Seconda e ultima parte dove parliamo di arbitri.
Non solo uomini: spazio anche alle donne.
La vicenda di Alan Falzone, assolto con doppia sentenza dopo la "finale dei veleni".
(Seconda parte - fine)
Prima
di concludere il discorso aperto con gli arbitri di Eccellenza, un po’ di spazio al “gentil sesso”.
Infatti,
anche in uno sport con predominanti caratteristiche “maschili” la figura dell’arbitro-donna si sta via via maggiormente
affermando.
Questo,
anche merito dei media che, ultimamente, hanno dato molto spazio alle donne
impegnate nei campi di rugby.
Una questione pubblicitaria o effettivo
interesse per i fischietti femminili?
Sta
di fatto che accostare in televisione la graziosa presenza femminile di Maria Beatrice Benvenuti (in tacchi
alti), a quella rude di (un elegante) Mauro
Bergamasco e Paul Griffen (con gli
inconfondibili basettoni incolti e gli immancabili shorts) ha avuto il suo
effetto.
In
Eccellenza le donne non sono ancora
arrivate, mentre le abbiamo già viste nelle serie minori. Tuttavia, ritengo
che il momento di vederle col fischietto in mano a dirigere un incontro del
massimo campionato, non sia poi così lontano.
Come
accennavo, la più famosa è sicuramente la romana 22enne Maria Beatrice Benvenuti,(foto a sx) che ha frequentato l’Accademia Arbitrale
di Tirrenia, chiamata a rappresentare i fischietti italiani alle prossime Olimpiadi di Rio De Janeiro, dove il
rugby (nella versione Seven) ritorna dopo una lunghissima assenza.
Altro
arbitro balzato agli onori della recente cronaca sportiva è Clara Munarini, 27enne di Parma (foto a sx). Ha esordito come direttore di gara nella
serie A maschile, il 17 aprile scorso (Conad Reggio vs Rangers Vicenza,
52-12). Durante l’incontro ha dimostrato grinta e determinazione, per nulla intimorita,
sventolando anche ben 3 cartellini
gialli e raccogliendo i consensi
positivi dei molti colleghi maschi presenti in tribuna, nonché il plauso dei due allenatori a fine gara. Entrambe
sono accreditate nel “Gruppo Nazionale” con altre 8 colleghe, tra le quali Maria Giovanna Pacifico (Benevento) e Francesca Giuliani (Milano),
considerate le migliori del gruppo con Benvenuti e Munarini.
Riprendo
ora il discorso in sospeso con gli arbitri dell’Eccellenza, con la seconda
parte.
Marius Mitrea, 34
anni, del gruppo arbitri di Udine. E’
nato in Romania ma si è trasferito in Italia nel 1999. Ha un passato da giocatore nel ruolo di estremo ed in
Italia ha concluso la carriera tra le fila del Paese. E’ l’unico italiano rimasto tra gli internazionali ( prima gara nel
2010, test match Belgio vs Canada) ed ha tagliato il prestigioso traguardo
delle 50 direzioni di gara in Pro12.
Con il collega Rizzo, è l’unico ad avere
un contratto ed è sicuramente il migliore tra i direttori di gara italiani.
Ultimo
incarico di prestigio (e primo arbitro italiano) il 29 maggio scorso quando è
stato designato a dirigere il test match
tra l’Inghilterra ed il Galles (27-13) nel prestigioso stadio di Twickenham.
E’ stata la prima volta per un arbitro italiano a dirigere una gara tra due Nazionali
di prima fascia.
Ha
diretto poco (5 gare) nell’Eccellenza
in questa stagione (causa i tanti impegni internazionali). In 3 occasioni ha diretto il Rugby Calvisano, 2 volte Rovigo,
Petrarca e San Donà.
Filippo Bertelli, 38
anni (foto a sx), della sezione di Brescia,
arbitro con una buona esperienza ed affidabilità, durante questa stagione è
stato impegnato perlopiù nei campi di serie A ed in Eccellenza ha diretto
solamente 4 gare, per 2 volte i Lyons Piacenza.
Claudio Passacantando,(foto sotto a sx) 48
anni de L’Aquila, è alla conclusione della sua lunga carriera agonistica, chiamato
ancora per la sua notevole esperienza, già
internazionale.
Anche
per lui 4 gare in questa stagione e,
tra le prime della classe, ha arbitrato Rovigo, Petrarca e Mogliano.
Riccardo Angelucci, 24
anni di Livorno, proviene dall’Accademia Arbitrale di Tirrenia ed
è uno degli esordienti in questo campionato. Arbitro emergente, lo abbiamo visto all’ultima giornata del campionato
quando ha diretto la IMA Lazio e Rugby Viadana (10-41). In precedenza aveva
diretto anche 2 gare del Trofeo Eccellenza (Petrarca vs L’Aqiila, 40-10 e
Viadana vs Piacenza, 36-10)
Alan Falzone, 40
anni della sezione di Padova, già
apprezzato arbitro internazionale, è
stato al centro di una vicenda dovuta ad un “post” inviato ad un amico su
Facebook, dove commentava la direzione
di gara (di Carlo Damasco) nella finale scudetto del 2013-14 tra Calvisano
e Rovigo (divenuta famosa come la “finale dei veleni”). Venne sospeso immediatamente, senza attendere
il verdetto del giudice. Assolto dopo
una doppia sentenza favorevole, Falzone ha di fatto scontato un anno di squalifica, dovendo rinunciare anche ad una
gara internazionale già programmata. L’accanimento
su di lui non ha avuto precedenti nella storia arbitrale italiana. Dovette sostenere le spese per la sua difesa e, dopo quel episodio, di fatto la carriera arbitrale di Falzone è praticamente terminata, così
come quella internazionale di TMO.
In
questa stagione ha diretto solo 2 gare in Campionato e una nel Trofeo Eccellenza,
sempre con Viadana sul terreno di gioco.
Federico Meconi, 27
anni della sezione di Roma, ha
frequentato l’Accademia Arbitrale di Tirrenia ed era uno degli arbitri
emergenti (con Rizzo, Tomò e Rossi), ma il suo percorso arbitrale sembra
essersi fermato (pare per motivi di lavoro). In Eccellenza ha diretto 3 gare, 2
con L’Aquila. Nell’incontro tra gli abruzzesi contro il Petrarca, ricordo di aver contato 10 “reset”
consecutivi di una mischia nei 22 del Petrarca, conclusasi con una
punizione contro la squadra allenata da (un inferocito) Mercier.
Boaretto Simone, 42
anni di Rovigo, (foto a lato) arbitro impegnato spesso nelle serie minori, per ciò che riguarda l’Eccellenza quest’anno ha diretto 2 sole
gare, entrambe con i Lyons Piacenza sul campo.
Andrea Palladino, 29
anni della sezione di Torino, ha
frequentato l’Accademia Arbitrale e il suo futuro sembrava promettente. Pare
che gli impegni di lavoro abbiano fermato la sua carriera. Una direzione in
Eccellenza e una in Trofeo in questa stagione.
Stefano Roscini, (foto a sx) 42
anni della sezione di Milano, due
soli incontri in Eccellenza per il direttore di gara che lavora per diventare “TMO”.
Gabriel Chirnoaga, 25
anni della sezione di Roma, condivide con Mitrea le origini rumene. Ha
frequentato l’Accademia Arbitrale ed è inserito nel gruppo degli emergenti. Più
spesso arbitra incontri di Serie A. In questa stagione ha diretto una sola gara
nel Trofeo Eccellenza (L’Aquila vs Petrarca, 22-42)
Andrea Spadoni, 28
anni della sezione di Padova. Ha
frequentato l’Accademia Arbitrale di Tirrenia ed è esperto internazionale di Rugby Seven. In questi giorni impegnato a
Mosca, Spadoni ha una storia che, per certi versi, assomiglia a quella di
Falzone ed in Eccellenza non viene
praticamente mai utilizzato. In questa stagione per lui una sola direzione
di gara nel Trofeo Eccellenza (IMA Lazio vs L’Aquila, 24-15)
(Fine seconda e ultima parte)
Enrico
DANIELE
Maria Giovanna Pacifico è della sezione di Benevento...
RispondiEliminaGrazie per la precisazione. Ho corretto.
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