Il commento di Angelo Volpe dopo la 5^ giornata.
E prepariamoci a dare un “dispiacere” ad un
amico.
E’ ben vero che la
classifica non è attendibile a causa delle giornate di riposo obbligatorie
dovute al numero dispari di squadre partecipanti, ma niente e nessuno
impedisce di godersi il primo posto in classifica del Petrarca dopo cinque
giornate.
Quattro vittorie e una sconfitta il bilancio.
All'indomani di Prato
sarebbero stati in pochi a ipotizzare questa classifica:
Petrarca Padova punti 17; Viadana punti 16; Rovigo
punti 15; Mogliano, Cavalieri Prato e Calvisano punti 13; San Donà punti
11; Fiamme Oro Roma punti 8; Pol. Lazio 1927 punti 6;
Unione Rugby Capitolina
punti 4; Rugby Reggio punti 1.
Che la trasferta a San Donà non
sarebbe stata facile né scontata era prevedibile, visto l’incontro di soli
15 giorni prima per il Trofeo Eccellenza. E così è stato.
Il San Donà si rivela la bestia
nera del Petrarca in questa stagione. O, per l’esattezza, è la mischia
ad essere un ostacolo particolarmente ostico. Anche sabato i primi
cinque uomini del pack sandonatese (più i quattro rincalzi dalla panchina) hanno
dato battaglia senza alcun timore reverenziale e sono riusciti a imporsi
con relativa facilità soprattutto nel secondo tempo, in particolar modo dopo
l’uscita di Leso. Quanta sofferenza in mischia chiusa. Da non credere. Moretti
ha messo in campo tutto ciò che poteva per tentare di arginare la situazione,
ma oltre alla potenza degli avversari ci si è messa anche un po’ di sfiga: Furia
è rimasto in campo una decina di minuti e poi è uscito dolorante. Più o meno lo
stesso per Caporello che, subentrato anche lui come Furia nella ripresa,
è uscito poco dopo per problemi fisici. Novak ha fatto quel che ha potuto
insieme a Leso e finché sono stati in campo la mischia ha sofferto, ma
ha sostanzialmente retto. Dopo invece è sceso il buio pesto. Tuttavia, in un
quadro della situazione così descritto, va detto per correttezza che le cose
sarebbero andate molto male compromettendo l’esito finale dell’incontro
(vittorioso per il Petrarca per soli due punticini…) se i giocatori non
avessero buttato il cuore e l’anima in campo pur subendo così
pesantemente gli avversari. Gli ultimi 20 minuti della partita sono stati quasi
commoventi per come i nostri hanno saputo arginare gli avversari
lanciatissimi e in pieno recupero di punti.
Alla fine il Petrarca ha
finito la partita in 14, ma non ha mollato di un centimetro pur soffrendo
l’inferno in mischia chiusa. Hanno ragione i “veci” saggi quando dicono che le
partite si vincono o si perdono con la mischia. Sabato se ne è avuta la
riprova.
Adesso Moretti si ritrova
con un bel problema. Piloni in difficoltà e rattoppati. Staibano
(oggetto misterioso ancora indecifrabile) con problemi al ginocchio; Furia
fragile come un calice di cristallo e ancora alla ricerca di una
consapevolezza delle proprie possibilità, Caporello acciaccato per colpo
al collo e problemi fisici di altro tipo (stomaco?). Per fortuna che Leso,
Novak e Mercanti tengono botta, ma certamente da soli non possono reggere
il peso della mischia. Problemi anche per Middleton che ha nelle
caviglie il suo punto debole sotto il profilo fisico. Sabato era in evidente
difficoltà zoppicando visibilmente e facendo molto spesso ricorso allo spray
antidolorifico.
Ma, a fronte di questo
quadro allarmante, va detto che contro squadre di rango come Rovigo
e Viadana la mischia del Petrarca non ha affatto sfigurato, anzi.
Rimane abbastanza misterioso come si possa vincere il confronto diretto con una
mischia come quella di Viadana, che di sicuro non è l’ultima arrivata, o
rifilare numerosi carrettini a quella di Rovigo, e poi soffrire alla morte
contro San Donà. Boh, francamente non ho risposte specifiche, salvo rendere
merito ai sandonatesi che effettivamente hanno una mischia molto forte e
attrezzata e soprattutto equilibrata nei rincalzi. Quando nel secondo tempo
entrano in campo i sostituti dalla panchina, questi si rivelano
omogenei a chi li ha preceduti senza cali di qualità e rendimento. Questo
significa affrontare le partite con 6-7 giocatori di pari livello per
rendimento e affidabilità.
E non è affatto poco.
Gli uomini della prima linea del Petrarca (da sx in alto) Delfino e Furia, Mercanti, Staibano Sotto, da sx: Leso, Novak e Caporello(le foto sono di Corrado Villarà e Massimo Sardena) |
Altro partitone subdolo e
pericolosissimo. Pasquale starà già preparando il trappolone…. per fare la
festa al Petrarca.
Nonostante Pasquale sia un
amico, non facciamoci intenerire dai sentimentalismi e prepariamoci a
dargli un dispiacere!!!!
Angelo VOLPE
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