A pochi giorni dalla ripresa dell’attività il club rodigino di Serie C deve
correre ai ripari e cercare un nuovo responsabile tecnico.
di Enrico Daniele
(foto di Deborah
Vigna)
La burrasca in polesine sembra essere solo all’inizio.
Non quella meteorologica. No.
Parlo di quella alzata dalla Rugby Rovigo Delta,
nell’intento di creare un’unità tra settore senior e giovanile, elemento di
attrito culminato con le dimissioni (ndr. ma che siano proprio vere
stavolta?) del nr. 1 di via Alfieri, Francesco Zambelli.
Nel rimescolamento di carte in casa rossoblù, al
posto dei dimissionari (?) Pedrazzi, Ballo e Farina (che
non avevano condiviso il progetto di Zambelli), a Rovigo hanno richiamato Pierpaolo
Tellarini, Graziano Ravanelli e Antonio Romeo (nella foto), quest’ultimo
letteralmente “scippandolo” al Rugby
Frassinelle, dove aveva l’incarico di Coordinatore Tecnico. Questo dopo
aver concordato l’organigramma tecnico con lo stesso Romeo, che ha deciso di
accettare la panchina dell’Under 18 rossoblù.
A Frassinelle non sono stati con le mani in mano e,
nonostante l’improvvisa decisione di Romeo e, ovviamente non condividendo la
sua scelta, individueranno in casa l’alternativa.
L’episodio farà discutere ancora parecchio e il Presidente
del Frassinelle, Raffaele Mora, nel comunicato stampa si toglie
qualche sassolino dalla scarpa e non le manda a dire alla Rugby Rovigo Delta. “Il Rugby Frassinelle – chiarisce amaramente Mora nel
comunicato - è stato informato
dell’interessamento della Rugby Rovigo Delta per il nostro Coordinatore Tecnico
dallo stesso Romeo solo alcuni giorni fa e come società ha espresso perplessità
su tempi e modi di tale trattativa. Nessuna richiesta è pervenuta al Rugby
Frassinelle in merito a questa vicenda dai vertici della Rugby Rovigo Delta. La
società ha appreso nei giorni scorsi, dapprima dalla stampa e poi dallo stesso
Romeo la felice conclusione della trattativa con il club rodigino.”
Lancia poi una frecciatina a Zambelli che “…venti giorni fa, e dopo molti anni, ha
visitato Frassinelle per verificare la possibilità di una collaborazione nel
settore giovanile, disponibilità ottenuta senza alcuna difficoltà…” nonostante
in passato il club non sia mai stato coinvolto con i progetti di Rovigo (leggi
Monselice, Badia, Villadose). E continua rincarando la dose: “Passato questo tempo, Frassinelle si è resa
conto che i nostri illustri e graditi ospiti, dopo aver dialogato molto
amichevolmente e progettato un possibile futuro di collaborazione, se ne sono
andati con parte dell’argenteria di casa. Tutto già visto, niente di nuovo. La
società Rugby Frassinelle solitamente non conta nulla a parte quando si vengono
a raccogliere voti o a scegliere l’argenteria di casa quindi, da questo
momento, le porte che tanto amichevolmente abbiamo aperto resteranno
altrettanto amichevolmente chiuse.
Come club, siamo
sufficientemente autosufficienti da poterci permettere sia le questioni di
principio che le amicizie”.
Finita qui la burrasca in polesine?
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