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Il nuovo Boccaccio Rugby News

venerdì 16 maggio 2014

NAZIONALE UNDER 20: AI MONDIALI SENZA ASTERISCO

Mattia Bellini e Riccardo Michieletto convocati da Troncon
Quando l’asterisco non fa la differenza

Il prossimo 2 giugno prenderà il via il mondiale di categoria per l’Under 20 italiana allenata da Alessandro Troncon: Junior World Championship
L’Italia, vincendo in Cile lo scorso hanno lo Junior World Rugby Trophy, ha riacquistato il diritto di partecipare al massimo campionato di categoria che, quest’anno, si giocherà in Nuova Zelanda.
E’ terminato il raduno di Treviso e il tecnico azzurro ha diramato la lista dei 27 ( a breve scioglierà la riserva per il 28esimo) dove, a rappresentare il Petrarca, ci sono due giocatori classe 1994: il centro Mattia Bellini e la seconda linea Riccardo Michieletto.
I nostri due ragazzi, assieme ad altri 6 compagni di squadra, non hanno il tanto criticato asterisco a fianco del nome, segno evidente che nulla osta la partecipazione alle selezioni nazionali ai giocatori che non hanno mai fatto parte dell’Accademia Federale, ma evidenzia la validità del lavoro svolto dalle singole società.
Nello specifico, oltre ai nostri, 2 altri giocatori convocati sono di Mogliano (Lazzaroni e Ferrari), 1 delle FFOO (Gasparini), 1 di Reggio (Scalvi), 1 di Colorno (Silva) e 1 del Western Province (Negri).
Quando si dice che “l’asterisco non fa la differenza”.
L’ “in bocca al lupo” del Boccaccio Rugby News ai nostri due giovani rappresentanti.

Enrico DANIELE
Mattia Bellini
(ph Enrico DANIELE)

Riccardo Michieletto
(ph Enrico DANIELE)


(la lista completa…con gli asterischi)

Derrick APPIAH (Marchiol Mogliano)*
Matteo ARCHETTI (Rugby Rovato)*
Maicol AZZOLINI (Pesaro Rugby)*
Mattia BELLINI (Petrarca Padova)
Lorenzo Maria BRUNO (IMA Lazio)*
Paolo BUONFIGLIO (UR PratoSesto)*
Filippo BUSCEMA (UR Capitolina)* - capitano
Adriano DANIELE (Pomezia-Torvaianica)*
Giacomo DE SANTIS (UR Capitolina)*
Daniele DI GIULIO (IMA Lazio)*
Gabriele DI GIULIO (Città di Frascati)*
Simone Pietro FERRARI (Marchiol Mogliano)
Matteo GABBIANELLI (Pesaro Rugby)*
Matteo GASPARINI (Fiamme Oro)
Renato GIAMMARIOLI (Città di Frascati)*
Marco LAZZARONI (Marchiol Mogliano)
Filippo LOMBARDO (Primavera Rugby)*
Gabriele MANGANIELLO (Estra I Cavalieri Prato)*
Riccardo MICHIELETTO (Petrarca Padova)
Sebastian NEGRI (Western Province)
Simone PARISOTTO (Valsugana Rugby)*
Federico RUZZA (Cus Padova)*
Filippo SCALVI (Rugby Reggio)
Marco SILVA (Rugby Colorno)
Cherif TRAORE (Estra I Cavalieri Prato)*
Andrea TROTTA (Marchiol Mogliano)*
Francesco VENTO (Messina Rugby Clan)*

*è/è stato membro dell’Accademia FIR “Ivan Francescato”

giovedì 15 maggio 2014

MPV ECCELLENZA: TUTTI CON FRANCESCO FAVARO

Se lo merita e varrebbe per tutta la squadra!

L’epilogo del Campionato d’Eccellenza, amaro per i colori del Petrarca, potrebbe trovare un elemento di rivincita per i tifosi bianconeri.
Come ogni anno la FIR stila una lista di giocatori da votare per determinare il miglior giocatore della massima categoria.

E’ una doppia opportunità, per noi, sostenere la candidatura di FRANCESCO FAVARO.
Al forte centro, lanciato in prima squadra da Presutti e valorizzato in questi due anni da Moretti e Salvan, non sempre viene dato il giusto spazio nelle cronache, e l’occasione è propizia per tributargli il giusto merito. Merito che verrebbe condiviso con tutta la squadra, dove Francesco si è inserito pienamente, godendo della stima dei compagni, dei tecnici e della Società.
La concorrenza è alta, ma l’invito che vi rivolgo è quello di votare Francesco per il grande lavoro svolto in questi tre anni.
Forza Francesco!
FORZA PETRARCA. SEMPRE!


Enrico DANIELE

Francesco Favaro al suo primo anno in Prima Squadra
(ph Enrico DANIELE)

Francesco al Campo dell'Unione nella partita di ritorno ss 2013-14 contro l'UR Capitolina
(ph Corrado Villarà)


TROFEO MARIO LODIGIANI: TRASFERTA MENEGHINA PER LA SEMIFINALE DI RITORNO U16 ELITE

Si giocherà nel mitico “Crespi”, una sorta di “Tre Pini” in versione milanese.
A Colorno la finalissima scudetto domenica 25 maggio.

Si accinge a disputare la semifinale di ritorno l’Under 16 del Petrarca Rugby Junior.
Dopo la vittoria casalinga di domenica scorsa al “Memo Geremia” (21-5 contro ASD Rugby Milano), domenica prossima la trasferta in terra milanese.
Si giocherà nel mitico “Crespi” in zona Lambrate (si vede assai bene dal treno che, in arrivo alla Stazione Centrale, rallenta e ci passa vicino vicino), una sorta di “Tre Pini” in versione meneghina.
Alcuni degli old, ieri sera al Petrarca, ricordavano di aver giocato là e di essersi sentiti come a casa loro, dato che il terreno di gioco era del tutto simile al campo di Prato della Valle.
I nostri ragazzi, oggi, sono abituati ai tappeti erbosi del “Geremia”, amorevolmente curati e coccolati dalle maestranze del Petrarca, e per una volta dovranno immedesimarsi in una sorta “flash back”, impersonando gente del calibro del “Capitano” (Roberto Luise), dello “Sceriffo” (Simone Brevigliero), dell’”Etrusco” (Pietro Monfeli) e di tutte le vecchie glorie petrarchine che, anche là, hanno lasciato la loro indelebile impronta (ndr. ho citato i più noti, ma chissà se i nostri Under 16 sanno di chi sto parlando!).
Tornando più strettamente alla partita, l’Under 16 Elite è chiamata ad un impegno assai importante. E’, infatti, l’unica squadra nel panorama bianconero che si sta giocando un posto per una finale nazionale.
Dopo l’amara conclusione del Campionato d’Eccellenza, del Campionato Cadetto di Serie C, della sfortunata esclusione alle semifinali dell’Under 18, la squadra dei tecnici Alberto Bertolini, Marco Pierangelo e Mattia Gasparin, con il preparatore atletico Paolo Negrini addetto alla “sala motori”, è l’unica che prova a tener alto il blasone petrarchino.
Perciò la trasferta milanese meriterebbe un grande seguito e dispiace che non si sia riuscito a coagulare un congruo numero di partecipanti per un eventuale torpedone.
Peccato, ma le auto al seguito del pullman della squadra (partenza alle ore 7:00 dalla Guizza) saranno molte.
Nell’altro girone, l’ UR Capitolina farà visita al Vasari Arezzo. Gli aretini avranno il duro compito di ribaltare il risultato dell’andata che domenica li vide soccombere al Campo dell’Unione per 10-35.
La FIR comunica che la finale scudetto di domenica 25 maggio si disputerà a Colorno e non a Firenze, come ipotizzato in precedenza.
Altra trasferta per noi?
Non diciamolo a voce alta, per scaramanzia, ma nel nostro cuore lo speriamo certamente!
FORZA PETRARCA. SEMPRE!


Enrico DANIELE

SERIE C: UN CAVILLO FERMA I CADETTI DEL PETRARCA. NIENTE SEMIFINALI!

La nostra squadra Cadetta stravince la regular season ma non potrà andare oltre.
Tutto a causa di una norma (assurda) già soppressa per la prossima stagione.
Il Petrarca paga per aver utilizzato un giocatore in una partita che non si è mai giocata.

Una brutta notizia per quanto riguarda il Petrarca Cadetti che disputa la serie C.
Nonostante l'aver concluso al primo posto il proprio girone, nonostante aver recuperato i nove punti di sanzione ricevuti per un'infrazione al regolamento nel comporre la formazione (inserimento indebito di un giocatore della prima squadra), nonostante aver stravinto tutte le partite in calendario con il bonus (5 punti ad ogni match disputato deve essere un record sicuramente!!!).... nonostante tutto questo, il Petrarca Cadetti non disputerà le semifinali per la promozione in serie B.
Il motivo è "deliziosamente" regolamentar-burocratico. Perché nella circolare informativa annuale FIR, che ha valenza regolamentare per la stagione in corso, è stabilito che le società che si macchiano di infrazioni come quella in cui è incappato il Petrarca, a prescindere dalla buona fede con cui si è commesso l'errore, sono escluse dal disputare le fasi successive alla stagione regolare. Una norma che appare vessatoria ed eccessivamente punitiva considerando che già i 9 punti di penalizzazione sono una sanzione da tagliare le gambe a chiunque (ma non ai bravissimi ragazzi di Monfeli e Lorigiola). Talmente eccessiva che la FIR stessa a partire dalla prossima stagione ha deciso di eliminarla.
Dunque vale la massima "In dubio pro reo"? Naturalmente no.
Perché in questi casi la giustizia si mostra in tutta la sua durezza e severità.
Per punire un errore tanto ingenuo quanto in evidente buona fede, poiché il dolo eventuale sarebbe durato niente, un battito di ciglia, visti i controlli sistematici che vengono effettuati di routine. E allora se non c'è dolo, e la sanzione è già stata inflitta perché tanto accanimento?
La risposta ci sarebbe e andrebbe cercata in ambiti non prettamente sportivi che esulano dal piano esclusivamente sportivo per scendere su quello politico.
Ma è meglio lasciar perdere... il discorso ci porterebbe molto lontano.
Ma per quest'anno la regola c'è ed è stata applicata puntigliosamente. Ineccepibile sul piano formale, ma molto discutibile su quello sostanziale e sportivo, perché comunque il Petrarca di fatto non si è giovato di quel giocatore che non poteva essere inserito nella formazione che sarebbe scesa in campo. Non se ne è giovato perché non c'è stata partita, in quanto gli avversari non avevano un numero di giocatori sufficiente per disputare l'incontro. Quindi il Petrarca paga per un giocatore utilizzato in una partita non disputata e vinta a tavolino. Tuttavia il giudice ha dato partita persa ad entrambe le squadre (ma s'è mai visto???) e al Petrarca ha rifilato anche una montagna di punti di penalizzazione in classifica. A cui si è aggiunta -parecchi mesi dopo- anche la ciliegina sulla torta dell'esclusione dalle semifinali conquistate sul campo a suon di vittorie. Tutto molto teorico, tutto molto burocratico, cavilloso fino all'inverosimile.
Pagare per un cavillo da azzeccagarbugli da cui non si è tratto alcun giovamento è formalmente corretto, ma sportivamente aberrante.
Ma nel mondo del rugby italiano succede anche questo.
Si può solo accettare la situazione e maledire quell'errore di ingenuità e in totale buona fede commesso a suo tempo.  
Ma del senno di poi sono piene le fosse....


Angelo Volpe

lunedì 12 maggio 2014

RICOMINCIARE DA CALVISANO, GUARDANDO AVANTI

I biscotti? Assurdità del peggior calcio!

Il commento lucido, sereno e obiettivo di Angelo Volpe sulla sconfitta del Petrarca a Calvisano.

Delusione e rabbia
Questi i sentimenti che si leggevano ieri sui volti di chi era presente a Calvisano. 
Delusione perché l’obiettivo dei play off è stato fallito ancora una volta e per un solo misero punto. Rabbia perché era assolutamente alla portata del Petrarca
Un Petrarca che ieri è sembrato l’ombra della squadra tenace e determinata che solo una settimana prima aveva battuto di forza il Rovigo con una prestazione maiuscola. Una squadra probabilmente penalizzata dal gran caldo e annebbiata nelle idee
Quale possa essere il motivo di questa mancanza di lucidità è uno dei quesiti maggiori. 
La prima risposta che mi viene in mente è la paura. Paura di vincere. Paura di affrontare il passaggio ai play off. Intendiamoci nessuno dei giocatori lo ammetterà mai, perché questo tipo di paura lavora e fa danni a livello inconscio, subdolamente. Ma il risultato è quello di bloccare le iniziative, di rendere timorosi i comportamenti, fragili le certezze e instabili le volontà. Paura di essere chiamati ad un compito grande e gravoso. Chissà. Ricordiamoci sempre della giovane età dei nostri giocatori.
Il fatto è che ieri a Calvisano si è passati da una sorta di euforia pre-partita al dramma del dopo-partita. Tensione alle stelle. Comprensibilmente. Tuttavia, il buon senso suggerirebbe di contare fino a cento prima di dire qualche parola di troppo o fare qualche gesto sconsiderato. Ma ieri la saggezza e il buon senso non c’erano al Peroni Stadium. 
Il Petrarca si è giocato la stagione e gli sforzi e i sacrifici di un anno intero nell’arco di 80 minuti maledetti. E per giunta di fronte aveva un avversario che sembrava confezionato apposta per spianare la strada al Petrarca. Una mezz’ora prima del calcio di inizio, scorrendo le formazioni ufficiali si commentava proprio questo: le partite non si vincono leggendo il foglio gara, ma lottando sul campo. 
Quella di Calvisano era una formazione piena di rincalzi con i pezzi grossi in panchina o in tribuna. 
Già, perché a dirla tutta il Calvisano avrebbe preferito di gran lunga avere di fronte il Petrarca in semifinale invece del Viadana con cui ci sono forti attriti per via della vicenda Aironi. 
Invece ci ha pensato il Petrarca a complicare la vita a se stesso e ai calvini. Una partita svogliata, sonnolenta, priva di determinazione. E condita anche con un po’ di presunzione
Una sana ignoranza avrebbe infatti suggerito o addirittura imposto di sfruttare ogni possibile opportunità di fare punti attraverso i calci di punizione. Bombardare i pali da ogni posizione avrebbe forse portato qualche punto nello score bianconero. In fin dei conti i validi piazzatori non mancano al Petrarca. Tra una probabile realizzazione al piede e una possibile meta si è scelta la seconda soluzione, con il risultato che le mete non sono arrivate e gli avversari hanno preso il volo. Loro no, non hanno disdegnato i calci di punizione e li hanno piazzati tutti o quasi tutti (20 punti realizzati al piede su 25 complessivi). 
Mentalità utilitaristica ed esperienza? Attitudine a raggranellare anche le briciole per levarsi la fame? Sana “ignoranza”? Boh, forse.
Alla fine si sente parlare di presunti “biscotti” confezionati da Viadana e Mogliano che avrebbero pilotato l’altro incontro clou della giornata per far fuori il Petrarca dai play off. 
Siamo seri, per favore!
Assurdità gratuite, degne del peggior calcio. Ci mancava solo l’ipotesi del “gomploddo” alla Biscardi.  La verità è che il Petrarca ha fatto di tutto per non riuscire a fare nemmeno un punto di bonus, salvo andare all’arrembaggio negli ultimi minuti, quando era ormai troppo tardi. E’ andata così, dopo che le ultime settimane nell’ambiente petrarchino sono trascorse a incitarsi vicendevolmente con slogan affascinanti come “Non mollare. Mai.” Purtroppo è successo proprio questo. La squadra ha “mollato” nel momento più cruciale, quando serviva tutta la convinzione possibile. Si è sciolta come ghiaccio al caldo quasi estivo di un sabato di maggio, quando tutti si aspettavano un blocco di granito, solido e inamovibile.
Andrà meglio il prossimo anno, diranno i saggi. 
Giusto. Sottoscrivo assolutamente. 
Sarebbe assurdo fare drammi o processi. Ancora più assurdo cercare capri espiatori o alibi da “biscottificio”. Bisogna essere realisti. Lo sport è vita. La vita continua nonostante tutto e bisogna guardare avanti. Il Petrarca ha risorse tecniche e mentali proprio per guardare avanti e riprogettare un’altra stagione. 
L’importante è mantenere la fiducia e i nervi saldi. Il resto viene da sé. 
L’importante è crederci per davvero. 
FORZA PETRARCA!!!


Angelo Volpe

Angelo Volpe, a sx, con Enrico Daniele sulla gradinata del CPO Giulio Onesti di Roma
(ph Corrado Villarà)

domenica 11 maggio 2014

TROFEO MARIO LODIGIANI: BUONA LA PRIMA PER L’ UNDER 16 ELITE DEL PETRARCA JUNIOR

Battuta la ASD Rugby Milano 21-5
Domenica prossima il ritorno a Milano

Si è disputata oggi alle 12:30 al Centro Memo Geremia la prima semifinale del Trofeo Mario Lodigiani, riservato alla categoria Under 16 Elite, valido per l’aggiudicazione del titolo nazionale di categoria.
Di fronte il Petrarca Junior e l’ ASD Rugby Milano.
Diretta dal sig. Rizzo di Ferrara, visto altre volte sui campi dell’Eccellenza, la partita vedeva di fronte le vincitrici dei rispettivi gironi regionali.
Due squadre sostanzialmente equilibrate, con i milanesi che sembrano aver patito meno la pressione psicologica derivante dall’importanza della posta in gioco, contrariamente alla squadra di casa.
Il XV allenato da Bartolini, Pierangelo e Gasparin, si è trovato molte volte in netta superiorità numerica al largo, ma non ha sempre saputo gestire l’ovale in maniera consona, vanificando molte occasioni propizie. Attitudine che, in campionato, ha spesso fatto la differenza tra il Petrarca e gli avversari. Tuttavia i bianconeri hanno saputo imporsi alla distanza, potendo contare su un tasso tecnico complessivamente superiore, in grado di sopperire anche il momentaneo “gap psicologico”.
Tre le mete dei bianconeri, una dei milanesi.
Al 19’ da raggruppamento sugli sviluppi di una touche, è Ceolin a posare l’ovale oltre la linea di meta, con tutto il pack a sostenerlo. Loro trasforma facilmente: 7-0
Al 21’ azione personale di Zulian che ruba palla sui 10 m avversari, ma la sua azione si ferma nei 22.
Al 25’ Lazzarotto sostituisce Trambaiolo infortunato.
Al 26’ milanesi in 14: giallo a Lattanzio per reiterati falli in raggruppamento.
Al rientro in campo dopo il riposo, il Petrarca sfrutta la superiorità numerica e marca la seconda meta al 1’ con Caldon. Loro trasforma dal centro dei pali e Petrarca avanti 14-0.
Al 5’ in azione Pavan che con un calcetto a seguire tenta di portarsi in meta, ma l’ovale va lungo e permette all’avversario di annullare.
Al 7’ ribaltamento di fronte: touche per Milano dentro i 22 del Petrarca. Sale alto Violante che scende con l’ovale in mano in rotazione sul busto. Veronica e palla oltre la linea di meta. Cecero non trasforma: 14-5
La terza meta del Petrarca arriva dopo una touche nei 5 metri avversari, trovata da Loro con un pregevole calcio da quasi metà campo. E’ Facci a posare l’ovale tra i pali. Con la trasformazione di Loro il Petrarca si porta sul punteggio finale di 21-5.
Prima della fine, il ritorno di Milano che mette pressione al Petrarca, abile però a contenere gli ultimi attacchi avversari.
E’ mancata la 4^ meta, che avrebbe dato il punto di bonus al Petrarca, ma vanno bene anche i 4  punti conquistati oggi.
Il grido di gioia e gli applausi del folto pubblico ( tra i quali i 4 allenatori protagonisti della finale scudetto d’Eccellenza 2011 tra Rovigo e Petrarca: Pasquale Presutti e Luca Bot per il Petrarca e Paul Roux e Fabio Coppo per Rovigo) assiepato nella gradinata del campo 1 (stimate circa 250 persone) sottolinea la buona prestazione del Petrarca che, domenica prossima, a campo invertito, si giocherà l’accesso alla finalissima, e tributa il giusto onore alla squadra ospite sconfitta.
Nell’altro girone, quello del Centro, la UR Capitolina ha sconfitto al Campo dell’Unione il Vasari Rugby Arezzo 31-10.
A fine gara il tecnico Bartolini dichiara di essere soddisfatto per la vittoria, pur ammettendo una certa tensione dei suoi ragazzi. “Un aspetto sul quale, dichiara lo stesso Bartolini, in settimana dovremo lavorare intensamente”.


Enrico DANIELE

Le formazioni scese in campo.
PETRARCA RUGBY JUNIOR: 4 Belluzzo; 22 Ferrari, 26 Scagnolari, 51 Pavan, 9 Facci; 19 Coppo, 24 Loro; 35 Schiavolin, 28 Sturaro, 47 Zulian; 23 Libero, 6 Caldon; 18 Ceolin, 13 Chinchio, 41 Trambaiolo.
A disposizione: 40 Majori, 31 Lazzarotto, 16 Boscolo, 43 Varotto, 11 Gatto, 7 Banzato, 36 Venturini.
All: Bartolini-Pierangelo-Gasparin

ASD RUGBY MILANO: 15 Bellati; 14 Cozzaglio, 13 Mascione, 12 Cecero, 11 Zoadelli; 10 Trentani, 9 Orsenigo; 8 Antinori, 16 Mazza, 6 Violante; 5 Amitrano, 4 Lattanzio; 3  Carpinone, 2 Beretta, 1 Cantoni.
A disposizione: 7 Mazza, 17 Ghisletti, 18 Antoniazzi, 19 Gambarini, 20 Musso, 21 Tolot, 22 Businelli.
All: Festa

E’ FINITA LA REGULAR SEASON: NIENTE DA FARE PER IL PETRARCA

Ultima giornata fatale per i bianconeri che non passano alle semifinali per 1 solo punto
Viadana fa il colpaccio a Mogliano e si aggrega alla compagnia play off

Finisce come peggio non poteva finire la regular season del Campionato d’Eccellenza per il Petrarca.
Come lo scorso campionato, anche in questo la squadra di Moretti e Salvan deve dire addio alle semifinali per un solo, maledetto, punto di differenza.
Beffa nella beffa, passa il Viadana, squadra battuta in entrambe le occasioni dal Petrarca. I gialloneri, inoltre, hanno vinto due partite in meno del Petrarca e ne hanno persa una in più (l’altra l’hanno pareggiata) e oggi sono stati capaci di piegare i Campioni d’Italia in carica in casa loro, riscattando il pareggio dell’andata e centrando, sul filo di lana, il passaggio ai play off.
Una  prova di carattere dei mantovani, nel pieno di una crisi societaria e di spogliatoio (stipendi in arretrato e i 5 stranieri che hanno da tempo fatto le valige).
Carattere che è mancato al Petrarca, proprio nel giorno in cui, diversamente, dovevano averne più del solito.

Incolore la prova corale dei bianconeri, nonostante le due mete marcate frutto di due iniziative individuali: quella di Middleton, arrivata dopo uno spunto personale di Jordaan e quella di Bellini che, allo scadere dell’ 80’, trova un break a centro campo con tutto il Cammi Calvisano riversato nella metà campo avversaria. Belle iniziative, ma troppo poco, anche solo per portarsi sotto il break e conquistare quel punto, maledetto, che avrebbe assunto la valenza di un intero campionato.
Peccato, perché il Petrarca, dopo un inizio di stagione balbettante, dove non aveva ancora trovato un proprio assetto di gioco (a inizio stagione Moretti e Salvan hanno dovuto praticamente ricominciare daccapo nella ricostruzione della squadra), nella seconda parte di stagione aveva trovato una buona configurazione che faceva ben sperare, culminata con la vittoria nel 152° Derby contro Rovigo.
Sabato scorso l’apice, oggi l’abisso, con una squadra scollegata, sofferente oltremodo in mischia, deficitaria quel che basta nelle touche e mai padrona del gioco. Pochi spunti personali che sottolineano ancor più la mancanza di coralità.
Non è il Petrarca che ti aspetti, non è quello che si è visto nelle ultime gare.
E pensare che le intenzioni del Cammi Calvisano non erano tra le più bellicose. Infatti, la formazione schierata da Guidi, era quella più prudenziale, come era lecito aspettarsi: alcuni titolari sedevano in panchina (Ferraro, Lovotti, Griffen, Costanzo – portatore d’acqua) e altri erano addirittura in tribuna (Haimona, Steyn, Cavalieri). Una scelta di convenienza dei calvini che, in fondo, avevano già la matematica certezza del primo posto in classifica.
Convenienza che si sarebbe rivelata utile anche al Petrarca che, con un briciolo di lucidità, avrebbe potuto approfittarne.
Nel primo tempo la squadra di Moretti ha avuto almeno tre chiare occasioni di meta: al 15’ azione di Francescato, Bettin e Bellini, terminata nei 22 avversari; al 17’ Novak trova un enorme buco nella difesa di Calvisano, si porta al limite dei 22, passa a Francescato che sciupa malamente; al 36’ quando un tentativo multifase di Novak, Conforti, Midddleton, Innocenti e Sarto, finisce in prossimità dei 5 metri calvini con Mitrea che fischia il tenuto a terra del nr. 8 bianconero.
Ancora: almeno tre calci di punizione, due dei quali sicuramente più che alla portata balistica di Marcato, vengono indirizzati in touche, con il chiaro obiettivo di cercare il bersaglio grosso, piuttosto che tentare le trasformazioni. Scelta lodevole e coraggiosa, certamente, ma se sei sotto nel punteggio e non vuoi andare oltre il break, anche i tre punti potrebbero far comodo.
E invece la prima frazione di gioco si chiude con il Cammi Calvisano avanti 9-3 (3/4 i piazzati di Marcello Violi e 1/1 di Marcato).
La squadra rientra dal riposo e, come altre volte ha saputo fare, ci si aspetta una reazione.
Al contrario: il Cammi Calvisano va a marcare meta già al primo minuto con Frapporti e con la trasformazione di Violi allunga di 13 punti: 16-3.
Il varco si allarga a voragine sette minuti dopo, quando Violi centra il 4/5 calcio piazzato: 19-3, massimo vantaggio.
Al 13’ Menniti-Ippolito, che aveva preso il posto di Marcato, prova un grubber troppo lungo per Favaro che non arriva in tempo sulla bandierina di destra.
Al 14’ spunto personale di Jordaan sulla linea dei 10 metri di Calvisano. Palla per Middleton che passa la linea di meta e riesce a posare l’ovale rientrando verso il centro dei pali. La trasformazione di Menniti-Ippolito dà qualche speranza al Petrarca che si porta sul 19-10.
Al 18’ l’apertura padovana ha sul piede la possibilità di accorciare le distanze e portarsi sotto il break: da Mogliano arrivano notizie preoccupanti (Viadana è avanti nel punteggio) e riportarsi sotto il break significa quel punto che può valere le semifinali. Da posizione abbastanza centrale, da circa 30 metri, il pallone esce a lato.
Il Cammi Calvisano, pur senza premere molto, gioca stabilmente nella metà campo del Petrarca e solo un’iniziativa personale potrebbe portare risultati utili ai bianconeri.
Ma è ancora Violi dalla piazzola (25’) ad allungare il gap: 22-10.
Brivido di freddo per il Petrarca tre minuti dopo, ma fortuna vuole che Bergamo metta un piede fuori dalla linea laterale prima di schiacciare in meta. Sarebbe stato il ko definitivo.
Ancora freddo al 30’ quando è Chiesa a trovare un break nella difesa del Petrarca, ma commette “in avanti”.
Passo in avanti del Cammi Calvisano: Violi (man of the match a fine gara) centra ancora i pali dalla piazzola (6/7) al 31’: 25-10.
Prima della fine, con i padroni di casa tutti rovesciati nella metà campo del Petrarca, Bellini trova un intercetto a metà campo e brucia il terreno di gioco schiacciando l’ovale in mezzo ai pali. Menniti-Ippolito con un drop trasforma, ma siamo allo scadere e il Petrarca è sotto di 8 punti: 25-17.
Solo un calcio trasformato potrebbe dare il bonus difensivo ai bianconeri.
La dea bendata vuole dare una mano al Petrarca, che in verità ha saputo intelligentemente gestire l’ovale in questi ultimi minuti di recupero, e il calcio arriva, puntuale, ma pericoloso come la spada di Damocle.
Tocca a Menniti–Ippolito, come era successo contro Mogliano, giocare con la sorte che, beffarda anche stavolta, non è favorevole all’incolpevole piazzatore bianconero: il pallone passa alto sopra il palo di sinistra, ma a lato di un niente.   
Mitrea fischia la fine dell’incontro e si chiude, amaramente, anche l’avventura del Petrarca in questa stagione.
Moretti è scurissimo in volto, e sollecita i suoi perché rientrino immediatamente nello spogliatoio. Anche il Presidente Toffano si accoda.
Quel che succede dentro non ci è dato sapere, ma all’uscita del nr.1 petrarchino la tensione è oltremodo alle stelle e vola qualche parola di troppo.
Ci sta tutto.
Tanta, troppa, la delusione del Presidente, altrettanta quella dei giocatori.
Comprensibile l’amarezza di Moretti e Salvan, e di tutto lo staff, che avevano creduto fosse arrivato il momento di riscuotere il pegno di due anni di duro lavoro.
Peccato.
A loro va comunque il nostro grazie perché, ad ogni modo, la stagione è stata entusiasmante, nonostante alcune prove di livello inferiore alle aspettative.
Il Petrarca può recriminare su una serie di infortuni che, per una parte della stagione, lo hanno penalizzato, specie nel pack degli avanti; in alcune occasioni non è stato per nulla aiutato dalla fortuna (oggi entra uno dei due calci di Menniti-Ippolito e siamo qui a esultare per la conquista delle semifinali) e in altre è stato penalizzato da direzioni di gara del tutto insufficienti (v. partita di andata proprio contro il Cammi Calvisano).
Domani si ricomincia: conoscendo Moretti e Salvan e tutti i ragazzi (almeno quelli che resteranno), sono certo che sapranno rifarsi la prossima stagione.
Noi sempre con loro, a sostenerli.
FORZA PETRARCA. SEMPRE!

Enrico DANIELE

Il tabellino del match e la classifica generale.

Calvisano (Bs), Peroni Stadium
Sabato 10 maggio 2014 ore 16
Campionato italiano Eccellenza
CAMMI RUGBY CALVISANO V PETRARCA PADOVA 25-17  (9-3)
Marcatori:  1 T:10' cp Marcato (0-3), 13' cp Violi M. (3-3), 19' cp Violi M. (6-3), 28' cp Violi M. (9-3)
2T: 2' M Frapporti tr Violi M. (16-3), 9' cp Violi M. (19-3), 16' M Middleton tr Menniti (19-10), 26'cp Violi M. (22-10), 31' cp Violi M. (25-10), 40' M Bellini tr Menniti (25-17).
Cammi Rugby Calvisano:De Jager, Bergamo (67' Appiani), Canavosio (18' Frapporti), Castello (c), Susio, Chiesa, Violi M., Mbandà (60' Zdrilich), Scanferla, Salvetti, Hehea (57' Beccaris), Andreotti, Romano (57' Violi Elia), Gavazzi (60' Ferraro), Scarsini (57' Lovotti),
A disp.  Griffen.  All. Guidi
Petrarca Padova: Jordaan, Bellini, Favaro, Innocenti 82' Cerioni), Marcato (52'Menniti-Ippolito), Francescato (45' Billot), Sarto, Conforti (41' Giusti), Targa (c), Middleton, Tveraga (50' Mainardi), Fazzari (27'Leso), Delfino (49' Ragazzi), Novak (47' Acosta). All. Moretti

Arbitro:Mitrea (Treviso), gdl Roscini, Sorrentino, qu Filizzola
Cartellini: 18' giallo Jordaan, 23' giallo Romano,
Man of the match: Marcello Violi (Calvisano)
Calciatori: Violi M. cp 6/7, tr 1/1; Marcato cp 1/1 Menniti cp 0/2, tr 2/2
Note: cielo sereno, campo in ottime condizioni, spettatori 1000
Punti conquistati: Calvisano 4, Padova 0