Un
bel racconto, di fantasia, ma genuino, di Giorgio Sbrocco
Da
qualche tempo lo si vede poco alla Guizza, che è stata la sua casa per tanti anni, ma Giorgio
Sbrocco è vivo e vegeto, oltre che produttivo con uno degli strumenti che meglio lo contraddistinguono: la penna.
E
stavolta, diversamente da altre quando ci spiega di tecnica ovale o di
regolamenti, Giorgio verga le pagine di un racconto “sui generis”.
Sergio
P. (che non è Parisse, ma Penurìa – con l’accento sulla “i” per ovviare a maligne interpretazioni?), un turista che trova casualmente alcuni fogli di un diario già destinati alla discarica, e che decide di raccogliere in un libro.
Ne
vien fuori un mondo ovale che non è
quello letto solitamente nei giornali o nei blog, o visto in televisione, ma
quello più casareccio, più genuino. Un mondo giocato per passione e puro divertimento, per stare insieme.
Un
bel libro da leggere, magari sotto l’ombrellone o al riparo di un abete dopo
una passeggiata in montagna, durante quest’estate povera di rugby, in attesa
che tutto riprenda…meglio di prima.
…
Giorgio Sbrocco è
nato a Treviso negli anni ’50. È docente di “Tecnica, teoria e didattica del
rugby” presso le università di Padova e di Ferrara. Insegna Educazione fisica
in un istituto comprensivo. Scrive di rugby per Il Giorno, Il Resto del Carlino
e online su www.quotidiano.net.
Pensa abitualmente in veneto. Ha giocato a rugby cominciando da Conegliano e,
trattandosi dello sport di squadra per eccellenza, è riuscito a vincere persino
uno scudetto, a centrare un paio di promozioni (Montebelluna e San Donà) e a
indossare la stessa maglia di Lucio Boccaletto, Simone Brevigliero, Andrea
Rinaldo, Arturo Bergamasco e di Pasquale Presutti senza fare danni. Vive a
Padova, è sposato con Isabella. I figli, Roberta e Enrico, giocano entrambi a
pallacanestro.
“DIARIO OVALE DI SERGIO P.” di Girogio
Sbrocco
Piazza Editore
Enrico DANIELE
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