. Mi piace lo sport ed il rugby: il Petrarca é la mia squadra del cuore e mi piace fare qualcosa per lei, spassionatamente.
Elimina...
Il Petrarca STAFF non é stata una mia idea (ne ero solo il coordinatore), così come sospenderne le attività non è stata una mia decisione.
Di più non voglio aggiungere, per rispetto.
Mileno-Enrico per tua stessa ammissione conosci poco l'ambiente del Petrarca. Lasciatelo dire da chi invece lo frequenta da più tempo di te... In quell'ambiente vige la regola, non scritta ma ampiamanete praticata, dell'appartenenza e della facciata. O sei qualcuno, appartieni al giro della Padova bene, hai un cognome che conta o i soldi ti escono dalle orecchie, e allora hai diritto di parola o di pensiero oppure non sei nessuno e puoi al massimo aspirare a fare la persona "utile". Cioè obbedire agli ordini impartiti (sempre naturalmente in guanti bianchi) sotto forma di inviti cortesi a fare questo o quello brandendo l'arma abusata dell'attaccamento alla maglia o alla società. Poi quando diventi meno utile oppure osi alzare la testa e aprire bocca perchè hai una tua opinione legittima, arriva un calcio nel sedere e tanti saluti. Tanto qualcuno al posto tuo lo trovano sempre. E' sempre stato così al Petrarca e sempre sarà, almeno fino a quando ci saranno le solite tristi facce a tirare le fila nell'ombra. Tanti burattinai che usano le persone come fantocci fino a quando fa comodo e poi le accantonano in soffitta. Oggi è toccato a te, al tuo staff e domani toccherà a qualcun altro. Te lo dico per esperienza personale... Ti hanno dato una motivazione plausibile per aver fatto fuori lo staff da loro stessi voluto? Scommetto di no. Ma stai tranquillo che qualcuno di eccellente avrà bisbigliato qualcosa nell'orecchio di chi decide e addio al lavoro organizzativo fatto per allestire lo staff e farlo funzionare. Alla faccia di chi ci ha messo del suo, il proprio tempo libero, la propria passione per metterla al servizio del Petrarca. Hai ricevuto almeno un grazie prima di mettere tutti alla porta? Scommetto di no. E' nello stile-Petrarca. Ma come ti hanno detto nel commento precedente faresti bene (dimostrando di avere carattere e di non essere disposto a farti usare) a dire le cose come stanno e rivelare le motivazioni per le quali i dirigenti petrarchini hanno azzerato l'entusiasmo di tanti sostenitori che gratuitamente si sono messi a disposizione della società. La tua omertà rischia di diventare complice involontaria di questa dirigenza che si muove sempre al coperto, in silenzio, nell'ombra dei bisbigli da sagrestia.
EliminaSveglia Enrico, apri gli occhi! Il Petrarca è una cosa molto diversa da quei quindici giocatori che vanno in campo con la maglia bianconera e ci mettono la faccia. Non confondere i due aspetti. Separa nettamente e radicalmente il gruppo veramente sportivo dalle eminenze grigie che operano nell'ombra che di sportivo non hanno nulla e usano il nome Petrarca come biglietto da visita di prestigio. Sveglia!
Caro amico Poro Mpompero,
Eliminaconoscevo poco l’ambiente petrarchino ma, col tempo, ho avuto modo di conoscerlo un po’ meglio. Almeno per ciò che più direttamente mi riguarda.
Per te, che frequenti il Petrarca da molto più tempo, è diverso.
Non posso perciò giudicare le tue affermazioni, specie quando parli di “tristi facce” e di “burattinai”.
Non mi reputo, però, un “fantoccio” e non mi sento “usato” da nessuno. Ho la libertà di smettere il mio volontariato quando voglio.
Peraltro non ho nessuna velleità di entrare in un ambiente in cui non potrei stare, perché non ne ho le possibilità.
…
Quest’anno mi è stato chiesto di formare un gruppo di volontari (che poi si chiamerà Petrarca Staff) ed ho risposto che ci avrei provato. Ho radunato una quindicina di persone che hanno aderito alla proposta di lavorare con me gratuitamente. Lo abbiamo fatto, con buona volontà e impegno, finché non ci è stato ordinato di fermarci.
E’ chiaro che la sospensione è dispiaciuta a tutti, a me per primo, ma non potevamo fare diversamente se non adeguarci alla decisione.
Tuttavia le motivazioni dello stop ci sono e, da parte di chi le ha motivate, possono essere anche comprensibili, ma non sta a me renderle pubbliche, perché non ne ho l’autorità.
Come non sta a me decidere se questo è stato un bene oppure no.
Posso dire solo che ne sono molto dispiaciuto.
…
Di buon grado siamo ritornati a fare i tifosi, come peraltro facevamo anche prima. Abbiamo continuato ad andare in trasferta, e ci andremo ancora, e organizzeremo il nostro Terzo Tempo che è tanto gradito ai ragazzi.
In fondo, per noi, quello che conta è la squadra. E’ per loro che veniamo allo stadio.
Tutto il resto lo lascio a chi vuol fare “dietrologia” o criticare un ambiente che, piaccia o non piaccia, è così.
Buon rugby, dunque, e…
FORZA PETRARCA. SEMPRE!
Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma. Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma. Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.”(B. Russell)
RispondiEliminaAmico Anonimo!
EliminaScomodare Russell per il Boccaccio?
Mi sembra tanto...però aveva ragione.
Grazie, mi andrò a leggere qualcos'altro di suo.
Buon rugby e...
FORZA PETRARCA.SEMPRE!