Ultima
giornata fatale per i bianconeri che non passano alle semifinali per 1 solo
punto
Viadana
fa il colpaccio a Mogliano e si aggrega alla compagnia play off
Finisce come peggio non poteva finire la regular season del Campionato
d’Eccellenza per il Petrarca.
Come lo scorso campionato, anche in questo la squadra di Moretti e Salvan
deve dire addio alle semifinali per un solo, maledetto, punto
di differenza.
Beffa
nella beffa, passa il Viadana,
squadra battuta in entrambe le occasioni dal Petrarca. I gialloneri, inoltre,
hanno vinto due partite in meno del Petrarca e ne hanno persa una in più (l’altra
l’hanno pareggiata) e oggi sono stati capaci di piegare i Campioni d’Italia in
carica in casa loro, riscattando il pareggio dell’andata e centrando, sul
filo di lana, il passaggio ai play off.
Una prova di carattere dei
mantovani, nel pieno di una crisi societaria e di spogliatoio (stipendi in arretrato e i 5 stranieri che hanno da tempo fatto le valige).
Carattere
che è mancato al Petrarca, proprio nel giorno
in cui, diversamente, dovevano averne più del solito.
Incolore la prova corale dei bianconeri, nonostante
le due mete marcate frutto di due iniziative individuali: quella di Middleton,
arrivata dopo uno spunto personale di Jordaan e quella di Bellini
che, allo scadere dell’ 80’ ,
trova un break a centro campo con tutto il Cammi Calvisano riversato nella metà
campo avversaria. Belle iniziative, ma troppo poco, anche solo per portarsi
sotto il break e conquistare quel punto, maledetto, che avrebbe assunto la
valenza di un intero campionato.
Peccato, perché il Petrarca, dopo un inizio di stagione balbettante,
dove non aveva ancora trovato un proprio assetto di gioco (a inizio
stagione Moretti e Salvan hanno dovuto praticamente ricominciare daccapo nella
ricostruzione della squadra), nella seconda parte di stagione aveva trovato
una buona configurazione che faceva ben sperare, culminata con la vittoria
nel 152° Derby contro Rovigo.
Sabato
scorso l’apice, oggi l’abisso,
con una squadra scollegata, sofferente oltremodo in mischia, deficitaria quel
che basta nelle touche e mai padrona del gioco. Pochi spunti personali
che sottolineano ancor più la mancanza di coralità.
Non è il Petrarca che ti aspetti, non è quello che si è visto nelle
ultime gare.
E pensare che le intenzioni del Cammi Calvisano non erano tra le più
bellicose. Infatti, la formazione schierata da Guidi, era quella più
prudenziale, come era lecito aspettarsi: alcuni titolari sedevano in
panchina (Ferraro, Lovotti, Griffen, Costanzo – portatore d’acqua) e altri
erano addirittura in tribuna (Haimona, Steyn, Cavalieri). Una scelta di
convenienza dei calvini che, in fondo, avevano già la matematica certezza
del primo posto in classifica.
Convenienza che si sarebbe rivelata utile anche al Petrarca che,
con un briciolo di lucidità, avrebbe potuto approfittarne.
Nel
primo tempo la squadra di Moretti ha
avuto almeno tre chiare occasioni di meta: al 15’ azione di Francescato,
Bettin e Bellini, terminata nei 22 avversari; al 17’ Novak trova un
enorme buco nella difesa di Calvisano, si porta al limite dei 22, passa a Francescato
che sciupa malamente; al 36’
quando un tentativo multifase di Novak, Conforti, Midddleton,
Innocenti e Sarto, finisce in prossimità dei 5 metri calvini con Mitrea
che fischia il tenuto a terra del nr. 8 bianconero.
Ancora: almeno tre calci di punizione, due dei quali sicuramente più
che alla portata balistica di Marcato, vengono indirizzati in touche,
con il chiaro obiettivo di cercare il bersaglio grosso, piuttosto che
tentare le trasformazioni. Scelta lodevole e coraggiosa, certamente, ma se
sei sotto nel punteggio e non vuoi andare oltre il break, anche i tre punti
potrebbero far comodo.
E invece la prima frazione di gioco si chiude con il Cammi
Calvisano avanti 9-3 (3/4 i piazzati di Marcello Violi e 1/1 di Marcato).
La squadra rientra dal riposo e, come altre volte ha saputo fare, ci
si aspetta una reazione.
Al contrario: il Cammi Calvisano va a marcare meta già al primo
minuto con Frapporti e con la trasformazione di Violi allunga di 13 punti:
16-3.
Il
varco si allarga a voragine sette minuti dopo,
quando Violi centra il 4/5 calcio piazzato: 19-3, massimo vantaggio.
Al 13’ Menniti-Ippolito, che aveva preso il posto di Marcato, prova un grubber
troppo lungo per Favaro che non arriva in tempo sulla bandierina di destra.
Al 14’ spunto personale di Jordaan sulla linea dei 10 metri di Calvisano. Palla
per Middleton che passa la linea di meta e riesce a posare l’ovale rientrando
verso il centro dei pali. La trasformazione di Menniti-Ippolito dà qualche
speranza al Petrarca che si porta sul 19-10.
Al 18’
l’apertura padovana ha sul piede la possibilità di accorciare le distanze
e portarsi sotto il break: da Mogliano arrivano notizie preoccupanti (Viadana è
avanti nel punteggio) e riportarsi sotto il break significa quel punto che può valere
le semifinali. Da posizione abbastanza centrale, da circa 30 metri , il pallone
esce a lato.
Il
Cammi Calvisano, pur senza premere
molto, gioca stabilmente nella metà campo del Petrarca e solo un’iniziativa
personale potrebbe portare risultati utili ai bianconeri.
Ma è ancora Violi dalla piazzola (25’ ) ad allungare il gap:
22-10.
Brivido
di freddo per il Petrarca tre minuti dopo, ma fortuna vuole che Bergamo metta un piede fuori dalla linea laterale
prima di schiacciare in meta. Sarebbe stato il ko definitivo.
Ancora
freddo al 30’ quando è Chiesa a trovare un break nella difesa del
Petrarca, ma commette “in avanti”.
Passo
in avanti del Cammi Calvisano:
Violi (man of the match a fine gara) centra ancora i pali dalla
piazzola (6/7) al 31’: 25-10.
Prima della fine, con i padroni di casa tutti rovesciati nella metà campo
del Petrarca, Bellini trova un intercetto a metà campo e brucia il terreno
di gioco schiacciando l’ovale in mezzo ai pali. Menniti-Ippolito con un
drop trasforma, ma siamo allo scadere e il Petrarca è sotto di 8 punti:
25-17.
Solo un calcio trasformato potrebbe dare il bonus difensivo ai
bianconeri.
La
dea bendata vuole dare una mano al Petrarca, che in verità ha saputo intelligentemente gestire l’ovale in questi
ultimi minuti di recupero, e il calcio arriva, puntuale, ma pericoloso come
la spada di Damocle.
Tocca a Menniti–Ippolito, come era successo contro Mogliano, giocare con la
sorte che, beffarda anche stavolta, non è favorevole all’incolpevole
piazzatore bianconero: il pallone passa alto sopra il palo di sinistra, ma a
lato di un niente.
Mitrea
fischia la fine dell’incontro e si
chiude, amaramente, anche l’avventura del Petrarca in questa stagione.
Moretti
è scurissimo in volto, e sollecita i suoi perché
rientrino immediatamente nello spogliatoio. Anche il Presidente Toffano si
accoda.
Quel che succede dentro non ci è dato sapere, ma all’uscita del nr.1
petrarchino la tensione è oltremodo alle stelle e vola qualche parola di
troppo.
Ci sta tutto.
Tanta, troppa, la delusione del Presidente, altrettanta quella dei
giocatori.
Comprensibile
l’amarezza di Moretti e Salvan,
e di tutto lo staff, che avevano creduto fosse arrivato il momento di riscuotere
il pegno di due anni di duro lavoro.
Peccato.
A
loro va comunque il nostro grazie perché,
ad ogni modo, la stagione è stata entusiasmante, nonostante alcune prove di
livello inferiore alle aspettative.
Il
Petrarca può recriminare su una serie di infortuni che, per una parte della stagione, lo hanno
penalizzato, specie nel pack degli avanti; in alcune occasioni non è stato per
nulla aiutato dalla fortuna (oggi entra uno dei due calci di Menniti-Ippolito
e siamo qui a esultare per la conquista delle semifinali) e in altre è stato penalizzato
da direzioni di gara del tutto insufficienti (v. partita di andata proprio
contro il Cammi Calvisano).
Domani si ricomincia: conoscendo Moretti e Salvan e tutti i
ragazzi (almeno quelli che resteranno), sono certo che sapranno rifarsi
la prossima stagione.
Noi sempre con loro, a sostenerli.
FORZA
PETRARCA. SEMPRE!
Il tabellino del match e la classifica generale.
Calvisano (Bs), Peroni Stadium
Sabato 10 maggio 2014 ore 16
Campionato italiano Eccellenza
CAMMI RUGBY CALVISANO VPETRARCA PADOVA 25-17 (9-3)
Sabato 10 maggio 2014 ore 16
Campionato italiano Eccellenza
CAMMI RUGBY CALVISANO V
Marcatori: 1 T:10' cp Marcato (0-3), 13' cp Violi M. (3-3), 19' cp
Violi M. (6-3), 28' cp Violi M. (9-3)
2T: 2' M Frapporti tr Violi M. (16-3), 9' cp Violi M. (19-3), 16' M Middleton tr Menniti (19-10), 26'cp Violi M. (22-10), 31' cp Violi M. (25-10), 40' M Bellini tr Menniti (25-17).
2T: 2' M Frapporti tr Violi M. (16-3), 9' cp Violi M. (19-3), 16' M Middleton tr Menniti (19-10), 26'cp Violi M. (22-10), 31' cp Violi M. (25-10), 40' M Bellini tr Menniti (25-17).
Cammi Rugby Calvisano:De Jager, Bergamo (67' Appiani), Canavosio (18' Frapporti),
Castello (c), Susio, Chiesa, Violi M., Mbandà (60' Zdrilich), Scanferla,
Salvetti, Hehea (57' Beccaris), Andreotti, Romano (57' Violi Elia), Gavazzi
(60' Ferraro), Scarsini (57' Lovotti),
A disp. Griffen. All. Guidi
A disp. Griffen. All. Guidi
Arbitro:Mitrea (Treviso), gdl Roscini, Sorrentino, qu Filizzola
Cartellini: 18' giallo Jordaan, 23' giallo Romano,
Man of the match: Marcello Violi (Calvisano)
Calciatori: Violi M. cp 6/7, tr 1/1; Marcato cp 1/1 Menniti cp 0/2, tr 2/2
Note: cielo sereno, campo in ottime condizioni, spettatori 1000
Punti conquistati: Calvisano 4, Padova 0
Cartellini: 18' giallo Jordaan, 23' giallo Romano,
Man of the match: Marcello Violi (Calvisano)
Calciatori: Violi M. cp 6/7, tr 1/1; Marcato cp 1/1 Menniti cp 0/2, tr 2/2
Note: cielo sereno, campo in ottime condizioni, spettatori 1000
Punti conquistati: Calvisano 4, Padova 0
Gira e rigira, alla fine sono andate loro! Per la gioia dei rovigotti, e di tutti quelli che ci vogliono male. E adesso??? Che ne sarà del Petrarca? Che squadra si farà la prossima stagione? Perderemo i pochi pezzi da novanta rimasti? Per riempire la squadra di ragazzini? Il vivaio avrebbe un senso se si riuscisse a trattenerli anche in eta più adulta quelli forti. Forza Petrarca! Anche se non so quanti saremo a gridarono la prossima stagione, dipende molto da che tipo di squadra si farà.io sono molto scettico.
RispondiEliminaNon a caso lo slogan di questo blog è "Forza Petrarca, sempre". Per sottolineare che se si crede nel progetto Petrarca (progetto sportivo di crescita e formazione dei giovani, oltre che agonistico), ci si crede comunque vada, che si vinca o che si perda. E' bene non dimenticarlo. Perchè, alla fine, è questa la differenza tra un tifoso qualsiasi e il vero sostenitore petrarchino.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la prossima stagione è presto per fare previsioni, Lasciamo decantare la situazione e smaltire la delusione per come è finita la stagione. Poi si vedrà.
Quanto a quelli che gioiscono delle sventure altrui e in specie delle nostre, come disse il poeta: "...non ragioniam di lor, ma guarda e passa...".
A.V.
Staremo a vedere dai, E grazie per la bella risposta.forza Petrarca..ah dimenticato Sempre!
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