Non basta il grande cuore alla squadra di Moretti.
Negli spogliatoi una “perla” di Bacchetti,
rovina la bella vittoria dei poliziotti.
Che la sfida di ieri a Ponte
Galeria contro le Fiamme Oro non fosse tra le più facili, Moretti e
Salvan lo sapevano benissimo, consapevoli anche di avere a disposizione un organico
“segnato” da due turni di campionato molto duri contro Viadana e San Donà.
Come sempre in questi casi, i due tecnici del Petrarca chiedono ai loro ragazzi il totale isolamento dall’ambiente
esterno, per acquisire il massimo della concentrazione mentale, molto utile in
un momento di oggettiva difficoltà fisica della squadra.
L’atteggiamento “distaccato” dei bianconeri, all’arrivo
nella caserma della Polizia di Stato, in un primo momento ha creato un certo
dissapore, chiarito e stemperato poi a fine gara prima del terzo tempo
nella bella club house delle Fiamme Oro.
La partita, però, sembra vivere
la tensione pre-gara sin dal calcio d’inizio.
Le Fiamme Oro, come era
lecito aspettarsi, partono all’arrembaggio, cercando di chiudere subito
il Petrarca nei propri 22. Già al primo minuto è Canna ad essere bloccato
da Targa, dopo un intercetto a pochi passi dalla linea di meta. Poco dopo è
però il Petrarca a poter muovere il tabellino, ma Menniti-Ippolito, oggi
schierato nuovamente all’apertura al posto di Marcato, fallisce una facile
trasformazione, complice forse il vento fastidioso che con la pioggia ha accompagnato quasi tutto l’incontro.
I cremisi premono di più
sull’acceleratore. Al 10’ un delizioso grabber di Benetti mette in
moto Sepe, che non c’arriva e la palla finisce in touche.
Le mischie ordinate anche
oggi sono una difficoltà grande da superare per il Petrarca che subisce la
maggior spinta degli avversari. E’ l‘istinto e l’aggressività agonistica
di Sarto, uno dei migliori tra i nostri, che molto spesso sbroglia
situazioni disarmanti, unitamente a Mercanti, sempre pronto a sfruttare
il minimo spazio tra le maglie difensive dei poliziotti.
Nel primo quarto di gara le due squadre si
studiano ancora molto ed entrambe si affidano alle rimesse col piede nel
classico ping-pong alla ricerca di un guadagno territoriale che non arriva.
Tuttavia è il Petrarca a
sbloccare il risultato, dopo 23’ di assoluta parità: Menniti-Ippolito
trasforma la punizione concessa da Liperini per una “cravatta” di Sutto,
con l’occasione spedito in panca per 10’. Due minuti più tardi un
intercetto di Giusti mette in moto Targa e Mercanti, già diretto verso l’area
di meta avversaria, viene fermato dall’arbitro che ravvisava un precedente “in avanti”
del capitano bianconero.
Il Petrarca, però, in superiorità
numerica, rischia la meta e prende un calcio.
Infatti, al 30’ Menniti-Ippolito
si fa intercettare un passaggio nei 22 delle Fiamme Oro. E’ pronto
il piede di Benetti a lanciare Sepe che, inseguito e disturbato da
Bettin che lo affianca, alla fine di una lunghissima sgroppata arriva sino
a schiacciare in meta. Liperini annulla, ravvisando un “in avanti” dell’ala
cremisi, nel disappunto dei presenti sugli spalti. Dal fallo del Petrarca nella
mischia successiva, arriva il penalty che Benetti trasforma per il
provvisorio pareggio (3-3).
Il Petrarca trova comunque
la forza di reagire e, dopo alcune percussioni nei 22 avversari, è Favaro
a trovare lo spunto giusto per allungarsi e schiacciare in meta. Menniti-
Ippolito trasforma dalla piazzola e il Petrarca ora sta davanti di 7 punti:
3-10.
Dura poco, perché il Petrarca è
falloso in mischia e si becca due calci di punizione prima dello scadere
(38’ e al 40’) che il cecchino cremisi non ha difficoltà a mettere tra i pali.
Al riposo si va sul sostanziale equilibrio (9-10), ma con le Fiamme in netta
crescita ed il Petrarca in progressivo disarmo fisico.
Non cambia aspetto il match
al rientro dagli spogliatoi.
Le Fiamme Oro capiscono che il Petrarca è in
gravi difficoltà e, come una iena affamata, si accanisce
sull’animale ferito e moribondo.
Il sorpasso delle Fiamme Oro arriva
subito: al 3’ st ancora un “placcatore che non rotola” costa al Petrarca la punizione
che Benetti spedisce in mezzo all’acca da posizione centrale dentro i 22
bianconeri (12-10). Non cambia nulla per il mediano di mischia dei poliziotti,
se poco dopo deve calciare da fuori i 22 e da posizione angolatissima: il
pallone sembra telecomandato (nemmeno il vento gli dà fastidio) e pali
centrati ancora una volta (15-10).
Le Fiamme sentono che la preda è
frastornata, confusa: non mollano la presa, anche se non riescono a dare
il colpo di grazia perché il Petrarca, dove non può con il fisico, ci mette
il cuore.
I poliziotti sfruttano gli errori
che, soprattutto in mischia, il Petrarca non riesce ad evitare.
E dall’ennesimo fallo in
raggruppamento, è ancora Benetti a piazzare il calcio che allarga
ulteriormente la forbice: 18-10.
Moretti prova la carta Staibano, non ancora
perfettamente recuperato dall’infortunio, per sostituire un Leso
veramente provato. L’ingresso del pilone campano risolve parzialmente le
difficoltà in mischia chiusa, ma il Petrarca non riesce ad uscire dalla
propria metà campo.
Tuttavia la squadra di
Presutti, pur stazionando stabilmente nei 22 bianconeri, non trova il colpo di
grazia. Sfruttano però la loro “arma letale”. Servono due volte Benetti,
ben appostato appena fuori che fortunatamente per noi, nel giro di due minuti fallisce
due tentativi di drop.
Al 20’ st Conforti rimpiazza Middleton, rimasto in campo
nonostante un evidente dolore al garretto della gamba destra. Anche tra i poliziotti
Duca e Cocivera subentrano a Di Stefano e Naka.
Non si allenta la pressione
delle Fiamme Oro, anzi presidiano costantemente i 22 del Petrarca,
perlustrando tutto il muro difensivo dei bianconeri che, stoicamente, non
concedono varchi utili ai poliziotti. La squadra di Presutti però lo
capisce e al 24’ st pesca il jolly: Vicerè, tallonatore dei
cremisi, servito da Sapuppo (man of the match) si produce in un improbabile
calcetto “alla Benetti” che scavalca Billot e mette in condizione Sepe,
in agguato a pochi passi, di schiacciare per la marcatura grossa. Benetti,
quello vero, trasforma facilmente: le Fiamme Oro consolidano la supremazia
della gara e si portano sul 25-10. Il parziale per i poliziotti è un
perentorio 22-0.
Moretti cambia ancora. Toglie
Favaro e mette dentro Marcato. Sposta Menniti-Ippolito all’estremo e
Jordaan all’ala. Si prova così a ragionare, anche se siamo già al 26’
st, per cercare di riprendere il filo del discorso, perso già nel primo tempo.
L’esperienza dell’ apertura
padovana, visibilmente in difficoltà sugli appoggi, può fare poco.
Il Petrarca non riesce a
scrollarsi di dosso gli assalti delle Fiamme Oro che costringono la squadra di
Moretti nella propria metà campo. Jordaan, il più mobile nel reparto
arretrato del Petrarca, prova qualche spunto personale, cercando di spostare il
gioco con repentini cambi di posizione, che non producono nulla in
termini di conquista territoriale. La difesa delle Fiamme Oro è molto alta ed
attenta. Ancora cambi tra i poliziotti: Amenta per Zitelli, al 28’ st. e
altri guai per il Petrarca che, oltre alla precaria condizione fisica,
deve subire l’accanimento della sfortuna. In una mischia ordinata a favore dei
bianconeri, Staibano prende un brutto colpo al costato e rimane a terra
dolorante per qualche minuto (negli spogliatoi dirà che ha sentito “crac” – per
lui sospetta frattura di una costola). Tocca a Caporello rimpiazzarlo,
ma 6 minuti dopo (34’ st) il pilone bianconero si becca un giallo e lascia il Petrarca in 14
uomini.
A questo punto, in
inferiorità numerica e con le Fiamme Oro a +15, il Petrarca
tira fuori ciò che ancora gli resta: sempre e solo il cuore.
Al 36’ st gioca in touche
una punizione assegnata da Liperini: è evidente la ricerca della meta
che, anche se a pochi minuti dalla fine, potrebbe riaprire qualche flebile
speranza almeno per il punto di bonus difensivo. Difatti è con il cuore
che, dalla successiva giocata in rimessa laterale, arriva la segnatura di
Innocenti. Menniti-Ippolito però non completa l'opera, calciando fuori la
trasformazione. A 2’ dallo scadere il Petrarca resta a -10.
Presutti toglie Balsemin
per l’ingresso di Moscarda e Benetti mette fine ad ogni discorso
al 40’ piazzando ancora una volta tra i pali per il 28-15 finale.
…
Il Petrarca è stato in grado di
comandare il gioco solo per il primo quarto di gara anche se, con un
pizzico di attenzione in più, i bianconeri avrebbero potuto godere di un
maggior vantaggio iniziale. Probabilmente non sarebbe servito a vincere la
partita, ma l’esito finale poteva comunque essere diverso, magari con il meritato
punto di bonus difensivo. In fondo, il conteggio delle mete è favorevole
al Petrarca (2-1) e questo basterebbe a giustificarlo.
Ad ogni modo, già in fase di
riscaldamento le evidenti precarie condizioni fisiche di molti giocatori
non lasciavano ben sperare alla squadra di Moretti che perciò non può
farsene una colpa. Le dure battaglie con Viadana e San Donà hanno lasciato il segno, e ieri anche la sfortuna ci ha messo la sua (v. infortunio a
Staibano). Al Petrarca non è bastato il grande cuore messo in campo, ma
ha comunque evitato un passivo che poteva essere ben più pesante (la marcatura
non assegnata a Sepe poteva dare una svolta più accentuata al match).
Le Fiamme Oro allungano il
loro trend positivo, fatto di 3 vittorie consecutive in campionato (5 se
consideriamo anche quelle nei due derby del Trofeo d’Eccellenza).
All’inizio del match, com’era
logico, hanno temuto il Petrarca, arrivato a Roma in testa alla
classifica, ma hanno saputo cinicamente approfittare delle carenze fisiche
che, con il trascorrere del tempo, si sono via via evidenziate tra i bianconeri.
Presutti, sentito a fine gara, aveva
chiesto ai suoi maggior disciplina, attenzione e adattamento
alla gara ed è stato ricambiato. “Avevo
avuto una sensazione prima della partita, che sarebbe stata una bella domenica,
e così è stato. Sono contento perché stiamo lavorando bene e soprattutto perché
non ho condiviso il pensiero di alcuni dopo le prime tre sconfitte delle Fiamme
Oro. Ora ci aspetta una meritata settimana di ferie”
Moretti recrimina contro la iella e su
due episodi che nel primo tempo potevano dare quel vantaggio che avrebbe potuto
cambiare l’esito della partita: “Abbiamo
avuto due occasioni di meta non sfruttate nella prima parte di gara e questo
avrebbe potuto cambiare il match soprattutto dal punto di vista della tenuta
mentale. Ci è costato il dispendio fisico nelle partite con Viadana e San Donà
ed oggi si è aggiunta anche la sfortuna”.
Tra i presenti, a fine gara,
raccolgo il grande disappunto del DS petrarchino, Corrado Covi, al quale
non è piaciuta la “perla” di Andrea Bacchetti ( autore, tra l’altro, di
una prova assolutamente incolore) che, negli spogliatoi a fine gara, ha
intonato il consueto “adagio” a cui è ancora evidentemente abituato dai
tempi nei quali vestiva la casacca rossoblù. L’ala delle Fiamme Oro, oltre
ad evidenziare poca sportività nei confronti del Petrarca, ha dimostrato
oltretutto scarsa sensibilità nei confronti del proprio allenatore,
Pasquale Presutti, che proprio al Battaglini lo aveva sconfitto nella finale
scudetto 2011 e del suo compagno di squadra, Michele Sutto, anche lui all’epoca
tra i bianconeri Campioni d’Italia.
Sportività ed eleganza: due
caratteristiche che, a quanto sembra, non sono da tutti.
Roma, Caserma “S. Gelsomini” – domenica 10
novembre 2013, ore 15.00
Campionato di Eccellenza, VI giornata
Fiamme Oro Rugby v Petrarca Padova 28-15 (p.t.
9-10)
Marcatori: 23’ cp Menniti-Ippolito
(0-3), 30’ cp Benetti (3-3), 35’ m. Favaro tr Menniti-Ippolito (3-10), 38’ cp
Benetti (6-10), 40’ cp Benetti (9-10), 44’ cp Benetti (12-10), 46’ cp Benetti
(15-10), 54’ cp Benetti (18-10), 64’ m Sepe tr. Benetti (25-10), 77’ m
Innocenti (25-15), 80’ cp Benetti (28-15)
Fiamme Oro Rugby
Barion, Bacchetti, Sapuppo
(74’ Massaro), Forcucci, Sepe, Canna, Benetti, Balsemin (79’ Moscarda),
Vedrani, Zitelli (68’ Amenta), Sutto, Mammana (50’ Cazzola), Di Stefano (62’
Duca), Vicerè, Naka (62’ Cocivera)
A disposizione: Marinaro,
Boarato
All.: Presutti
Petrarca Padova
Jordaan, Bettin, Favaro (66’
Marcato), Bertetti (70’ Chillon), Innocenti, Menniti-Ippolito, Billot, Sarto,
Targa, Giusti, Middleton (60’ Conforti), Tveraga, Leso (55’ Staibano, 68’
Caporello), Mercanti, Novak
A Disposizione:, Delfino,
Francescato, Mainardi
All.: Moretti/Salvan
arb. Liperini (Livorno)
Cartellini: gialli: 22’ Sutto (FFOO); 74’ Caporello (PD)
Calciatori: Benetti 7/9 (cp 6/6, tr
1/1, dp 0/2); Menniti-Ippolito 2/4 (cp1/2, tr 2)
Man of the match: Giuseppe Sapuppo (FFOO)
Punti conquistati in classifica: Fiamme Oro Rugby 4;
Petrarca Padova 0
Note: 400 spettatori ca.,
temperatura 17°, cielo coperto
Enrico DANIELE
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