Al “PATA
Stadium” non c’è storia contro Viadana, battuta 47-17
Prima finalista il Patarò Calvisano che batte Viadana in gara 2 di semifinale (ph Stefano Delfrate) |
ll campo ha emesso il suo primo verdetto, immediato,
indiscutibile stavolta.
Non sarà necessario ricorrere ai Giudici Federali
per stabilire che è il Patarò Calvisano a staccare per primo il ticket per la
finale di sabato prossimo, sempre al “PATA Stadium”.
La squadra di Brunello doveva recuperale il gap di 6
punti dell’andata ed ha impostato subito una gara d’attacco con tanto gioco
aperto e veloce dove un Minozzi in gran spolvero, Man Of The Match, mette
panico con brucianti cambi di direzione. Calvisano riesce a coniugare con
efficacia il gioco dei trequarti con quello degli avanti, tra i quali si mette in
evidenza un ottimo Pettinelli. E’ tutta la squadra a realizzare il successo concretizzato
già nella prima frazione di gioco terminata 40-3. Non si riesce a trovare un
elemento più scarso di altri nel XV calvino.
Le mete di Pettinelli, Paz, Novillo (al termine di
una giocata personale), due di Minozzi e l’ultima di Bruno, pur se placcato
alto da Amadasi (che si beccherà cartellino giallo), tagliano letteralmente le
gambe a Viadana. La squadra di Frati marca il tabellino con i 3 punti della punizione
trasformata da Finco, con Ormson fuori per un giallo assegnato da Blessano, molto
autoritario e assolutamente fiscale oggi nell’applicazione del regolamento.
Nel secondo tempo Calvisano lascia maggiormente l’iniziativa
a Viadana che riesce a marcare meta con Manganiello e Tizzi, ma continua a
controllare il gioco, facendo respirare le prime scelte nella girandola delle
sostituzioni. In alcune penetrazioni arrivano a pochi metri dalla meta che
comunque marcano con De Santis quasi al termine della partita, con Viadana ormai
allo stremo delle forze.
Per ciò che si è visto oggi e per quello che il
Patarò Calvisano ha dimostrato durante la stagione regolare, ci sono poche
speranze, qualunque sia l’avversario che uscirà dalla semifinale di domani al “Plebiscito”
di Padova.
Enrico
DANIELE
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