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lunedì 11 novembre 2013

FIAMME ORO SENZA PIETA’ CONTRO IL PETRARCA

Non basta il grande cuore alla squadra di Moretti.
Negli spogliatoi una “perla” di Bacchetti, rovina la bella vittoria dei poliziotti.


Che la sfida di ieri a Ponte Galeria contro le Fiamme Oro non fosse tra le più facili, Moretti e Salvan lo sapevano benissimo, consapevoli anche di avere a disposizione un organico “segnato” da due turni di campionato molto duri contro Viadana e San Donà.
Come sempre in questi casi, i due tecnici del Petrarca chiedono ai loro ragazzi il totale isolamento dall’ambiente esterno, per acquisire il massimo della concentrazione mentale, molto utile in un momento di oggettiva difficoltà fisica della squadra.
L’atteggiamento “distaccato” dei bianconeri, all’arrivo nella caserma della Polizia di Stato, in un primo momento ha creato un certo dissapore, chiarito e stemperato poi a fine gara prima del terzo tempo nella bella club house delle Fiamme Oro.
La partita, però, sembra vivere la tensione pre-gara sin dal calcio d’inizio.
Le Fiamme Oro, come era lecito aspettarsi, partono all’arrembaggio, cercando di chiudere subito il Petrarca nei propri 22. Già al primo minuto è Canna ad essere bloccato da Targa, dopo un intercetto a pochi passi dalla linea di meta. Poco dopo è però il Petrarca a poter muovere il tabellino, ma Menniti-Ippolito, oggi schierato nuovamente all’apertura al posto di Marcato, fallisce una facile trasformazione, complice forse il vento fastidioso che con la pioggia ha  accompagnato quasi tutto l’incontro.
I cremisi premono di più sull’acceleratore. Al 10’ un delizioso grabber di Benetti mette in moto Sepe, che non c’arriva e la palla finisce in touche.
Le mischie ordinate anche oggi sono una difficoltà grande da superare per il Petrarca che subisce la maggior spinta degli avversari. E’ l‘istinto e l’aggressività agonistica di Sarto, uno dei migliori tra i nostri, che molto spesso sbroglia situazioni disarmanti, unitamente a Mercanti, sempre pronto a sfruttare il minimo spazio tra le maglie difensive dei poliziotti.
Nel primo quarto di gara le due squadre si studiano ancora molto ed entrambe si affidano alle rimesse col piede nel classico ping-pong alla ricerca di un guadagno territoriale che non arriva.
Tuttavia è il Petrarca a sbloccare il risultato, dopo 23’ di assoluta parità: Menniti-Ippolito trasforma la punizione concessa da Liperini per una “cravatta” di Sutto, con l’occasione spedito in panca per 10’. Due minuti più tardi un intercetto di Giusti mette in moto Targa e Mercanti, già diretto verso l’area di meta avversaria, viene fermato dall’arbitro che ravvisava un precedente “in avanti” del capitano bianconero.
Il Petrarca, però, in superiorità numerica, rischia la meta e prende un calcio.  
Infatti, al 30’ Menniti-Ippolito si fa intercettare un passaggio nei 22 delle Fiamme Oro. E’ pronto il piede di Benetti a lanciare Sepe che, inseguito e disturbato da Bettin che lo affianca, alla fine di una lunghissima sgroppata arriva sino a schiacciare in meta. Liperini annulla, ravvisando un “in avanti” dell’ala cremisi, nel disappunto dei presenti sugli spalti. Dal fallo del Petrarca nella mischia successiva, arriva il penalty che Benetti trasforma per il provvisorio pareggio (3-3).
Il Petrarca trova comunque la forza di reagire e, dopo alcune percussioni nei 22 avversari, è Favaro a trovare lo spunto giusto per allungarsi e schiacciare in meta. Menniti- Ippolito trasforma dalla piazzola e il Petrarca ora sta davanti di 7 punti: 3-10.
Dura poco, perché il Petrarca è falloso in mischia e si becca due calci di punizione prima dello scadere (38’ e al 40’) che il cecchino cremisi non ha difficoltà a mettere tra i pali. Al riposo si va sul sostanziale equilibrio (9-10), ma con le Fiamme in netta crescita ed il Petrarca in progressivo disarmo fisico.
Non cambia aspetto il match al rientro dagli spogliatoi.
Le Fiamme Oro capiscono che il Petrarca è in gravi difficoltà e, come una iena affamata, si accanisce sull’animale ferito e moribondo.
Il sorpasso delle Fiamme Oro arriva subito: al 3’ st ancora un “placcatore che non rotola” costa al Petrarca la punizione che Benetti spedisce in mezzo all’acca da posizione centrale dentro i 22 bianconeri (12-10). Non cambia nulla per il mediano di mischia dei poliziotti, se poco dopo deve calciare da fuori i 22 e da posizione angolatissima: il pallone sembra telecomandato (nemmeno il vento gli dà fastidio) e pali centrati ancora una volta (15-10).
Le Fiamme sentono che la preda è frastornata, confusa: non mollano la presa, anche se non riescono a dare il colpo di grazia perché il Petrarca, dove non può con il fisico, ci mette il cuore.
I poliziotti sfruttano gli errori che, soprattutto in mischia, il Petrarca non riesce ad evitare.
E dall’ennesimo fallo in raggruppamento, è ancora Benetti a piazzare il calcio che allarga ulteriormente la forbice: 18-10.
Moretti prova la carta Staibano, non ancora perfettamente recuperato dall’infortunio, per sostituire un Leso veramente provato. L’ingresso del pilone campano risolve parzialmente le difficoltà in mischia chiusa, ma il Petrarca non riesce ad uscire dalla propria metà campo.
Tuttavia la squadra di Presutti, pur stazionando stabilmente nei 22 bianconeri, non trova il colpo di grazia. Sfruttano però la loro “arma letale”. Servono due volte Benetti, ben appostato appena fuori che fortunatamente per noi, nel giro di due minuti fallisce due tentativi di drop.
Al 20’ st Conforti rimpiazza Middleton, rimasto in campo nonostante un evidente dolore al garretto della gamba destra. Anche tra i poliziotti Duca e Cocivera subentrano a Di Stefano e Naka.
Non si allenta la pressione delle Fiamme Oro, anzi presidiano costantemente i 22 del Petrarca, perlustrando tutto il muro difensivo dei bianconeri che, stoicamente, non concedono varchi utili ai poliziotti. La squadra di Presutti però lo capisce e al 24’ st pesca il jolly: Vicerè, tallonatore dei cremisi, servito da Sapuppo (man of the match) si produce in un improbabile calcetto “alla Benetti” che scavalca Billot e mette in condizione Sepe, in agguato a pochi passi, di schiacciare per la marcatura grossa. Benetti, quello vero, trasforma facilmente: le Fiamme Oro consolidano la supremazia della gara e si portano sul 25-10. Il parziale per i poliziotti è un perentorio 22-0.
Moretti cambia ancora. Toglie Favaro e mette dentro Marcato. Sposta Menniti-Ippolito all’estremo e Jordaan all’ala. Si prova così a ragionare, anche se siamo già al 26’ st, per cercare di riprendere il filo del discorso, perso già nel primo tempo.
L’esperienza dell’ apertura padovana, visibilmente in difficoltà sugli appoggi, può fare poco.
Il Petrarca non riesce a scrollarsi di dosso gli assalti delle Fiamme Oro che costringono la squadra di Moretti nella propria metà campo. Jordaan, il più mobile nel reparto arretrato del Petrarca, prova qualche spunto personale, cercando di spostare il gioco con repentini cambi di posizione, che non producono nulla in termini di conquista territoriale. La difesa delle Fiamme Oro è molto alta ed attenta. Ancora cambi tra i poliziotti: Amenta per Zitelli, al 28’ st. e altri guai per il Petrarca che, oltre alla precaria condizione fisica, deve subire l’accanimento della sfortuna. In una mischia ordinata a favore dei bianconeri, Staibano prende un brutto colpo al costato e rimane a terra dolorante per qualche minuto (negli spogliatoi dirà che ha sentito “crac” – per lui sospetta frattura di una costola). Tocca a Caporello rimpiazzarlo, ma 6 minuti dopo (34’ st) il pilone bianconero si becca un giallo e lascia il Petrarca in 14 uomini.
A questo punto, in inferiorità numerica e con le Fiamme Oro a +15, il Petrarca tira fuori ciò che ancora gli resta: sempre e solo il cuore.
Al 36’ st gioca in touche una punizione assegnata da Liperini: è evidente la ricerca della meta che, anche se a pochi minuti dalla fine, potrebbe riaprire qualche flebile speranza almeno per il punto di bonus difensivo. Difatti è con il cuore che, dalla successiva giocata in rimessa laterale, arriva la segnatura di Innocenti. Menniti-Ippolito però non completa l'opera, calciando fuori la trasformazione. A 2’ dallo scadere il Petrarca resta a -10.
Presutti toglie Balsemin per l’ingresso di Moscarda e Benetti mette fine ad ogni discorso al 40’ piazzando ancora una volta tra i pali per il 28-15 finale.
Il Petrarca è stato in grado di comandare il gioco solo per il primo quarto di gara anche se, con un pizzico di attenzione in più, i bianconeri avrebbero potuto godere di un maggior vantaggio iniziale. Probabilmente non sarebbe servito a vincere la partita, ma l’esito finale poteva comunque essere diverso, magari con il meritato punto di bonus difensivo. In fondo, il conteggio delle mete è favorevole al Petrarca (2-1) e questo basterebbe a giustificarlo.
Ad ogni modo, già in fase di riscaldamento le evidenti precarie condizioni fisiche di molti giocatori non lasciavano ben sperare alla squadra di Moretti che perciò non può farsene una colpa. Le dure battaglie con Viadana e San Donà hanno lasciato il segno, e ieri anche la sfortuna ci ha messo la sua (v. infortunio a Staibano). Al Petrarca non è bastato il grande cuore messo in campo, ma ha comunque evitato un passivo che poteva essere ben più pesante (la marcatura non assegnata a Sepe poteva dare una svolta più accentuata al match).
Le Fiamme Oro allungano il loro trend positivo, fatto di 3 vittorie consecutive in campionato (5 se consideriamo anche quelle nei due derby del Trofeo d’Eccellenza).
All’inizio del match, com’era logico, hanno temuto il Petrarca, arrivato a Roma in testa alla classifica, ma hanno saputo cinicamente approfittare delle carenze fisiche che, con il trascorrere del tempo, si sono via via evidenziate tra i bianconeri.
Presutti, sentito a fine gara, aveva chiesto ai suoi maggior disciplina, attenzione e adattamento alla gara ed è stato ricambiato. “Avevo avuto una sensazione prima della partita, che sarebbe stata una bella domenica, e così è stato. Sono contento perché stiamo lavorando bene e soprattutto perché non ho condiviso il pensiero di alcuni dopo le prime tre sconfitte delle Fiamme Oro. Ora ci aspetta una meritata settimana di ferie”
Moretti recrimina contro la iella e su due episodi che nel primo tempo potevano dare quel vantaggio che avrebbe potuto cambiare l’esito della partita: “Abbiamo avuto due occasioni di meta non sfruttate nella prima parte di gara e questo avrebbe potuto cambiare il match soprattutto dal punto di vista della tenuta mentale. Ci è costato il dispendio fisico nelle partite con Viadana e San Donà ed oggi si è aggiunta anche la sfortuna”.
Tra i presenti, a fine gara, raccolgo il grande disappunto del DS petrarchino, Corrado Covi, al quale non è piaciuta la “perla” di Andrea Bacchetti ( autore, tra l’altro, di una prova assolutamente incolore) che, negli spogliatoi a fine gara, ha intonato il consueto “adagio” a cui è ancora evidentemente abituato dai tempi nei quali vestiva la casacca rossoblù. L’ala delle Fiamme Oro, oltre ad evidenziare poca sportività nei confronti del Petrarca, ha dimostrato oltretutto scarsa sensibilità nei confronti del proprio allenatore, Pasquale Presutti, che proprio al Battaglini lo aveva sconfitto nella finale scudetto 2011 e del suo compagno di squadra, Michele Sutto, anche lui all’epoca tra i bianconeri Campioni d’Italia.
Sportività ed eleganza: due caratteristiche che, a quanto sembra, non sono da tutti.

Roma, Caserma “S. Gelsomini” – domenica 10 novembre 2013, ore 15.00
Campionato di Eccellenza, VI giornata
Fiamme Oro Rugby v Petrarca Padova 28-15 (p.t. 9-10)

Marcatori: 23’ cp Menniti-Ippolito (0-3), 30’ cp Benetti (3-3), 35’ m. Favaro tr Menniti-Ippolito (3-10), 38’ cp Benetti (6-10), 40’ cp Benetti (9-10), 44’ cp Benetti (12-10), 46’ cp Benetti (15-10), 54’ cp Benetti (18-10), 64’ m Sepe tr. Benetti (25-10), 77’ m Innocenti (25-15), 80’ cp Benetti (28-15)

Fiamme Oro Rugby
Barion, Bacchetti, Sapuppo (74’ Massaro), Forcucci, Sepe, Canna, Benetti, Balsemin (79’ Moscarda), Vedrani, Zitelli (68’ Amenta), Sutto, Mammana (50’ Cazzola), Di Stefano (62’ Duca), Vicerè, Naka (62’ Cocivera)
A disposizione: Marinaro, Boarato
All.: Presutti

Petrarca Padova
Jordaan, Bettin, Favaro (66’ Marcato), Bertetti (70’ Chillon), Innocenti, Menniti-Ippolito, Billot, Sarto, Targa, Giusti, Middleton (60’ Conforti), Tveraga, Leso (55’ Staibano, 68’ Caporello), Mercanti, Novak
A Disposizione:, Delfino, Francescato, Mainardi
All.: Moretti/Salvan

arb. Liperini (Livorno)

Cartellini: gialli: 22’ Sutto (FFOO); 74’ Caporello (PD)
Calciatori: Benetti 7/9 (cp 6/6, tr 1/1, dp 0/2); Menniti-Ippolito 2/4 (cp1/2, tr 2)
Man of the match: Giuseppe Sapuppo (FFOO)
Punti conquistati in classifica: Fiamme Oro Rugby 4; Petrarca Padova 0
Note: 400 spettatori ca., temperatura 17°, cielo coperto

   

Enrico DANIELE

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