La Monti Rugby Rovigo (sua
spina nel fianco) solo l’ultima di molte altre ragioni
Francesco Zambelli, al centro della foto, con a sx Marzio Innocenti e, a dx, Enrico Toffano. A sorpresa le dimissioni odierne del presidente rossoblu (ph Enrico Daniele) |
Si infiamma l’estate già caldissima del rugby polesano.
Di qualche giorno fa la notizia di un rilancio della
Rugby Rovigo Delta, in funzione di un credo federale che punta
esclusivamente all’alto livello (Pro14) inteso inequivocabilmente come unica
rappresentanza di tutto il movimento rugbistico italiano (ndr. progetto cui
Zambelli si è dichiarato da sempre parte contraria essendo schierato con la
corrente avversaria degli attuali vertici FIR). E il conseguente invito alla Monti
Rovigo Junior, controllata dall’ “eminenza
grigia”, Professor Costato, di cambiare volto per unire le forze e ritrovare
rapporto e unità d’intenti.
Poi, dopo la presa in carico da parte della RRD
delle squadre Cadetta e Under 18, la designazione di Raffaello Salvan
come coordinatore tra primo XV e settore giovanile, il primo colpo di scena con
la sorprendente notizia della rinuncia dei tecnici (Roberto Pedrazzi,
Cadetti e Matteo Ballo, Under 18) e del preparatore atletico (Simone
Farina, che collabora anche con la Under 16), rimpiazzati da Pierpaolo Tellarini,
Antonio Romeo e Graziano Ravanelli.
Ed oggi, come un fulmine a ciel sereno, il
comunicato stampa della società di via Alfieri che annuncia le dimissioni
del suo nr. 1, Francesco Zambelli.
L’epilogo di una guerra che dura da troppo tempo
(ndr. dal 2012, dopo il mancato rinnovo ad Alejandro Canale) in casa rossoblù,
che hanno convito Zambelli a cedere le armi.
“Ci sono anche altre ragioni per dare le mie dimissioni da Presidente
della nostra Società, ma ora è sufficiente l’ultima in ordine di tempo: non
intendo vivere l’onore e l’onere della presidenza della Rugby Rovigo Delta
portando continuamente la spina nel fianco e nel cuore che Monti Rugby Rovigo
Junior ha saputo conficcare” spiega Zambelli nel
comunicato. E rincara: “Credevo che il
nuovo corso della società, con la gestione diretta delle Under 18 e della
Cadetta, fosse occasione per il rilancio del nostro Club in senso univoco per i
colori rossoblù, ma così non potrà essere. E quindi mi arrendo, rassegno le mie
dimissioni da Presidente. Porterò avanti fino al 30.06.2018 gli impegni
economici di FEMI-CZ Spa e quelli a me riconducibili”.
Zambelli conclude così, amaramente, il suo progetto
di rilanciare il rugby polesano, arrivato a malapena a metà del suo percorso.
A poco meno di un mese dall’inizio del campionato,
acque agitatissime tra i bersaglieri.
Ma si sa, a Rovigo il rugby è prima di tutto “questione
di cuore” e, come sempre successo in precedenza, prima o poi gli amanti
ritorneranno a volersi bene.
Enrico Daniele
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