Il
tallonatore di Monselice trova casa a Mogliano
Lo
segue il giovane Lucchin, per propria scelta
Hector
De Marco ritorna in Argentina.
E’
la settimana degli addii.
Dopo 16 anni
dal suo arrivo in Italia, Kaine
Roberston saluta Viadana e l’Italia per ritornare nella sua Auckland, in
nuova Zelanda.
In
primavera, dopo che a Viadana le acque
si facevano torbide e regnava l’incertezza sul futuro club, aveva mandato in giro alcuni curriculum,
senza però ottenere risposte. Durante l’estate era ritornato l’entusiasmo,
visto la soluzione positiva della crisi, ma qualche giorno fa a Robertson è arrivata una mail che gli confermava l’assunzione
in Awf, un’azienda che opera nell’ambito sportivo. “E’ successo tutto all’improvviso,
spiega Kaine, non ho potuto rifiutare”. Lascia l’Italia dopo 47 caps con la Nazionale Maggiore, uno scudetto, due Coppe Italia, una Supercoppa
Italiana e un Trofeo Eccellenza con
Viadana.
Kaine Robertson in una presa acrobatica durante un Viadana - Rovigo (ph Roberto Serra - Getty Images Europe) |
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Nicola Gatto |
Addio
anche a Rovigo da parte di Nicola Gatto,
tallonatore di Monselice, ex scudettato
con il Petrarca nel 2011, che tra i bersaglieri non ha mai avuto grande spazio,
in ombra rispetto all’idolo di casa, Luke Mahoney. E’ stato ingaggiato dal Marchiol Mogliano.
Lo
ha raggiunto anche il giovane Enrico
Lucchin, trequarti centro classe
1995, che da Rovigo, attraverso l’Accademia Federale Ivan Francescato e
dopo il recupero da un grave infortunio, ha
scelto di accasarsi nella provincia
trevigiana, rifiutando pari condizioni offerte dal club rossoblù.
…
De Marco, in maglia Simac Petrarca |
E
lascia l’Italia, dopo 24 anni, 21
dei quali passati all’ombra del Santo con il Petrarca, Hector De Marco, mediano di mischia argentino classe 1966, una presenza in Nazionale e due finali scudetto perse con i bianconeri
(forse il suo rammarico più grande). A Padova si era sposato con Valeria, che
da Cordoba lo aveva raggiunto in Italia, ed aveva messo su famiglia (i suoi tre
figli sono nati tutti a Padova), oltre che a laurearsi in ingegneria e ad
intraprendere la professione. “E’ stata una scelta difficile. Ci pensavamo
da tempo e la crisi del settore edilizio ha accelerato la nostra decisione. A
Padova lascio il mio cuore e tante amicizie che non dimenticherò”. Hector
torna a Cordoba dove inizierà un’attività imprenditoriale con altro amici e sarà
responsabile del settore giovanile
del club dove aveva iniziato a giocare a rugby, il Bajo Palermo.
Enrico DANIELE
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