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Il nuovo Boccaccio Rugby News

venerdì 14 giugno 2013

LA QUERELLE FIR VS PETRARCA

Al Valsugana Rugby verrebbe assegnato il centro di formazione delle Under 16, in alternativa al Petrarca.
Solo una questione di voti?

Mario Bellini, in una foto di Massimo Sardena
Sta avendo notevole risalto sulle cronache locali ma, soprattutto, in giro per i blog e le mailing list ovali, la discussa decisione (ma sarà veramente già tutto deciso?) emersa nell’ultimo consiglio federale della FIR.
Sembra, ma il condizionale sarebbe d’obbligo (lo stesso Presidente del Petrarca Rugby Junior, infatti, non ha notizie ufficiali), che il massimo organo della palla ovale italiana abbia deciso di non assegnare al Petrarca (che ne è titolare da tre anni) il centro di formazione per le Under 16. Non vengono fornite altre informazioni specie sulle motivazioni che hanno portato i vertici FIR ad una tale decisione.
Sorpreso, amareggiato e assai contrariato, se la notizia dovesse essere confermata, il Presidente Mario Bellini si sfoga sulle pagine del Gazzettino, in un’intervista rilasciata ad Ivan Malfatto.
“…Se succederà davvero – sostiene Bellini – sarà uno smacco alla dignità rugbistica petrarchina…”, adducendo motivazioni che non lasciano ombra di dubbio sulla perfetta sintonia del progetto di formazione dei giocatori del Petrarca (a tutti i livelli) con le direttive della FIR.
In assenza di motivi tecnici, l’unica sarebbe quella per cui il Petrarca è stato il capofila fra le società che hanno sostenuto la cordata “Zatta”, perdente su Gavazzi alle ultime elezioni federali.
E’ difficile trovarne altre.
E’, infatti, unanimemente riconosciuto che il vivaio del Petrarca è sempre stato un’eccellenza nel panorama delle società italiane e sono innumerevoli gli atleti cresciuti a Padova che hanno vestito le maglie azzurre delle nazionali. A cominciare dalla Maggiore, dove ancora adesso troviamo i vari Bortolami, Bergamasco, Ghiraldini, Derbishyre, Orquera e Rizzo che sono cresciuti o hanno calcato l’erba del “Geremia” in passato.
La protesta sale da parte dei Petrarchi, gli Old petrarchini, Presieduti da Simone Brevigliero, per bocca (penna) del loro portavoce, Angelo Volpe. In un accorato appello invita tutti alla protesta tramite la sottoscrizione di una lettera da inviare, ciascuno per conto proprio, direttamente al Presidente Gavazzi. Una sorta di “class actionper scuotere i vertici FIR e farli tornare sulle loro decisioni (l’assegnazione dovrebbe spettare al Valsugana Rugby).
Stimo l’amico Angelo Volpe ed i Petrarchi, un po’ meno i metodi “dittatoriali” della FIR, prima esercitati dall’ “autocrate” Gianni Dondi e ora dal suo (ex fido?) Alfredo Gavazzi. Ho sempre manifestato le mie simpatie per il Presidente Mario Bellini che stimo per il suo forte impegno ed attaccamento ai colori bianconeri. Quanto a equilibrio, Volpe e Bellini ne fanno ampio uso.
In questo caso però, Volpe non ci sta proprio a subire tal malefatta e, mentre il Presidente Bellini attende di essere ricevuto da Gavazzi, il petrarco, parte lancia in resta e manda a Gavazzi la sua accorata protesta.
Quanto a me, dovessi ragionare da “Mileno”, a Gavazzi avrei già inviato una vagonata di proteste condite con tutto ciò che di caustico, una tal decisione, avrebbe scaturito nel mio alter-ego. Tuttavia, in questo caso, preferisco usare un po’ di diplomazia in più perché, nonostante sia rimasto allibito dalla notizia e in totale accordo con quanto scritto da Volpe, credo che qualsiasi azione fatta in questo momento non giovi nè a Bellini, che dovrà prima o poi essere ricevuto da Gavazzi, né al Petrarca, che con Gavazzi dovrà fare i conti tutti i giorni, almeno sino alla scadenza del suo mandato (tra tre anni).
Il Petrarca, all’epoca delle elezioni, si è schierato contro la cordata Gavazzi, ma ciò non toglie che, finite le elezioni, non si possa trovare un dialogo costruttivo, pur restando dalla propria parte. E perciò vorrei che fosse il Presidente Bellini, eventualmente supportato dai rappresentanti del Petrarca in seno direttivo della FIR (Andrea Rinaldo) e nel Comitato Regionale Veneto (Corrado Covi) a discutere della questione e, solo dopo, prendere tutte le iniziative conseguenti.
Nel frattempo il Petrarca deve continuare nel suo grande lavoro di formazione dei settori giovanili, com’è tradizione e come gli è sempre stato riconosciuto dai risultati sul campo. A conferma di uno stile che deve restare fiore all’occhiello della società bianconera e che non sarà una decisione, palesemente di rivalsa, a far venir meno.
Alfredo Gavazzi
(foto dal Mattino di Padova)
Chiudo, però, con un invito alla riflessione: anche il Valsugana, in epoca di elezioni, si era schierato contro la cordata Gavazzi. Ora, o le cose sono cambiate, o c’è qualche altra (nascosta?) motivazione a determinare la decisione della FIR...
Dunque, che sia davvero solo una questione di voti?


Enrico DANIELE

lunedì 10 giugno 2013

IL ROMPETE LE RIGHE DELLA PRIMA SQUADRA

Non è ufficiale, ma…

La notizia non è ufficiale, ma la fonte è attendibile, anzi, molto più.
E, purtroppo per i nostri colori, non è delle migliori.
Sembra che Ornel Gega (tallonatore classe ’90) abbia sottoscritto un contratto col Mogliano per la prossima stagione.
Il forte tallonatore di origini albanesi, prima scelta di Moretti ed autore di un campionato sempre al massimo del rendimento, inoltre impreziosito da 5 mete, pare abbia fatto una scelta d’opportunità.
Entrato nel giro della Nazionale Emergenti, con la quale sta disputando l’IRB Nation Cup a Bucarest, con la squadra della marca trevigiana neo Campione d’Italia, avrà la possibilità di mettersi in luce anche in ambito europeo, anche se dovrà farsi largo tra il tallonatore ufficiale, Gianesini, e un certo Costa Repetto, che a Mogliano quest’anno è stato impiegato pilone, ma nel Petrarca di Presutti lasciava poco spazio al giovane e bravo Gega.
E’ l’ennesima fuoriuscita dalla scuderia bianconera che, a parte qualche giovane di belle speranze di cui si fa il nome e proveniente dalle categorie minori, non sembra ancora muoversi sul fronte degli acquisti importanti.
Almeno da ciò che si sente.
Non sia mai detta l’ultima parola, però. Abbiamo ancora più di un mese dall’inizio della preparazione, per sperare che il lavoro del DS Covi dia i frutti sperati.  
(fine quinta parte)


Enrico DANIELE

Ornel Gega, al centro della prima linea del Petrarca (a sx Leso e a dx Furia) contro le FFOO
(foto di Massimo Sardena)

domenica 9 giugno 2013

IL ROMPETE LE RIGHE DELLA PRIMA SQUADRA

Alcuni sono impegnati con le Nazionali

Alex Morsellino
Per alcuni il “rompete le righe” non ha significato cessare l’attività agonistica.
Infatti, tra i convocati con la Nazionale Emergenti, impegnata in questi giorni nel Torneo IRB Nation Cup che si disputa a Bucarest, ci sono due atleti petrarchini: Alex Morsellino (ala, classe ‘92) e Ornel Gega (tallonatore classe ’90). Ieri sera, nell’esordio vincente contro l’Argentina Jaguars (26-6), Morsellino è stato impiegato per tutti gli 80’ dell’incontro, mentre Gega è stato tenuto a riposo. 
Ornel Gega
Convocato con la Nazionale Under 20, impegnata nella finale del Junior World Rugby Trophy in programma all’Estadio “German Becker” di Temuco, Cile, dove la squadra allenata da Guidi affronterà stasera il Canada, Andrea Bettin (centro, classe ’93). Doveva essere in compagnia di un altro giovane del Petrarca, Mattia Bellini (estremo-ala classe ’94), che ha dovuto rinunciare alla convocazione per motivi di studio (maturità).
Andrea Bettin
Mattia Bellini
Sono rientrati in patria per le vacanze (ma, quasi certamente faranno parte della rosa del prossimo anno) due argentini, alla prima stagione col Petrarca: Jose “Pippi” Novak (pilone, classe ’90) e Bruno Mercanti (pilone-tallonatore, classe ’88).

Jose "Pippi" Novak

Bruno Mercanti
Ancora incerta la posizione di Luca “Marmo” D’Agostino (pilone, classe ’87) rientrato nella sua Verona. Per la prossima stagione sembra intenzionato a giocare nella città scaligera alternando l’attività agonistica con il lavoro.
In vacanza anche Alessandro Chillon (centro, classe ’83), ancora sotto contratto col Petrarca.
Luca "Marmo" D'Agostino
Alessandro Chillon
Le foto del servizio sono tutte di Massimo Sardena
(fine quarta parte)


Enrico DANIELE