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mercoledì 19 febbraio 2014

IL GAVAZZI PENSIERO SU FRANCHIGIE, ECCELLENZA, ACCADEMIE

Cos’ha veramente in mente il nr. 1 della FIR?
Il Presidente FIR Alfredo Gavazzi (ph Sebastiano Pessina)

Il Presidente Federale, Alfredo Gavazzi, ha incontrato tutti i presidenti delle società di Eccellenza in una riunione ufficiale di routine.
A margine della stessa, il nr. 1 FIR si è intrattenuto privatamente con i presidenti delle società venete, alle quali ha illustrato un suo progetto riguardante il campionato celtico.
Ecco, in sunto, il Gavazzi pensiero.
Aldilà del fatto che non è ben chiara la motivazione per cui il Presidente non abbia riferito in assemblea ciò che, privatamente, ha detto ai presidenti di Petrarca, Mogliano, Rovigo e San Donà, è altrettanto chiaro il perché (ndr. successivamente ha incontrato anche le squadre romane).
Infatti, dopo il comunicato stampa della Benetton Treviso che dichiara cessato il proprio impegno nel campionato celtico (ndr. cosa che sta accelerando la fuoriuscita di molti giocatori dal club trevigiano), il Presidente Gavazzi è corso ai ripari repentinamente, per sondare la possibilità della costituzione di una seconda franchigia tra i club veneti.
E’ chiaro, quindi, che la FIR ha tutta l’intenzione di proseguire l’avventura celtica (ndr. sembra che non si debba più pagare la “tassa d’ingresso” celtica di 3 milioni di euro), modificando però radicalmente i rapporti di gestione tra la FIR stessa e le due franchigie.
In parole povere:
1.    la FIR, tramite una società costituita appositamente, controllerebbe il 70% delle due franchigie, lasciando il 30% ai privati (ndr. che avrebbero anche gli incassi delle partite, della cartellonistica e degli sponsor). Sarebbe però determinante nelle scelte dei manager, dello staff tecnico e dei giocatori, perché le squadre dovranno giocare il più possibile come la Nazionale;
2.    non sarà istituito un bando di partecipazione: “Non ci le condizioni e i tempi sono stretti, dice Gavazzi, e il comunicato stampa Benetton, pur dichiarando eventuale disponibilità, non da certezze ed io devo andare avanti”;
3.    l’opzione veneta è primaria rispetto a quella laziale: i presidenti veneti vorrebbero ricostituire i “Dogi” (ndr. quelli laziali i “Lupi”), ma resta aperta sempre l’opzione Benetton, qualora il club trevigiano desse la propria disponibilità;
Già questo basterebbe per far capire l’ingerenza della FIR nei due club celtici. Ingerenza che potrebbe far desistere alcuni club (ndr. Benetton?)
Quanto al Campionato d’Eccellenza, il Presidente vede un torneo a 10 squadre, all’interno del quale far militare anche una formazione dell’ Accademia Under 20 (di nuova costituzione).
Perciò che riguarda le tanto discusse Accademie, sparirebbero i centri di formazione mentre verrebbero incrementate le Accademie Under 18 (dieci) e aumentate a due le Accademie Under 19. Quest’ultime potrebbero partecipare al campionato di serie A1. Al termine dell’esperienza in Accademia, i ragazzi verrebbero indirizzati nelle franchigie e nei club di Eccellenza.
Un programma anche per la Nazionale Emergenti: sarà allenata dai tecnici delle due franchigie (ndr. come avviene tutt’ora) e in essa confluiranno tutti i “permit player” dell’Eccellenza, con sessioni di allenamento con le celtiche almeno ogni due/tre settimane.
Fin qui ciò che è noto del “Gavazzi pensiero”.
Basta e avanza per aprire un tavolo di discussione tra gli addetti ai lavori, almeno fino alle prossime “esternazioni” (ndr. sicuramente successive all’incontro di domani con il board celtico).
Ancora qualche giorno per capire il futuro di tutto il movimento ovale itraliano: un futuro che, quanto sembra, non dovrebbe migliorare la situazione del Campionato d’Eccellenza che, dopo l’ingresso nel campionato celtico, ha perso molto del suo interesse e, non ultimo, anche di qualità.

Enrico DANIELE

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