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Il nuovo Boccaccio Rugby News

martedì 9 ottobre 2012

DIRETTAMENTE DA: BLOG A MODO MIO

L’amico blogger Angelo Volpe ci regala, ancora una volta, la sua preziosa “penna”

E’ la “vocedei Petrarchi e una delle penne del Petrarca Rugby News.
Blogger lui stesso (http://volpe56.blogspot.it/) appassionato di rugby – ci tiene a dire che ha giocato nelle giovanili del Petrarca -, libri, cinema, moto….e chi più ne ha più ne metta, lo conosciamo ormai tutti. La sua inconfondibile sagoma, mozzicone di sigaro ben in vista e barba (pressoché bianca, vista l’età ormai non più….di primo pelo), svetta da sempre sugli spalti del Plebiscito (sempre sotto lo striscione CUORE BIANCONERO) e della Guizza.
Per la vittoria nel derby, Angelo Volpe ci ha voluto fare un regalo (già lo scorso anno scrisse per noi un bell’ articolo), regalandoci un suo commento sul derby che, dopo sua autorizzazione, ho tramutato in post.
Eccolo.

“Chi ieri non era al Plebiscito ha perso un grande spettacolo e una ancora più grande occasione di riconciliarsi con il rugby petrarchino inteso come senso di appartenenza e spirito di gioco. Lo spettacolo c'è stato a cominciare dai 2500/3000 spettatori (rovigotti compresi, in gran numero) che gremivano la tribuna est del Plebiscito. La Rai nel corso della diretta ha fatto la solita apologia sui tifosi rossoblu sminuendo la presenza dei padroni di casa, ma si sa che la Rai e il suo imbarazzante telecronista in primis ragionano per luoghi comuni che, in questo caso, sono tutti tesi a incensare la presenza di chi fa più chiasso e urla di più. Chiasso, urla e fischi durante i calci piazzati che progressivamente sono scemati fino al silenzio più totale. Bravi rovigotti, per dirla con un vostro slogan "vi vogliamo così!".... in silenzio e a testa bassa.

A parte questo, la riconciliazione con il rugby petrarchino tanto spesso bistrattato e criticato (a volte -va detto- anche a ragione) è avvenuta vedendo in campo tanti giovani dare l'anima per la squadra combattendo fino alla fine senza mollare mai. Hanno letteralmente schiantato il Rovigo. Scrive Federico Fusetti sul Mattino che ieri ben 7-8 giocatori presenti in campo avevano un'età compresa fra i 20 e i 22 anni. Fantastico. Consideriamo che il diciottenne Mattia Bellini ha fatto il suo esordio segnando una meta-lampo e che il man of the match Lorenzo Innocenti ne ha 25 ed è quindi da considerare fra i più vecchi.

Ieri i Petrarchi sono stati chiamati a designare il migliore in campo fra i petrarchini. Coppa o Trofeo Diemme Caffè. Da non confondere con il man of the match che è cosa da giornalisti e riguarda il migliore in campo fra le due squadre. I Petrarchi invece eleggono il migliore fra i soli giocatori del Petrarca. Scelta difficile per abbondanza di candidati. Ha vinto alla fine Lorenzo Innocenti in virtù delle due mete segnate, ma posso assicurare che in tribuna le candidature riguardavano in particolar modo anche Ansell e il reparto di terza linea al completo, la seconda linea Mathers e Menniti, cecchino quasi infallibile e ottimo regista del gioco.

Dicevo della terza linea. "Nonno" Ansell con Targa, Sarto e Conforti sono stati un vero incubo per il Rovigo. Presenti ovunque in difesa e pronti a penetrare in continuazione senza mai un cedimento. E che placcaggi. Nell'uno-contro-uno il Petrarca ha trovato la chiave del successo smorzando ogni velleità al Rovigo fino a fargli perdere la testa (vero Mahoney...?). Bravi, bravissimi TUTTI. Non dimentichiamo che il Petrarca è ancora -dopo tre partite- con la linea di meta inviolata....
La partita di ieri ha segnalato anche una invidiabile solidità mentale. Al momento dell'uscita per cartellino giallo di Novak nella fase topica del secondo tempo sarebbe stato facile farsi sopraffare dagli avversari e compromettere il match. Invece il Petrarca ha chiuso quei 10 minuti con un +3, frutto di un calcio piazzato di Menniti. Al contrario subito dopo al momento del giallo a Mahoney il Rovigo ha subito un parziale di -14. Quei venti minuti con un uomo in meno per parte in mischia hanno deciso la partita e fatto la differenza. Un capolavoro di concentrazione, determinazione e volontà. Bravi tutti, a cominciare da Moretti e Salvan che evidentemente sanno dare fiducia nei propri mezzi ai giocatori. E la fiducia in sè e nei compagni è il cemento dell'intera costruzione.

Se il buongiorno si vede dal mattino....”

Angelo Volpe

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