Ufficializzato
ieri l’addio di Ongaro al team federale di Pro12
Il sostituto
sembra proprio essere il tecnico (imbarazzato e stizzito) della mischia
rodigina
Certe
decisioni mi lasciano perplesso.
L’Italia
del rugby non smentisce l’ approssimazione
e la sostanziale poca correttezza in
certe scelte di campo.
E’
di ieri, infatti, la notizia dell’ abbandono
ufficiale del team manager della franchigia federale delle Zebre, Fabio Ongaro, ex tallonatore della
Nazionale Maggiore.
Le
motivazioni sono puramente personali (questioni di lavoro, Ongaro gestisce
un paio di locali), sulle quali non discuto.
Però una
domanda me la pongo: “Ongaro li gestisce da ieri i suoi locali?”
Resto perplesso
che (improvvise?) motivazioni personali, prendano il sopravvento sulla parola data e su contratti firmati che non verranno
onorati.
Pazienza,
se ciò non interferisse con altri
interessi, con altre parole date
e altri contratti firmati.
Infatti,
di rimbalzo alle dimissioni di Ongaro, già si parla con insistenza del suo sostituto,
Andrea De Rossi che siede sulla
panchina della Femi CZ Rovigo con il suo “gemello” Filippo Frati e che è legato al team di via Alfieri ancora per un’altra
stagione. Lo stesso De Rossi, attraverso un comunicato stampa della società, si dichiara seccato per le indiscrezioni
apparse sui quotidiani che, addirittura, fanno
il nome del suo sostituto sulla panchina rossoblu (ndr Joe Mc Donnel,
consulente per gli avanti dell’Amatori Rugby Badia e, guarda caso, proprio l’altro ieri si è proposto come collaboratore esterno anche dei
bersaglieri).
Andrea De Rossi (a sx) con Filippo Frati (ph dal profilo facebook di Filippo Frati) |
Non
c’è nulla di ufficiale, tuttavia, c’è
da credere che difficilmente il buon Andrea
saprà resistere alla ghiotta tentazione che, tra l'altro, lascerà orfano Frati, con il
quale ha formato una coppia sin qui inossidabile. Di fronte ad un salto di
categoria notevole, ad un contratto che sarà di quattro anni e a parametri
sicuramente più alti, nonché il trasferimento a Parma (un avvicinamento alla
sua Livorno), anche il più fedele compagno mollerebbe. O forse no?
Tutto in barba alle programmazioni già
fatte, a campionati iniziati ed ancora da iniziare, a
contratti che, se fosse, potrebbero non contare più nulla.
Non sono d’accordo: prima
di dare la parola, di firmare un contratto e prendere degli impegni che non
vincolano solo te, ma anche altri, bisognerebbe pensarci un po’ di più.
…
A
fine mese mollerà anche Montezemolo,
dopo anni passati alla Ferrari, perché lo
ha deciso Marchionne (“Sono troppi anni che alla Ferrari non si vince nulla”)
con una buona uscita multimilionaria…anche
se gliela pagano a rate (bontà
sua).
A
proposito: a Rovigo chi gliela paga la buona uscita?
Non
sono d’accordo, neanche in questo, ma forse
è il mondo che gira (storto) così.
Enrico DANIELE
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