Cos’ha veramente in mente il nr. 1 della FIR?
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| Il Presidente FIR Alfredo Gavazzi (ph Sebastiano Pessina) |
Il Presidente Federale,
Alfredo Gavazzi, ha incontrato tutti i presidenti delle società di
Eccellenza in una riunione ufficiale di routine.
A margine della stessa, il
nr. 1 FIR si è intrattenuto privatamente con i presidenti delle società venete,
alle quali ha illustrato un suo progetto riguardante il campionato celtico.
Ecco, in sunto, il Gavazzi
pensiero.
Aldilà del fatto che non
è ben chiara la motivazione per cui il Presidente non abbia riferito in
assemblea ciò che, privatamente, ha detto ai presidenti di Petrarca, Mogliano, Rovigo
e San Donà, è altrettanto chiaro il perché (ndr. successivamente ha
incontrato anche le squadre romane).
Infatti, dopo il
comunicato stampa della Benetton Treviso che dichiara cessato il proprio impegno
nel campionato celtico (ndr. cosa che sta accelerando la fuoriuscita di molti
giocatori dal club trevigiano), il Presidente Gavazzi è corso ai ripari
repentinamente, per sondare la possibilità della costituzione di una
seconda franchigia tra i club veneti.
E’ chiaro, quindi, che la
FIR ha tutta l’intenzione di proseguire l’avventura celtica (ndr. sembra
che non si debba più pagare la “tassa d’ingresso” celtica di 3 milioni di euro),
modificando però radicalmente i rapporti di gestione tra la FIR stessa e le due
franchigie.
In parole povere:
1. la FIR, tramite una società
costituita appositamente, controllerebbe il 70% delle due franchigie,
lasciando il 30% ai privati (ndr. che avrebbero anche gli incassi delle
partite, della cartellonistica e degli sponsor). Sarebbe però determinante
nelle scelte dei manager, dello staff tecnico e dei giocatori, perché le
squadre dovranno giocare il più possibile come la Nazionale;
2. non sarà istituito un bando di partecipazione: “Non
ci le condizioni e i tempi sono stretti, dice Gavazzi, e il comunicato stampa
Benetton, pur dichiarando eventuale disponibilità, non da certezze ed io devo
andare avanti”;
3. l’opzione veneta è primaria rispetto a quella
laziale: i presidenti veneti vorrebbero ricostituire i “Dogi” (ndr. quelli
laziali i “Lupi”), ma resta aperta sempre l’opzione Benetton, qualora il club
trevigiano desse la propria disponibilità;
Già questo basterebbe per
far capire l’ingerenza della FIR nei due club celtici. Ingerenza che
potrebbe far desistere alcuni club (ndr. Benetton?)
Quanto al Campionato d’Eccellenza,
il Presidente vede un torneo a 10 squadre, all’interno del quale far
militare anche una formazione dell’ Accademia Under 20 (di nuova
costituzione).
Perciò che riguarda le tanto
discusse Accademie, sparirebbero i centri di formazione mentre verrebbero
incrementate le Accademie Under 18 (dieci) e aumentate a due le
Accademie Under 19. Quest’ultime potrebbero partecipare al campionato di serie
A1. Al termine dell’esperienza in Accademia, i ragazzi verrebbero indirizzati
nelle franchigie e nei club di Eccellenza.
Un programma anche per la Nazionale
Emergenti: sarà allenata dai tecnici delle due franchigie (ndr. come
avviene tutt’ora) e in essa confluiranno tutti i “permit player” dell’Eccellenza,
con sessioni di allenamento con le celtiche almeno ogni due/tre settimane.
Fin qui ciò che è noto del “Gavazzi
pensiero”.
Basta e avanza per aprire un tavolo di discussione tra gli addetti ai
lavori, almeno fino alle prossime “esternazioni” (ndr. sicuramente successive
all’incontro di domani con il board celtico).
Ancora qualche giorno per capire
il futuro di tutto il movimento ovale itraliano: un futuro che, quanto
sembra, non dovrebbe migliorare la situazione del Campionato d’Eccellenza
che, dopo l’ingresso nel campionato celtico, ha perso molto del suo
interesse e, non ultimo, anche di qualità.
Enrico DANIELE

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