A Roma il Petrarca perde la testa.
Le Fiamme Oro confermano il trend positivo.
Male le altre due romane.
Stop casalingo dei Campioni d’Italia: I
Cavalieri ritornano in sella.
Vea Femi CZ Rovigo: riacciuffato il primato in
classifica.
Calvisano senza problemi contro Reggio, ancora
ultimo.
M-Three San Donà: dalla capitale col bonus.
La sesta giornata del
campionato d’Eccellenza manda tutte le squadre a riposo per due settimane.
Lo stop forzato, per i
due test match della Nazionale Maggiore, gioverà sicuramente a quelle
squadre che sono in debito con il fisico, con la classifica e con
la fortuna.
Della sconfitta del
Petrarca a Roma che perde incontro e testa della classifica sul sintetico delle Fiamme Oro (25-15), ho già scritto in
precedenza.
Resta da
evidenziare le precarie condizioni di molti giocatori del
Petrarca (Conforti, Furia, Novak, Middleton, Marcato, Bellini e Ansell, non
ancora disponibile da inizio stagione) oltre l’accanirsi della sfortuna
(Staibano al rientro, nuovamente infortunato). Ne consegue l’oggettiva
difficoltà di gestione del gruppo da parte di Moretti e
Salvan che si trovano, soprattutto nel pack degli avanti, con molti grattacapi
da risolvere. A questo punto della stagione, altalenante quanto alla qualità delle
prestazioni per i motivi di cui sopra, il quarto posto, pur provvisorio,
è una benedizione in casa bianconera, nella speranza che queste due
settimane di riposo servano per rimettersi in sesto e ritrovarsi a fine
novembre con l’organico a posto.
L’avversario di turno
sarà la UR Capitolina, squadra esordiente in questa stagione, che ha
vinto un solo incontro e naviga nella parte bassa della classifica. Anche
domenica in casa, gli urchini hanno segnato il passo, lasciando a Flynn
(man of the match) e a tutto l’M-Three San Donà l’intera posta (11-31) e
il punto di bonus d’attacco.
Ecco, proprio il San
Donà sembra essere la squadra che più di tutte, tra quelle di seconda
fascia, sta confermando un fattore di crescita che trova nella mischia il
suo punto di forza. E’ così almeno con le squadre più forti perché, ed è il
caso di domenica, quando l’avversario è più alla portata dei veneziani, anche il
reparto dei trequarti detta il fatto suo.
Altra squadra che gode
di un notevole trend positivo di crescita sono le Fiamme Oro. Il
team di Presutti, criticato ad inizio stagione per i tre stop
consecutivi ( ma contro Rovigo, Mogliano e Prato), con le avversarie dirette dimostra
di saperci fare (due le vittorie nel Trofeo Eccellenza contro Lazio e
Capitolina, quella a Reggio domenica scorsa) e ieri ha battuto il Petrarca,
sceso a Roma da primo in classifica. I cremisi vivono del piede fatato di
Benetti, che non resisterebbe così tanto all’usura dei pellegrini come
quello bronzeo di “San Pietro in cattedra”, esposto in Vaticano. Tuttavia,
similitudine assai comune delle squadre allenate dal tecnico aquilano, anche
nel pacchetto degli avanti le Fiamme non scherzano potendo contare su giocatori
di qualità (Naka, Di Stefano, Vicerè, Cerqua, tra gli altri).
Sino a questo punto
del campionato, non convince pienamente il Marchiol Mogliano Campione d’Italia
in carica. Sconfitto in casa dai Cavalieri (19-27) la squadra di Mazzariol
e Properzi sembra faticare nella pur difficile riconferma dopo un
campionato vinto. I trevigiani hanno vinto agevolmente con le due romane (UR
Capitolina e Fiamme Oro) e recuperato a fatica contro il Calvisano in casa; perso
a Rovigo e domenica contro Prato. Hanno già osservato il loro turno di riposo e
questo li favorirà sicuramente quando a fermarsi saranno San Donà e Petrarca,
che stanno davanti in classifica, ma se la sconfitta al Battaglini poteva
starci, quella di domenica è un brutto segno.
I Cavalieri si
sono imposti grazie alla superiorità in mischia ordinata, abili poi a
sfruttare tutto il pack degli avanti nelle rolling maul. Con questa vittoria i
toscani riacquistano gradualmente il prestigio che li aveva resi grandi
le scorse stagioni, per dimenticare in fretta le note vicende societarie. La
classifica sorride alla squadra di coach Pratichetti, ottima terza in
classifica.
Cammi Calvisano con pochi problemi nello sbarazzarsi dei
diavoli rossoneri di Reggio. La vecchia volpe Paul Griffen, che ieri
ostentava tra i basettoni un bel baffo movembrino, non ha difficoltà a far
girare la squadra che complessivamente insacca 9 mete. Dietro di soli due punti
da Rovigo, il Cammi Calvisano si gode il secondo posto in classifica,
avendo già osservato il turno di riposo.
Dal canto loro gli
emiliani in sei turni di campionato hanno racimolato un misero punticino:
poco, rispetto all’effettivo volume di gioco espresso dalla giovane squadra di Ghini
in questo inizio stagione, specie nell’incompleta rimonta contro le Fiamme Oro
e nell’esordio perso contro Viadana. Probabilmente in debito anche con la
fortuna, alla ripresa del campionato la squadra rossonera dovrà vedersela subito
con la capolista Rovigo, incontro dall’esito quasi scontato, ma sarà necessario
concentrarsi più sugli scontri diretti (ne ha persi 2/2 sino ad ora) e magari
cercare di racimolare qualche punto di bonus anche con gli avversari più
titolati.
Tra le romane è
probabilmente quella dalle quali ci si aspettava qualcosa in più in questa
stagione: la IMA Lazio (denominazione assunta da questa domenica grazie
al nuovo main sponsor) non ha particolarmente brillato, fatta eccezione
forse proprio nell’incontro di domenica pur perso, contro la Vea Femi CZ
Rovigo. La squadra di De Angelis e Mazzi è sempre lì, ad un
passo dalla zona retrocessione, avendo battuto la Capitolina, ma perso
contro le Fiamme Oro, il Petrarca e Calvisano. Il potenziale c’è, ma sino
ad ora non si è ancora espresso totalmente.
Poco da dire sulla Vea Femi CZ Rovigo. La squadra allenata
da De Rossi e Frati sembra giunta finalmente al punto d’arrivo tanto
sperato e, in questa stagione lo scudetto pare alla portata dei bersaglieri.
Domenica con i laziali ha sofferto più del dovuto nel primo tempo, dando la
svolta definitiva all’incontro solo nella seconda frazione di gioco, quando i
bersaglieri erano addirittura sotto nel punteggio (19-22). Un drop, due calci e
tre mete e partita chiusa: il Rovigo di quest’anno è così, con un riconfermato
Basson, con il solito Mahoney e con Bergamasco. Difficile credere che,
stavolta, l’impresa non riuscirà.
Viadana non giocava questa domenica, ma la squadra di
Phillips è lì, ad un passo dalla zona play off. Delude un po’, più che altro perché
ti aspetti sempre di vederla in alto nella graduatoria, ma i mantovani sono
compagine forte e, alla lunga, si daranno battaglia con le migliori.
La classifica dopo la
6^ giornata.
Enrico DANIELE
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