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giovedì 8 agosto 2013

LA QUERELLE FIR VS PETRARCA: CONCLUSA CON UN NULLA DI FATTO

Centro di formazione zonale Under 16 assegnato al Valsugana.
Il Comunicato Federale 01/ 2013-14.

L’accesa discussione sull’assegnazione del Centro di Formazione U 16 finisce con un nulla di fatto.
O meglio: finisce come era nell’aria, ovvero che l’assegnazione è stata affidata al Valsugana a scapito del Petrarca.
Responsabile tecnico una vecchia conoscenza del Petrarca: Luca Bot, vice di Presutti nell’anno dello scudetto.
Che dire?
Evidentemente il Petrarca non ha soddisfatto i requisiti richiesti dalla FIR (centralità della struttura sportiva rispetto al territorio e società afferenti; supporto e condivisione della progettualità Federale; cultura e tradizione del club in ambito formativo rispetto al territorio; logistica).
Non ho notizie "fresche" in merito da parte del Presidente Junior Mario Bellini, che mi risulta in vacanza, anche se l’ultima volta che gli ho parlato mi confermava che l’incontro con Gavazzi per discutere dell’argomento, non era mai stato fissato dal Presidente Federale, pur avendo data la più ampia disponibilità (“Prendo l’auto e in un’ora sono da lei Presidente”).
E’ altrettanto evidente che, un simile atteggiamento da parte del Presidente Gavazzi, a mio parere, non può e non deve essere lasciato a se stesso.
Auspico che, da parte della società bianconera di fronte ad una tale situazione, vengano chiesti chiarimenti ufficiali e venga assunta una presa di posizione netta e contraria a questo modo di agire. Mi pare che, quantomeno, la Federazione dovrebbe addurre valide motivazioni ( e mi domando quali esse possano essere) per una scelta che, in base ai criteri di assegnazione, non poteva che ricadere sul Petrarca.
Conclusa la querelle FIR vs Petrarca? 




Enrico DANIELE


11 commenti:

  1. Angelo Volpe8/09/2013 10:36 AM

    "Nulla di fatto..."? Non direi proprio. I fatti sono:
    a) che il Petrarca esce con le ossa rotte da questa storia;
    b) che la Fir conferma la gestione politicizzata, non trasparente e vendicativa della nuova presidenza Gavazzi, in totale continuità con il suo predecessore Dondi;
    c) che fissare dei criteri di scelta e selezione e poi infischiarsene è la cosa più normale del mondo in casa Fir;
    d) che la storia, il blasone, la tradizione, la scuola, il palmarès, la disponibilità di strutture logistiche sono fattori manipolabili a piacimento secondo propri scopi e obiettivi.

    Un plauso al Presidente della Junior Bellini che pur avendo ragioni da vendere, con dichiarazioni pacate ha evitato polemiche feroci, a questo punto inutili. Il guaio ormai è fatto.
    Come diceva il sommo poeta: Vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare.

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    1. Nulla di fatto nel senso che non é cambiato nulla da giugno a questa parte. Per il resto condivido.

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  2. Alla fine quanti soldi mancheranno alle casse del petrarca? mi sembra sia la cosa + importante.
    Per il resto non avere Casagrande e Bot 3 volte la settimana non mi sembra ci sia da disperarsi, anzi.
    e Innocenti? l'unica società a pagare è stata il Petrarca, ma siamo sicuri che non stia appoggiando altri a scapito ns?

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  3. Già a commento di altro post precedente avevo sottolineato che tutto sommato la scelta del Valsugana ci può senz'altro stare. Attualmente, tolto il requisito della tradizione che farebbe pendere verso il Petrarca, il Valsugana può essere considerato a buon diritto se non superiore quanto meno pari al Petrarca. ha una struttura di tutto rispetto anche se non pari alla Guizza e soprattutto negli ultimi anni a livello giovanile si è dimostrato superiore come "scuola" dal minirugby in su e questo è un dato oggettivo. Può non piacere ma è così. Prima di gridare al complotto bisognerebbe farsi un esame di coscienza e riconoscere l'ottimo lavoro fatto dagli altri.
    Bruno

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    1. Amico Bruno, non si fa riferimento a nessun complotto. Sono pienamente d'accordo con te per quanto attiene il Valsugana, ma non sono per nulla d'accordo sui metodi adottati dalla FIR nella scelta. E, soprattutto, l'atteggiamento che oserei definire "arrogante" nei confronti di un Presidente Junior (Bellini) che chiede un incontro che non viene concesso. Tutto qua. Lode al Valsugana per un dovuto riconoscimento, ma biasimo alla FIR.

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    2. Visto che si parla del Valsugana , guardiamoci dentro
      - Crescita di tesserati : c'è stata , merito di una buona opera di promozione, ma anche del declino del CUS che ha perso molti ragazzi ; di sicuro non c'è stato travaso di ragazzi del minirugby o del Petrarca u.16 e u.20 verso il Valsugana (diversa la questione per la senior)
      - Risultati : i FATTI dicono NEGATIVI , il Valsugana nonostante i grandi numeri vantati, continua a schierare UNA squadra in under 16 nel girone 2 , ed UNA squadra nel Under 20, in campionato sono costantemente arrivate dietro al Petrarca nonostante il Petrarca schieri sempre due formazioni.

      Cosa serve avere tanti tesserati se poi non li fai giocare? Io trovo parecchi ragazzi e parecchi genitori che invece si pongono molte domande proprio sulla validità della strategia del Valsugana per le giovanili, perché schierando una squadra sola è certo che molti ragazzi faranno solo tribuna ed opposizione negli allenamenti, ed a molti non può piacere essere selezionati ad inizio stagione per il fisico e destinati a vederlo soltanto , il rugby...

      Evidentemente la FIR avrà giudicato questto approccio come più giusto e meritevole. Io continuo ad essere contento e ringraziare il cielo che il Petrarca ci sia e continui così.

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  4. chi semina vento ....raccoglie tempesta! e poi spiegatelo voi a quelli come il sig. volpe che con la storia, il palmares, il blasone, la tradizione non si combina un beato c.....! vediamo se finalmente la si capisce che non si puo' vivere sugli allori.....!questo è quello che si merita il petrarca di oggi, o meglio quello ke si meritano i suoi sommi dirigenti!!

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    1. Ho lavorato in un'azienda quotata in borsa, nata nel 1908 e finita miseramente perchè ha creduto che bastasse il nome, la tradizione, gli allori...E' vero quel che dici, Gigi, però mi permetto di dirti che senza quel passato il Petrarca non sarebbe il "Petrarca" di oggi. Quanto alla dirigenza (junior) mi pare che in quest'ultimo periodo di cambiamenti ce ne siano stati e parecchi anche. La speranza è che sappiano lavorare al meglio e riportare alla Guizza quel blasone che, ultimamente, ha perso lo smalto del passato. C'è tanto lavoro da fare ma sono certo che il Petrarca ce la farà!

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  5. Ma tu che cosa sai della tradizione, degli allori e delle vittorie del Petrarca e come te tanti che scrivono nei blog o fanno i dirigenti nella società attuale, spesso mi vergogno di sentire i commenti che vengono fatti e penso che Memo ormai sia scappato dalla tomba e sia in Cina per essere sempre più lontano dalla Guizza.
    Ricordati che le chiacchere non hanno mai costruito niente di buono ma spesso lo hanno distrutto.
    Smettila, poi, di criticare chi si nasconde come anonimo visto che sei stato tu il primo a farlo.
    L'unica cosa che puoi criticare è chi offende o denigra le persone (ma forse anche tu l'hai fatto anche se in maniera sottile) nel recente passato.
    Saluti.
    Alessandro

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  6. Del mio anonimato ne abbiamo già parlato...storia vecchia...era un po' il segreto di Pulcinella. Conosco la tradizione del Petrarca perchè l'ho conosciuta da piccolo, perchè mi sono documentato su ciò che non sapevo e lo faccio tutt'ora quando non mi è chiaro qualcosa. I commenti sono criticabili, è vero, ma c'è libertà di pensiero (non quello di offesa, e non credo di aver offeso nessuno...). Le chiacchiere non costruiscono niente, é vero, ma il mio partito è quello del "fare", anche se scrivo. Un saluto anche a te.

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