Ma ne siamo proprio sicuri?
Sabato, la prima del campionato d’Eccellenza
tra le Fiamme Oro Roma e I Cavalieri Prato, è finita con un
pesante passivo per i toscani: un 56 a
zero che non ammette repliche.
In
questo caso il risultato, senz’altro frustrante
per chi ha perso, è in parte
giustificato dal fatto che i Cavalieri, squadra rinnovata in toto (staff
tecnico nuovo e solo 2 giocatori in rosa facevano parte del team della scorsa
stagione) giocava la sua prima partita
ufficiale (nessun incontro pre-campionato per le note vicende).
Probabilmente
– e in tutta onestà me lo auguro- sabato prossimo, tra le mura domestiche, I Cavalieri faranno senz’altro meglio…
Domenica,
mi capita per caso di trovare su facebook
il risultato di un incontro fra il Centro
di Formazione Under 16 di Padova e quello di Mirano.
Ho
dovuto guardarlo due-tre volte, credendo
di essermi sbagliato.
In
effetti, il risultato lascia un po’
perplessi: 103-0 a favore del
centro di Padova.
Mi
sorge spontanea una domanda: “Che tipo di “formazione” può aver
ricevuto una squadra che incassa un simile passivo?”
Non
voglio con questo puntare il dito contro nessuno, anzi: mi spiace molto per i
ragazzi di Mirano!
Tuttavia
voglio evidenziare quanto sia frustrante
una sconfitta così pesante.
I ragazzi se la ricorderanno in vita,
ne sono certo.
Ho un ricordo personale
di quando giocavo a calcio con gli allievi (avevo quindi più o meno la stessa
età degli under 16) e andammo a giocare a Vigodarzere contro il “Celtic”: perdemmo 16-0.
Quando
ci troviamo con i miei ex compagni (sono passati quasi 40 anni) ce lo ricordiamo ancora!...e nessuno di
noi riesce ancora oggi a scherzarci sopra…
Mi
domando ancora: “Che beneficio ne trae
la squadra che ha vinto?”, a parte la classifica (nella fattispecie credo
fosse un’amichevole).
Qualcuno
dei ragazzi su facebook commentava molto
onestamente: “…sì…ma davanti non avevamo nessuno…” .
Evviva
la sincerità!
Enrico DANIELE
Bisognerebbe vedere con che ragazzi alimentano il centro di formazione, se per caso, ad esempio, ci sono club della zona che non mandano i loro atleti. e nel caso... perchè?
RispondiEliminaTi posso solo dire che Padova aveva convocato 24 giocatori provenienti da: 11 Petrarca, 8 Valsugana, 3 CUS, 2 Rubano...non ho notizie da quella di Mirano...
EliminaI centri di formazione così come sono impostati non hanno senso. Se vogliamo che i ragazzi, tutti e non solo quelli convocati, imparino qualcosa da questo tipo di esperienze bisognerebbe che gli allenamenti fossero itineranti. Per esempio il CF di Padova dovrebbe spostarsi nelle varie sessioni di allenamento presso le varie società (per i ragazzi convocati non cambierebbe nulla se si allenano in un posto o in un altro ma per coloro che fanno da "sparring partner" si tratterebbe sicuramente di un valore aggiunto). Con questo sistema anche i ragazzini "non eletti" (che brutta espressione, ma è cosi) ne trarrebbero vantaggio, cosi come tutto il movimento. Detto questo, forse di centri di formazione ce ne sono anche troppi con il rischio di avere risultati come quello di domenica dove nessuno ha imparato nulla.....
RispondiEliminaconcordo pienamente!! inoltre, vedo un rischio di perdita di senso di appartenenza ai club. I ragazzi, impegnati tutti i giorni fra allenamenti nelle società e nei centri di formazione, a volte rischiano di perdere focus anche su altre cose importanti per la loro età, lo studio per esempio. sicuramente molti non vivono questo problema, ma può essere un rischio. CF itineranti, invece, oltre a far crescere i ragazzi (convocati e non..) può far crescere anche i tecnici nelle società che hanno modo di confrontarsi su metodi d'allenamento con persone magari preparate diversamente o con altre visioni... il confronto migliora sempre...
Eliminadetto questo non riesco a dare un giudizio su un risultato del genere, ma resta un confronto dove pochi hanno imparato, e forse nessuno si è divertito...
Interessante l'articolo riportato su questo link: www.rugbybologna.it/pagina.php?id=382
RispondiEliminanon sono convinto di ciò che viene descritto sui commenti precedenti . Innanzi tutto non parliamo di 'eletti ' espressione alquanto scurile se riferita a ragazzi di 15/16 anni . Vorrei ricordare che i ragazzi che partecipano ai CdF non sono altro che ragazzi che arrivano dalle selezioni del CIV in under 14 e poi vengono selezionati e mandati dalle società in base a caratteristiche di gioco, fisiche, vorrei ricordare che in under 16 si comincia a giocare un rudimentale rugby dove il fisico comincia ad essere importante, ruolo ecc. ecc. ecc. Questi ragazzi si allenano una media di 4/5 volte alla settimana sia nei club che nei CdF senza perdere la realtà dalla quale provengono ed in ultimo ma non meno importante anzi, hanno un interessante profitto scolastico . Detto questo sacrificano il loro tempo libero per svolgere questa intensa attività ma nella vita bisogna imparare anche il sacrificio se si vogliono raggiungere degli obbiettivi . Non so se nei prossimi anni da questi CdF usciranno dei campioni di rugby ma sicuramente usciranno dei ragazzi con un bagaglio di esperienza che porteranno sicuramente nei club dai quali provengono. Possiamo discutere se volete dei risultati , delle locazioni non sempre adeguate dei CdF ,degli orari ecc. ecc. ecc.,ma non si discute sulla buona fede dei ragazzi che chiamati ad un impegno non indifferente , svolgono le proprie funzioni con serietà che qualche volta dovrebbe essere presa da esempio da noi più adulti. Basta pensare ai propri orti e orticelli più o meno grandi da coltivare , pensiamo più in grande e speriamo che la federazione continui ,migliorando , queste attività , dalle quali i nostri figli possano imparare oltre al rugby anche a diventare uomini in questa malata società . Datevi uno sguardo in giro , per le strade ,nelle piazze e date uno sguardo ai coetani dei nostri figli come si comportano. Ripeto possiamo discutere sui risultati ma non sulla formazione dei Centri
RispondiEliminaBravo! Concordo sul "pensiamo più in grande". Quindi non sarebbe meglio pensare anche a quelli che non vengono mai"selezionati" e, come detto più sopra, coinvolgere anche i non selezionati con allenamenti itineranti? Questa sarebbe VERA Formazione (con la effe maiuscola...). O preferisci che qualcuno dei nostri ragazzi molli tutto e vada nelle strade o piazze perché non degno di essere "selezionato"?
RispondiEliminacredo che nessuno di noi voglia che i ragazzi frequentino strade e piazze con la possibilità di perdersi in qualche oscuro angolo , ma vorrei capire quanti genitori sono disposti a far allenare il proprio figlio 4/5 volte alla settimana, vorrei ricordare ai non informati che lo scorso anno il CdF di Padova si è allenato alcune volte sia al Cus Padova che al Petrarca per cui credo che il convolgimento ci sia stato. Vorrei anche ricordare che anche gli 'eletti ' (non ti fa scifo il nome dato ai ragazzi) sudano 7 camicie per un posto in squadra , e che a questa età la strada per diventare uomini (non campioni di rugby ) è in salita e non tutto deve essere dato per scontato o per obbligo, negli anni la selezione naturale va da se . Detto questo senza polemica ringrazio chi cerca (magari senza riuscire bene) di insegnare qualcosa a questi ragazzi e se qualcuno ha delle idee migliori che le faccia sapere ai vertici della FIR cercando di rispettare chi con il sacrificio giornaliero insegue una chimera , un sogno, e invece di criticare sempre dia la spinta al proprio figlio a far sempre meglio per cercare di avere un posto in squadra
EliminaLeggendo i commenti ho avuto l'impressione che vi siano due categorie di commentatori: i critici e gli offesi.
EliminaMessa così, temo che la discussione non porti a nulla.
Varrebbe la pena confrontarsi, per esempio, sugli orari scolastici ed il carico di lavoro che la scuola addossa ai ragazzi anche a casa, in relazione ad un impegno sportivo sempre più importante, che richiede sempre più tempo. È' effettivamente possibile oggi ? Chi potrebbe intervenire per mediare ? Grazie, alla prossima.
Per onor di cronaca. oggi la FIR ha dato notizia dei risultati della prima giornata del Campionato dei Centri di Formazione Under 16. Il risultato corretto dell'incontro Mirano-Padova è 0-96 (la sostanza non cambia). Sempre per la cronaca, sugli 11 incontri del campionato, tre sono quelli che hanno un grande divario fra vincitori e vinti. Oltre a quello citato, Rho-Milano 12-83; Udine-Mogliano 0-69...gli altri risultati sono più o meno nella norma.
RispondiEliminaUn post con 495 visualizzazioni (il conteggio è a sabato mattina) significa che l'argomento meriterebbe una discussione più approfondita, non qui, ma nelle sedi più opportune.
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